"Non Sei il Mio Tipo"

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Percy

Arrivammo alla Tana intorno alle tre del mattino, secondo la mia grande cognizione del tempo. Era ancora buio, ma non ero stanco, quindi significava che era passata la mezzanotte. La Tana pendeva da un lato e, come l'anno prima, avevo paura che si ribaltasse completamente.

"Harry, ti posso parlare in privato?" Chiese Silente a Harry, facendo cenno al deposito vicino alla casa. Harry annuì e iniziò a camminare in quella direzione. "Molly ti sta aspettando, Percy. Dille che ci vorrà solo un minuto." Annuii e andai verso la porta della casa. La luce della cucina era accesa. Aprii la porta e fui accolto da un'ondata di calore confortante.

"Percy!" Esclamò Molly, stringendomi in un caldo abbraccio. Si allontanò. "Sei cresciuto durante le vacanze."

"Immagino di sì," risi.

"Non ti aspettavo fino al mattino! A proposito," guardò dietro di me, "Dove sono Harry e Silente?"

"Silente vuole parlargli in privato," spiegai.

"Credo sia meglio che vada," disse qualcuno dietro alla signora Weasley. La signora Weasley si spostò da davanti, mostrando una giovane strega seduta al tavolo con un viso pallido a forma di cuore e capelli castani. Si alzò dalla sedia.

"Ah, Ninfadora!" Esclamò Silente dalla porta dietro di me. La strega annuì.

"Ciao, Harry," sorrise lei.

"Ciao, Tonks," rispose lui.

"Beh, come stavo dicendo, sarà meglio che vada. Grazie per il tè e per la gentilezza, Molly," Tonks diede un abbraccio veloce alla signora Weasley e spettinò Harry. Mi salutò con due dita e uscì nel cortile, dove scomparve. Sorrisi al suo gesto. Era davvero un personaggio.

"Beh, ci vediamo a Hogwarts," disse Silente a me e Harry. Poi uscì nel cortile e scomparve nello stesso posto di Tonks. La signora Weasley chiuse la porta e si girò verso di noi. Ci sedemmo entrambi al tavolo, su cui saltò un grande gatto rosso.

"Hermione è qui?" Chiesi, riconoscendo il muso del felino.

"Sì, è arrivata l'altro ieri. Non ha smesso di leggere uno dei suoi libri. È anche saltata in piedi quando ho portato a casa i tuoi amici," rispose la signora Weasley, toccando la teiera con la bacchetta, facendola bollire immediatamente. "Ovviamente ora stanno tutti dormendo. Non vi aspettavamo per un altro paio di ore. Pane?"

"Grazie, signora Weasley," dicemmo io e Harry insieme. Diede a ognuno di noi due fette di pane con il burro e versò l'acqua bollente in due tazze, che toccò con la sua bacchetta. Mise le ciotole davanti a noi, ora piene di zuppa calda. Sentii il mio stomaco brontolare, senza rendermi conto che non avevo mangiato niente dalla mattina prima del mio tempo. La zuppa mi bruciò la gola, ma la divorai. Harry e la signora Weasley stavano parlando di qualcosa riguardo il ministero, quando sentimmo bussare alla porta.

"Artur? Sei tu?" Disse la signora Weasley.

"Sì, ma un mangiamorte potrebbe rispondere allo stesso modo. Fai la domanda!" Sentii il signor Weasley dire dall'altra parte della porta.

"Oh, davvero-"

"Falla!"

"Va bene, qual è la tua più grande ambizione?" La signora Weasley roteò gli occhi.

"Scoprire come fanno gli aerei a rimanere in aria. Ora tocca a te."
Artur non è-"

"Come ti chiamo quando siamo soli?" Nella poca luce vidi le orecchie della signora Weasley diventare rosse, come quelle di Ron quando era in imbarazzo. Harry improvvisamente fu molto interessato alla sua zuppa e io trovai un punto sul muro molto intrigante, il mio collo mi sembrava molto caldo.

I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora