CAPITOLO 30

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Toni era seduta sulle rocce dello sweetwater river, con la pioggia che la bagnava e non cessava a fermarsi, mentre lei osservava il fiume e i lampi, che la illuminavano.

Non si spaventava se qualche tuono era troppo forte, non si preoccupava neanche delle continue chiamate che riceveva.

Aveva smesso di versare lacrime ed era tornata come prima, fredda e senza cuore.

Solo Cheryl riusciva a far entrare felicità dentro di lei, solo Cheryl riusciva a farla sorridere e solo Cheryl riusciva ad aprirle il cuore.

Senza la rossa però, queste cose non c'erano ed era come se non fossero mai esistite.

Erano quasi le 10:00 e lei non si era mossa di un millimetro, aveva lasciato la moto vicina a sè, così che non dovesse camminare troppo per raggiungerla.

«continua a non rispondere» disse Alex a Nicky
«non possiamo uscire a cercarla, Vause» ribattè la riccia
«ma dobbiamo!» esclamò la corvina.

Toni sentì un fastidio al fianco, così alzò la maglia, per controllare se il cerotto forse sporco di sangue, nel caso la ferita si fosse riaperta, ma non era così, anzi era proprio l'acqua su di esso a darle fastidio, così lo tolse e lo buttò giù nel fiume, abbassando poi la maglia.

Tra due giorni aveva i controlli e lei stava disobbedendo a tutte le regole che le avevano stabilito.

Si alzò in piedi e salì sulla moto, anch'essa fradicia e partì, tornando verso casa, per potersi fare una doccia calda e cazzeggiare.

Per strada, vide la moto di Stella e la macchina delle cheerleaders, che suonarono il clacson per farla fermare e così fece, accostando a lato della strada.

«cazzo Toni sei fradicia» le disse Stella
«ma non mi dire» rispose, sapendo che anche lei lo fosse, dato che guidava una moto.

«dov'eri? ti stiamo cercando da ore e poi perchè sei scappata» chiese Stella
«saranno cazzi miei no?» ribattè Toni.

«perchè non vieni con noi?» propose Victoria
«perchè no, ciao» salì nuovamente sul veicolo e tornò a casa, lasciando la moto parcheggiata.

Entrò dentro e andò subito in bagno, togliendosi tutti i vestiti, compresi orologi e collane, per poi aprire l'acqua calda e buttarsi sotto la doccia.

Lì dentro tutte le sue debolezze si fecero sentire e il suo cuore si aprì nuovamente, lasciando uscire varie lacrime dai suoi occhi.

Cominciò a singhiozzare e si accasciò per terra, in un angolo della doccia, mentre l'acqua calda le riscaldava il corpo.

«sei un idiota» sussurrò a lei stessa.

«Vause non uscire da scuola» le ordinò Nicky
«non starò qui, mentre lei è in giro per la città» rispose Alex.

«vieni con me o no?» domandò la corvina
«dove vai» arrivò Piper
«non sono affari tuoi» rispose lei
«oh si invece, Vause» ribattè la bionda.

«dove cazzo vai» ripetè a denti stretti
«a cercare Toni, ma tu puoi rimanere con Cheryl, tanto quella che ha sbagliato è lei» le disse Alex, e Piper la prese dalla giacca per trattenerla.

«ammetti che andare lì con delle cheerleaders e farsi baciare, non è stata un grande idea, essendo fidanzata» ribattè la bionda
«voglio parlare con lei, non c'è soltanto la versione di Cheryl» rispose Alex.

«ok, allora vengo con te» decise infine Piper
«no»
«e invece si, altrimenti se vuoi chiedo un passaggio a qualcun altro per casa mia e prendo la macchina» la ricattò lei, così Alex la prese per un braccio e la portò fuori, salutando Nicky.

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