CAPITOLO 55

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Cheryl e Toni erano tornate, ormai ad Agosto, e all'aeroporto, vennero a prenderle la famiglia Blossom, che le ospitò per qualche giorno a Los Angeles a casa loro. Avevano già avvisato i loro amici e amiche, sentendoli prima e dopo il volo, rassicurandoli che era andato tutto bene.

«siamo così felici di rivedervi!» esclamò Penelope abbracciando la figlia
«anche noi, mamma» rispose Cheryl con un sorriso, mentre Toni e Clifford si stringevano la mano, regalandosi dei sorrisi complici.

«abbiamo una notizia da darvi» disse poi la rossa, guardando la sua ragazza che annuì, così mostrò l'anello che aveva alla mano.

«finalmente!» esclamò Jason, buttandosi tra le braccia della sorella, per congratularsi con lei. Dopo essersi scambiati degli abbracci, entrarono in auto e Toni cinse la vita di Cheryl con un braccio, facendo appoggiare la sua testa sulla sua spalla, lasciandole dei baci sulla fronte.

«com'è stato visitare Parigi?» domandò Clifford
«molto bello» rispose la più bassa
«e sopratutto romantico» aggiunse la rossa.

«tu in ogni cosa ci trovi del romantico» disse Jason facendo ridere Toni
«ma lo è stato, mi ha fatto la proposta sotto la Torre Eiffel» ribattè Cheryl e la ragazza sorrise, guardando poi il fratello
«non mi aspettavo fossi così dolce»

«non lo sono, infatti» rispose subito Toni
«sì invece» mormorò la rossa attirando l'attenzione della sua ragazza
«posso stare in una stanza da sola?» chiese lei ai genitori di Cheryl, che risero, mentre la figlia si staccò dal suo abbraccio.

«ok, dormi da sola» rispose incrociando le braccia al petto
«Toni puoi giocare con me alla play se vuoi» intervenne Jason
«sì, va bene» disse lei, restando al gioco, mentre Cheryl si girò dall'altra parte.

Durante il viaggio, parlarono soltanto Toni e Jason, di videogiochi oppure di ragazze, volendo far ingelosire la rossa, che ammazzava con lo sguardo suo fratello, mentre non calcolava la più bassa. Quando arrivarono, Andre pensò a prendere le valigie delle due ragazze, con l'aiuto di Toni, mentre Cheryl entrava in casa insieme ai genitori.

Jason entrò in camera sua con la più bassa, accendendo la play, accomodandosi sullo stesso divanetto della scorsa volta, per poter giocare un po' con lei, mentre la rossa si era chiusa in camera a riposare.

«sei migliorato» disse Toni
«vuoi dire che prima ero scarso?» chiese lui e l'amica rise
«forse» rispose ridendo, beccandosi una spallata dal ragazzo.

Toni e Jason erano diventati, ormai, amici, entrambi amavano Cheryl, in modo diverso, giocavano ai videogiochi e avevano tante altre cose in comune. La più bassa lo vedeva come un fratello maggiore, quindi ciò che era per la rossa, perchè la aiutava a non far arrabbiare la sua ragazza oppure a risolvere con lei, li dava consigli per sorprenderla, quindi il meglio che potesse chiedere.

«secondo te, si è davvero arrabbiata?» chiese Toni
«forse infastidita perchè abbiamo parlato di ragazze in macchina» rispose lui, provocando una sua risata.

«cavolo, sei forte» aggiunse, non distogliendo lo sguardo dallo schermo
«e ti stupisci?» chiese Toni, esultando dopo aver vinto.

Avviarono un'altra partita, ma questa volta nella stessa squadra, così da poter vincere contro gli altri, fin quando Penelope non entrò, disturbando per un secondo.

«vi ho portato qualcosa da mangiare» disse lei, appoggiando sul tavolino un vassoio
«dov'è Cheryl?» chiese Toni, prima che uscisse
«in camera a riposare, credo» rispose la madre, e lei annuì, chiudendo poi la porta.

Toni mangiò alcuni biscotti che Penelope aveva portato e poi riprese a giocare con Jason, sentendo una sensazione di vuoto nel suo stomaco, che le fece perdere punti in partita. L'amico non se ne accorse e continuò a giocare, ma la più bassa tolse il sorriso che aveva in volto e cercò di scacciare via le sensazioni.

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