Battaglia nel Bagno

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Questo è triste. Scusate in anticipo

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Draco

Stavo camminando avanti e indietro nella mia stanza, quando Luke finalmente decise di farsi vedere.

"Dove sei stato?" Chiesi. Nessuno divideva il dormitorio con me. Ero uno dei pochi fortunati a Hogwarts che avevano una piccola stanza con un letto singolo e una cassettiera da poter chiamare casa. La odiavo, ma mi dava un po' di privacy.

"Mi hai detto di andare a parlare con il Barone Sanguinante," disse Luke. "Ma sarai felice di sapere che ho scoperto qualcosa che potrebbe aiutarti."

"Finalmente," mormorai.

Ignorandomi, Luke continuò, "Ho sentito i fantasmi parlare di qualcosa chiamato la Stanza delle Necessità-"

Imprecai. Perché non ci avevo pensato io?!

"La conosci?" Chiese Luke.

"Sì. L'ho trovata l'anno scorso. Lunga storia." Tagliai corto. "Credo che dovremmo controllare questa stanza per l'armadio." Uscii dalla stanza, Luke mi seguì.

"Grazie, Luke, sei fantastico. Apprezzo davvero quello che fai," disse Luke con una vocina acuta. Lo ignorai.

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Luke

Draco trovò la Stanza delle Necessità, ma quando vide l'armadio gemello che era magicamente legato a quello dei mangiamorte, iniziò a dare i numeri. Ma questa volta era brutta. Scappò verso il bagno del terzo piano.

"Draco-"

Mi rispose con un brusco singhiozzo proveniente dal bagno. Questa volta era davvero brutta.

"Non- Non posso farlo," singhiozzò Draco. "M-mi u-ucciderà e-" Le lacrime iniziarono a scendergli lungo le guance. Lo avevo visto piangere prima, ma mai in quel modo. Ora che il suo piano stava iniziando a funzionare, stava iniziando ad avere paura.

"Draco, devi respirare-"

"M-morirò!" Urlò tra le lacrime. La porta del bagno si aprì e richiuse, ma lo ignorai. La mia attenzione era solo su Draco. Alzò lo sguardo dal pavimento, ma vide qualcosa nello specchio. Si girò bruscamente, prese la sua bacchetta e lanciò una maledizione al nuovo arrivato.

Era Harry.

Il ragazzo dai capelli neri respinse l'incantesimo e ne mandò uno nuovo contro Draco. Urlai al mio amico di smettere, ma lui lanciò un'altra maledizione contro Harry. Si mossero sul pavimento bagnato e continuarono a lanciare incantesimi e maledizioni contro l'altro, ognuno respinto prima di lanciarne uno nuovo. Qualcuno si sarebbe fatto male, quindi urlai loro di smettere. Non mi importava se Harry mi avrebbe sentito. Volevo che mi sentisse, se avesse significato che avrebbero smesso di cercare di uccidersi tra di loro.

"Cruci-"

"Sectusempra!" Urlò Harry. Draco non lo respinse, quindi l'incantesimo colpì il suo obiettivo. Cadde sul pavimento, la sua camicia bianca si bagnò di sangue. Sembrava che qualcosa lo stesse facendo a pezzi.

Harry barcollò indietro.

Urlai.

Perdendo la concentrazione sull'essere visto dagli umani, corsi a fianco di Draco.

"Draco!" Cercai di fermare il sanguinamento con le mani, ma lo attraversarono. Non riuscivo ad avere abbastanza concentrazione o forza per cambiare forma. Non stava respirando. Il suo petto non si muoveva. I tagli continuavano a formarsi. Harry uscì dalla stanza.

"Abbiamo trenta secondi per arrivare dall'altra parte della scuola. La lezione sta per iniziare!" Disse qualcuno fuori.

"Lo so, Will. Ma quando devi andare, devi andare." Riconobbi quella voce. La porta si aprì. Distolsi lo sguardo dal corpo sul pavimento e usai le mie ultime forze per restare invisibile. Percy e Will entrarono un secondo dopo, bloccandosi quando videro Draco.

"Oh miei dèi," sussurrò, inorridito. Will ci mise un momento per riprendersi prima di iniziare a colpire il braccio di Percy.

"Un insegnante. Vai a chiamare un insegnante." I suoi istinti da dottore entrarono in gioco e corse verso Draco, mentre Percy corse fuori. Le ginocchia di Will si macchiarono di sangue appena si inginocchiò sul pavimento rosso. Iniziò a imprecare sottovoce, coprendo con le mani il petto di Draco. Non sapeva cosa fare.

"Fai qualcosa!" Mi feci vedere. Will saltò indietro. "Sbrigati e guariscilo!" Piansi.

"Luke-?"

"Smetti di concentrarti su di me e aiutalo!" La mia voce si spezzò. "Sta... sta..." Mi fermai. Non potevo dirlo.

Le mani di Will tremarono quando le premette di nuovo sui tagli principali sul petto di Draco. Iniziò a mormorare a bassa voce, le voci formarono una qualche canzone. I tagli continuarono a formarsi sulle braccia, le gambe e la faccia di Draco. Non stava funzionando. L'intero pavimento ora era coperto di acqua e sangue. Mi allontanai dal suo corpo e continuai a indietreggiare fino a che non colpii il muro, impossibilitato ad andare ancora più indietro.

"Will!" Urlò Percy, correndo di nuovo dentro al bagno. La testa di Will si alzò di colpo, con le lacrime lungo le guance. Il professor Piton entrò correndo dietro a Percy. Rimasi il più silenzioso possibile, cercando di diventare invisibile. Piton spinse di lato Will e tirò fuori la bacchetta, recitando un incantesimo. I tagli iniziarono a ritirarsi e il sangue tornò nel corpo di Draco.

Sarebbe stato bene.

Mi coprii la bocca e il petto e crollai a terra per il sollievo. Guardai Percy e Piton sollevare Draco e portarlo fuori dal bagno. Will guardò nella mia direzione.

"Non- Non dirglielo. Non dirlo a Percy." Dissi con voce strozzata. Will non riusciva a vedermi; mi ero finalmente rilassato abbastanza da nascondermi, ma annuì con occhi tristi. Uscì dal bagno, lasciandomi solo nel silenzio assordante.

I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora