Cap 33 ingannando la morte

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"credono che Harab potesse esser fermato, mi fanno quasi tenerezza, hanno sacrificato due guerrieri e non hanno risolto nulla anzi ora abbiamo un vantaggio"
"Quindi non l'hai mai ucciso"
"No quando eravamo amici, tu mi avevi appena sedotto e un ladro, uno dei bastardi assassini della peggior specie ci fece un imboscata nel cuore della notte. Ylba voleva ucciderlo e ci ha provato quando stava per finirlo io gli ho fatto la morale...ci credi , io? Gli ho detto coraggio lascia che prenda io questo compito e ho riempito il nemico con i miei incubi. Da allora avevo un nemico che era mio amico e l'ho usato per uccidere la dolce mogliettina di Ylba su quell'isola di Bimbi sperduti"
Thermas rise a quelle parole e al racconto di Bauglir poi chiese:" non può morire?"
"oh si ma devono ammazzare me prima mio cuore gelido, ma non sarà così semplice e visto i poteri che questo incubo ha... farò guidare a lui il nostro drago"
"ne sei sicuro?"
"se lui può far moltiplicare i miei incubi, immagina cosa faremo se avessimo orde di draghi al nostro servizio"
"cosa è successo con la mezzo-sangue e come ha fatto nostro figlio a perire contro lo sfregiato?"
"hanno sottovalutato il nemico, ma il mio obiettivo non era ucciderli stavolta ma sfiancarli, credono d'aver vinto la battaglia ma in realtà li stavo studiando. Hanno entrambi poteri molto interessanti, e sono senza dubbio un pericolo, ma se ce ne occupassimo di persona dovremmo riuscire a sconfiggerli, in fondo lo sfregiato non sa cosa c'è dentro di lui."
"però riesce a controllarla, e la mezzo-sangue è migliorata molto devo ammettere... imparano piuttosto in fretta...troppo per i miei gusti"
"non hanno la nostra esperienza nelle guerre per quanto forti possano essere loro non hanno la nostra crudeltà, guarda il ragazzo avrebbe risparmiato quel mollusco di nostro figlio se lui non lo avesse costretto ad ucciderlo"
"Questo è vero mia dolce lady Frost"
"Quando dici così mi ecciti"
I due signori del male cominciarono a darci dentro, godendo e ansimando come non mai, Trevas aveva sentito ogni cosa e per una volta avrebbe deciso di fare la cosa giusta a costo di perdere la sua stessa vita, si fece guidare dai suoi serpenti, per raggiungere la camera di Azeroth, i suoi capelli oramai erano di nuovo cresciuta e se li accarezzava piangendo, non li avrebbe più rivisti se non nei suoi ricordi. Bussò alla porta e il re dell'Hydra aprì poi chiese "che ti è successo Trevas? sembri sconvolta"
"hanno perso due guerrieri oggi, le persone che sono alleate di mia sorella e non è... non è servito a nulla!" Suo malgrado pianse di nuovo, Azeroth la abbracciò, poi chiese "cosa ti succede?"
"voglio aiutarli, mi hanno fatto questo! Hanno fatto questo ai miei occhi ma non è stata colpa mia! Non voglio più aiutarli, mai più costi quel che costi"
"Non puoi... ti uccideranno... non posso permetterlo"
"non posso sopportare ancora tutto questo..."
"hai un piano?"
"ho perso un amico, Darice, se me ne vado se ne accorgeranno, ma se lasciassi qualche serpente qualcuno dei miei e io andassi da loro"
"ho un'idea migliore, ho sentito delle voci loro hanno qualcuno che può parlare con gli animali, manda un serpente innocuo, un serpente corallo e avvisali così sarai al sicuro"
"tu, tu sei d'accordo con me? vuoi batterti contro di loro?"
"Non-non lo so... so solo che da quando ci siamo consolati l'ultima volta ho sentito una cosa ed è stato bellissimo... non credevo che uno come me potesse avere una cosa del genere"
"cosa è stato?" chiese lei guardando nel vuoto... lui prese il suo volto e guardando in quei buchi dove c'erano prima due bellissimi occhi rossi da rettile " credo di amarti Trevas, dalla prima volta che ho visto un tuo serpente strozzare quell'Onyx il primo giorno.. a oggi. ho dovuto lottare con tutto me stesso per non scatenare l'Hidra contro quei due...ci avrebbero ucciso o reso schiavi come quell'incubo-capo... Credo che tu, tu bellissima donna sia la regina del mio cuore, credo che tu Trevas sia la mia compagna" Trevas avvampò a quelle parole e poi sentì il suo cuore, come se qualcuno lo avesse fatto iniziare a battere all'improvviso e disse: "tu-tu sei il mio re Azeroth e sei il mio compagno"
Fecero l'amore dolcemente, passionalmente, un trionfo di orgasmi e piaceri poi coraggiosamente la regina fece uscire un suo serpente assolutamente innocuo per parlare con la sorella Acris o con chiunque sapesse parlare la lingua degli animali.

Una Corte di Sognatori e Guerrieri (A Court Of Dreamers And Warriors) ACODAWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora