Percy
"I nostri G.U.F.O. sono qui!" Urlai a Nico e Will. Si guardarono velocemente e corsero in casa. Feci un sorriso, erano adorabili insieme. Mi girai verso il gruppo seduto al tavolo. Hermione stava tamburellando con le dita sul legno, Harry stava rigirando continuamente la lettera fra le mani e Ron era... in realtà era relativamente calmo rispetto agli altri. Certo, stava fissando il vuoto, senza neanche guardare il gufo davanti a lui, ma era normale. Annabeth aveva quattro lettere in mano, quelle indirizzate a noi.
"Beh," disse la signora Weasley quando Will e Nico corsero nella stanza. "Visto che siete tutti qui, potete aprirle!" Il suono di carta strappata riempì la stanza. Poi ci fu il silenzio. Gli occhi di Ron, Harry ed Hermione studiarono la pagina. Dopo un po', Harry fece una piccola risata.
"Sono andato bene!" Disse con sollievo. Ron fece un sospiro di sollievo e si appoggiò alla sedia. Annabeth mi passò la lettera e la lessi. In sostanza era una lettera di Silente in cui diceva che avevamo lo stesso G.U.F.O. di Harry per poter seguire le stesse lezioni. Sapevo che era il nostro compito proteggerlo, ma dovevamo mollare un po' la presa. Silente non poteva aspettarsi che fossimo attaccati a lui tutto il giorno, anche se, visto che Voldemort era tornato, poteva essere esattamente quello che si aspettava. Passai la lettera a Nico e Will.
"Allora, Hermione," dissi. "Tutti Eccezionale, immagino?" Avevo imparato il sistema di voti a Hogwarts durante la colazione, anche se non aveva senso - voglio dire, chi mette come risultato migliore la E? A è la prima lettera dell'alfabeto, quindi ha senso che sia quella il voto più alto della scala - ma non avevo intenzione di giudicare lo strano mondo dei maghi.
"Quasi." Sussurrò Hermione. Non toglieva lo sguardo dal suo foglio. Harry le prese di mano la lettera.
"Andiamo Hermione," disse. "Sì. Dieci Eccezionali e un Oltre Ogni Previsione." Ron roteò gli occhi.
"È fantastico, Hermione, non so perché fossi così nervosa. Non dovresti metterti così tanta pressione addosso." Disse Ron. Tutti eravamo d'accordo e Will le diede una pacca sulla spalla per congratularsi. Annabeth imprecò in greco e si alzò velocemente.
"Annabeth?" Chiesi, preoccupato. Iniziò a borbottare incoerentemente. "Annabeth?" Chiesi di nuovo, questa volta più disperato. Si riprese e mi guardò.
"Scusa, Percy, mi sono appena ricordata di quanto mi sia persa a casa."
"Cosa?"
"Ho così tanto lavoro da recuperare. Tornerò presto, non ci vorrà molto," fece una pausa, studiando la sua scelta di parole, "Spero non ci voglia molto." Si corresse e corse su per le scale.
"Di cosa si trattava?" Chiese Harry.
"Credo abbia appena avuto un attacco d'ansia in cui si è ricordata cosa deve fare per la scuola a casa." Spiegai, ancora confuso. Di solito non lo faceva, normalmente era a posto con il lavoro per l'università che stavamo frequentando nel nostro tempo. Non avevamo iniziato ufficialmente a frequentare, ma ci avevano dato del lavoro per recuperare una volta tornati (visto che stavamo perdendo il primo semestre con il nostro essere venti anni nel passato e tutto il resto). "Sono sicuro che starà bene." Rassicurai tutti.
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Erano passati tre giorni e Annabeth non aveva mangiato. La andavo a trovare a volte, ma era immersa in un libro tutto il tempo. Stava iniziando a diventare poco salutare.
Scesi le scale dopo essermi svegliato il quarto giorno dopo "l'episodio" di Annabeth. Era intorno all'una di pomeriggio. Non avrei dovuto dormire fino a così tardi, ma non potevo farci niente. I muri erano sottili e avevo sentito la penna di Annabeth sul foglio per tutta la notte. Inoltre, ero preoccupato per lei.
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I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]
Fanfic"So cosa sei, Percy Jackson, Principe mezzosangue del mare." ---- Percy, Annabeth, Nico e Will sono rimandati indietro nel tempo nel mondo magico per un secondo anno, ma quello che troveranno non è quello che si aspettano. La magia non è più solo gi...