Cap 3 una corte di ribelli e nuovi guai all'orizzonte

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Hunter fu veloce, riuscì ad avvicinarsi al molo ma non ad oltrepassarlo, allora tornò da Az.

"Capo, la tua amica non ha mentito il porto c'è davvero, ma sento una grande quantità di magia che nasconde ciò che he si trova oltre il molo... c'è solo un modo per capire se ci possiamo fidare."
"Lei non è mia amica. A parte questo brava Hunter, Shad e How mi hanno aggiornato che Rhys ha aumentato le sue difese e sta aspettando il ragazzo dalla crepa sul volto. Elein ha detto che arriverà tra qualche giorno. Ora puoi riposare"
L'ombra fece un grande sorriso e scomparve, Az finalmente si addormentò ma i suoi sogni non furono molto lusinghieri...
Era su un prato e c'era lei, quel legame che si era acceso in lui ... anche mentre dormiva, nel suo immaginario lei era una creatura stupenda...
Sognò di baciarla, di morderla in ogni punto e di infilare dentro le sue gambe il suo membro fino a farle perdere la voglia di scherzare o di chiamarlo Azy caro, Dio se lo faceva impazzire...
Si svegliò improvvisamente con un'erezione che lo mise a disagio, si coprì e quando vide Rhys nella stanza per poco non saltò sul tetto...
"Quella era per me? Sono lusingato ma ho già la mia compagna"
Az arrossì ma poi rise e lo abbracciò:" che ci fai qui Rhys?"
"Ti porto manforte un baby-illyrian e una ciabatta che è meno acida ultimamente"
Az sbiancò, Rhys rise senza freno
" e dovrebbero aiutarmi quei due? A far cosa a cacciarmi nei guai... non posso fare il babysitter anche a loro"
"Da quello che raccontano le tue ombre sei tu ad attirare i guai"
"Già...è un gran casino Rhys"
Rhys rimase in silenzio e Az si alzò dirigendosi verso l'aria aperta e quando sentì il mare sembrava esser tornata la pace...

"Ti devo ancora una birra"
"Vero Cass"
"Comunque è strano Az...trovarci qui di nuovo insieme, in circostanze completamente diverse..."
Az rimase interdetto non sapendo se l'amico fosse a conoscenza di Mor e Cress...
Quasi come a leggerlo nel pensiero Cas gli rivelò:"si ne sono a conoscenza e sono felice per lei. Mor ha addosso il suo odore." Gli occhi di Cas si fecero lucidi c'era gioia e serenità nelle sue parole ma anche altro... Az aspettò che fosse il guerriero a continuare.
Ma Cass non continuò e si bevvero una birra ammirando il mare che si incendiava mentre la luna cantava una ninna nanna al suo amato sole.
Si fece sera e si avvicinarono al porto. Come aveva previsto, Az era dovuto intervenire in 2-3 liti che si erano generate tra Cass e Nesta, anche se le loro liti erano diverse da quelle piene di odio che facevano fino ad una settimana fa, sembravano quasi quelle di due innamorati...
Quando si avvicinarono al molo riuscirono ad attraccare e il gruppo sentì due voci femminili ferme e autoritarie dire: "se interi vorrete restare, per entrare la collana dovrete mostrare"
Az tirò fuori dalla tasca dei pantaloni la sua collana e si aprì un varco rivelando un regno piccolo ma pieno di vita...
Se non fossero stati a miglia di distanza da Velaris il gruppo avrebbe potuto giurare che quella città sembrasse casa loro.
Bambini che giocavano, gente che rideva e le due regine pronti ad attendere il gruppo le loro vesta erano bianche, non avevano tanti gioielli addosso e la loro corona era semplice.
"Benvenuti a Hopream stranieri io sono Ivy e lei è mia sorella Taeresa, sapevamo del vostro arrivo, le vostre camere vi attendono"
"Grazie vostre grazia" disse Az per tutti.
Taeresa guardò Lucien in un modo da far arrossire la Volpe che si precipitò nella sua stanza, seguito da Helion.

Tutto bene?"
"Non esattamente, no per niente!"
"Vuoi parlarne?"
Lucien pensò a quell'offerta e si sedette su una sedia a peso morto: " non so più che posto ho nel mondo... Tam non mi ha mai chiesto di partire con voi, ha detto che non era un nostro problema"
Helion sbiancò poi Lucien continuò: "non potevo rimanere a guardare per l'ennesima volta"
"Se quando tutto questo finirà e se saremo vivi... se non saprai dove andare ti accoglierò a braccia aperte"
"Perché fai questo per me?"
A Helion vennero le lacrime agli occhi, poi non riuscì più a tenere quel macigno dentro di sé e come se si volesse liberare quel demone che abitava il suo cuore da molto tempo disse:" perché sei mio figlio Lucien Valserra. tu sei mio figlio, mio e di tua madre... l'attuale moglie di Beron, e l'unica donna che io abbia mai amato veramente. Avrei voluto dirtelo prima,ma non potevo...se l'avessi fatto Berion l'avrebbe uccisa; la maledizione si è spezzata nel momento in cui abbiamo combattuto contro Hybern ma tu sei sparito prima che potessi parlarti e...mi dispiace, non so se riuscirai mai a perdonarmi, ma voglio che tu sappia che da oggi io ci sarò"
Lucien non seppe cosa dire... ma ora capiva, capiva perché lo avesse trattato in quel modo, perché la madre gli volesse così bene,e perché quando si svolgevano le riunioni si scambiassero quegli sguardi a cui prima non dava importanza, capì tutto. Contrariamente a ciò che si aspettava il Signore Supremo della Corte del Giorno, Lucien iniziò a Piangere... non seppe se di rabbia o di gioia ma la prima cosa che fece fu abbracciare il padre.

Una Corte di Sognatori e Guerrieri (A Court Of Dreamers And Warriors) ACODAWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora