Cap 29 la fine del giorno

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Ade nel suo regno aveva di nuovo accolto Hybern
"Chi non muore si rivede eh? ah no giusto sei morto... per due volte tra l'altro"
"dà le carte Ade, non farmi infuriare anche tu"
"Oh, non te l'ho detto? accidenti che sbadato! visto che hai ferito una persona a me cara, perché non so se l'hai capito ma Aylen è mia figlia...dubito che per molto tempo giocherò più con te"
"E cosa farai? Mi ucciderai? sono già morto Ade"
"Lo so re, ma essere qui non significa non provare dolore... sai Amy si è molto risentita di voi stronzi che non l'avete convocata... in teoria voi non sentireste dolore una volta morti, ma ci sono delle eccezioni..." Amarantha ghignò
Hybern sbiancò "no, ti prego farò tutto ciò che vuoi, ti prego Ade... non lasciarmi nelle sue mani facciamo un patto? facciamo un patto ti darò chiunque tu voglia ti prego Ade!"
Il re degli inferi sembrò pensarci su dando una speranza al re e poi disse:" No, non hai più nulla che sia di mio interesse e non farò più patti nè con te nè con nessuno di loro... mi spiace"
"ti stai rammollendo, potresti governare il mondo e bruciare qualsiasi cosa"
"vero... ma ti piacerebbe se bruciassi te per primo?" Ade gli lanciò contro una sua fiamma facendolo urlare di dolore e poi disse: "potrò triturarti e poi tornerai normale per poi ricominciare così impari solo a pensare di farle del male"
"vaffanculo Ade" Un altra fiamma un altro urlo cieco di dolore "stasera mi farò un solitario con le carte...Amarantha sarà felicissima di vederti alla sua mercè"
"no-no ti prego, non farlo Ade"
"L'ho già fatto e fidati che ti sta andando bene, se perderanno la guerra quei due urleranno più di te non preoccuparti, sarò io a torturarli quei due"
Amarantha o meglio il suo spirito si materializzò davanti al malvagio Re ebbe un ghigno sulla faccia e disse "guarda guarda chi si rivede..." tirò fuori un pugnale fatto completamente di fiamme degli inferi...
"No-no ti prego amore non farlo... ti prego"
"Mmm" Amarantha glielo ficcò dritto dove era il cuore facendolo urlare di dolore poi Ade disse: "musica per le mie orecchie"
Nel loro tetro castello Bauglir era su tutte le furie così come la moglie. Avevano solo la magra consolazione di aver ucciso molti dell'esercito di Velaris, ma erano infuriati
"Una mezzo sangue, che vale meno di zero, è riuscita ad uccidere quasi un'intera orda di Onyx è un re che pochi anni prima aveva soggiogato mezza Prythian, tutto con uno stupido trucchetto"
"Mio dolce gelo purtroppo le cose non stanno andando come avremmo voluto e mi spiace... Neanche i nostri poteri uniti hanno funzionato."
"Facciamo scendere l'angelo in guerra con il re dei serpenti e se perderemo l'effetto sorpresa che ne valga la pena!"
"Hai un piano?"
"ancora no"
"Potremmo attaccare una delle corti che ci hanno ostacolati miei signori" intervenne Trevas
"Ad esempio principessa?"
"La corte del giorno se uccideremo il loro Signore Supremo i nostri nemici saranno più deboli perché dovranno trovare un altro Signore Supremo ed Helion non ha figli che possano ereditare il potere"
"Grazie principessa" disse sinceramente Thermas poi proseguì dicendo: "andranno Azeroth e Ylba senza incubi stavolta ne abbiamo persi troppi"
"Ma mia signora io ho avuto l'idea..."
Thermas gelò uno dei suoi serpenti "e noi comandiamo ,non dimenticarlo piccola serpe... noi comandiamo e voi obbedite chiaro!?"
"Chiaro mia signora"
"Vattene ora"
Quando Trevas se ne andò Bauglir disse: "i miei incubi non sono inutili"
"Non l'ho mai detto ma se continuiamo a perderli non ne avremmo più non dimenticare che anche la nostra magia ha un limite"
Bauglir roteò gli occhi e se ne andò infuriato dicendo solo ad Ylba "ricorda guerriero falli soffrire"
"Si mio incubo"
"Ora andate a far calare la notte in quella corte troppo luminosa" e rise alla sua battuta mentre Azeroth e Ylba sfrecciano verso la corte di giorno.
Helion era sereno, Lucien era stato trasmutato con Elain da Feyre al cospetto del padre, Lucien voleva fargli conoscere la sua compagna" Helion... papà, ti presento la mia compagna Elain" Helion fu colto da un moto di felicità, era la prima che la volpe lo chiamava padre e davanti la sua compagna ebbe la voce che tremava come una foglia "piacere mio, siete più bella di una rosa"
Elain arrossì un'po poi al tocco ebbe quella visione, la visione di un guerriero di ferro su Cerbero contro l'Hidra e lacrime... la ragazza trasalì non si riferiva a Das ma a Lucien o peggio Helion...
Lei disse:" Signore Supremo è un onore ma c'è un pericolo in agguato e temo per la vostra incolumità o quella del mio compagno"
Lucien arrossì un po a quella parola ma divenne teso, sapeva che la ragazza doveva aver visto qualcosa di terribile per spaventarla così tanto...
"Grazie principessa per l'avviso ma se dovessi andarmene oggi sarei felice allora di avervi conosciuto, lasciate che indossi la mia arma per poter fronteggiare il pericolo"
L'armatura del Signore Supremo era d'oro, più luminosa della luce
Elain non era rassicurata così chiese con lo sguardo alla sorella aiuto e Feyre le rispose che aveva già provveduto e che i rinforzi sarebbero arrivati presto
Il tempo passò tranquillamente, finché improvvisamente si sentirono le campane suonare, era l'allarme di un attacco.
"Voi restate qui"
"No padre io non me ne starò qui a guardare e nemmeno lei sappiamo cosa fare. Questa è casa nostra e non devo entrare in una città piena di mostri ma difenderla e lo farò fino alla fine"
Il padre fu orgoglioso davanti a quelle parole e diede indicazioni sul da farsi per limitare ogni danno possibile.
Feyre come promesso mandò rinforzi era Cerbero che era stato mandato, con l'ordine di obbedire ad Helion e Lucien.
Azeroth visto il cane chiamò l'Hidra stesso, e ci salì in groppa sfrecciando contro di esso.
Iniziò una dura battaglia, anche Velaris era sotto attacco in modo di impedire a chiunque di poter aiutare il signore del sole.
"Salve Signore Supremo" disse Azeroth sul suo Hidra...
Helion era vicino a Cerbero lo guardò dritto negli occhi e il cane fece sì con la sua testa destra, Helion saltò su e rispose: "salve re dei serpenti"
Un gesto di rispetto prima della battaglia che si scatenò tra i due, Ylba continuò a mietere vittime senza alcuna emozione, Lucien e Elain uccidevano quanti più serpenti-soldato possibili...
Le due creature si affrontavano a mezz'aria senza esclusione di colpi, poi Helion con un abile colpo ferì la mano al demone e l'Hidra sparì nel nulla...
"Bel lavoro Signore Supremo ma ora scegli o uccidi me o salvi il volpino..."
Helion si girò verso Lucien e sfrecciò verso di lui, lo stava per attaccare alle spalle un cobra reale ma Helion gli ficcò un pugnale tagliandolo a metà, aveva un sorriso trionfante sul volto ma venne spento da un grande cumulo di sangue che si stava formando all'altezza del cuore... Una grande stalattite nera che era stata lanciata da Ylba senza ripensamenti... Aveva bucato l'armatura come fosse di carta e il Signore Supremo era in fin di vita.
"Papà? Papà!" Disse tra le lacrime Luc
"Mi spiace... mi spiace di non essere stato vicino a te... mi spiace che non ti ho visto fare i primi passi o che non ti ho consigliato ..."
Una fitta di dolore lo attraversò ,sputò sangue Elain provava a premere sulla ferita ma neanche la magia avrebbe potuto curarlo oramai era questioni di minuti se non secondi
"ti voglio bene e sono fiero di voi..."
Helion guardò un attimo il vuoto e disse:" 5 minuti Morte, solo altri 5 in fondo mi avrai per l'eternità che ti costa?"
I due compagni pensarono a un delirio dovuto alla ferita non videro la Morte che lo stava aspettando e che gli concesse altri 5 minuti.
"Figlio non ho molto tempo... la mia corte sarà tua se la vorrai ma se così non volessi...allora prendi i miei poteri ,prima che io vada"
Helion passò ogni potere alla volpe poi tra le lacrime disse " la cosa più importante è la famiglia.... ti voglio bene Lucien" sentì ti voglio bene anche io e poi spirò serenamente.
La rabbia e il dolore, uniti ai nuovi poteri, di Lucien furono devastanti e costrinsero Ylba e Azeroth alla ritirata che però avevano portato a termine la loro missione principale di uccidere Helion. Nella corte d'autunno, Beron andò su tutte le furie, quando venne a scoprire del tradimento da parte della madre di Lucien, Silthya.
"Quando cazzo pensavi di dirmelo, puttana?"
Arrivò uno schiaffo violento che atterrò la madre, non pianse non gli diede questa soddisfazione, ma si rialzò orgogliosa come mai prima d'ora e rispose "Tu sei sempre stato un menefreghista ,pezzo di Merda, se lo avessi saputo mi avresti uccisa"
Berion era una belva inferocita diede un altro schiaffo alla moglie che le fece spuntare immediatamente un livido, poi le puntò la spada alla gola e lei lo sfidò "coraggio fallo! FALLO! Tu non mi fai paura io non ti amo, né tantomeno l'ho mai fatto, tu non hai un cuore, non hai fatto nulla per quel ragazzo né per Eris ... Hai lasciato che quei sadici che tu tanto adori gli facessero quelle cose, e che fossero loro a primeggiare "
Berion le fece un graffio lungo la giugulare della testa senza tagliarla ma lasciando una lungo graffio poi disse "vattene...vattene da casa mia e dalla mia corte non voglio più vedere né te né quel bastardo, né tantomeno quel coglione di Eris, da ora siete banditi dalla mia Corte fino alla morte"
La moglie si alzò massaggiandosi la ferita e poi con lo stesso orgoglio e con la voce incrinata disse "buona fortuna Berion"
"Vaffanculo, va da quel bastardo"
Lei non replicò ma se ne andò coi lividi sul volto e il graffio già risanato in una cicatrice sottile sul collo, corse verso un cavallo e galoppò diretta dal figlio, mentre le lacrime le solcavano il viso... non aveva avuto nemmeno la possibilità di salutare il suo unico amore, la paura l'aveva bloccata in quegli anni e soggiogata da quello psicopatico di suo marito, aveva tralasciato la cosa più importante... la famiglia.
Saputo della perdita Tam, Rhys ed Eris erano precipitati alla corte per dare un conforto all'amico e supportarlo qualsiasi decisione avrebbe preso...
"Non non sono pronto Tam, fratello ti prego..."
"Per quanto io voglia un trono ,Luc, non posso accettare, significherebbe iniziare una guerra contro nostro padre"
"Lui non è mai stato mio padre Eris e tu sei quello con cui sono sempre andato d'accordo nonostante tutto... ma capisco la tua posizione è.... è solo che non sono pronto per tutto questo"
"Chi lo ha ucciso?"
"È stato tutto così veloce Rhys... era un guerriero nuovo un guerriero diverso...
"Cerbero... Cerbero lo ha visto" Disse Elain
Rhys chiese col legame di portare lì Das e Ay per parlare con l'animale mentre aspettavano la compagna ci fu l'avvistamento di una donna ferita su un cavallo
"È nostra madre Luc!"
La volpe si irrigidì aveva perdonato e perso il padre, non sapeva ancora se accettare quel ruolo o meno, e ora quella visita inaspettata...
"Silthya che ti è successo?"
"Tam almeno tu non sei stato picchiato da tuo marito... dove è lui?"
"Vicino al corpo del padre, sicura di farcela?"
"Lo farò per lui e per il mio unico amore"
La donna scese da cavallo e salutò i presenti poi abbracciò Eris e mise una mano sulla spalla alla volpe mentre diceva volgendo lo sguardo verso il marito che non aveva mai avuto:" mi disse che per me avrebbe fatto una guerra... Ho tenuto in suo ricordo..la sua collana" disse prendendo con le dita il ciondolo di Ambra che le giaceva sul petto "non me la sono mai tolta ...e ora... ora lui non c'è più"
Lucien guardò la madre e poi il padre per la prima volta la sua famiglia era riunita ma lui non era lì... La volpe non ci pensò due volte quando disse alla madre "tu sei stata la donna buona e coraggiosa che avrebbe amato... sii una grande regina per questa corte... in memoria di mio padre e del vostro amore...della nostra famiglia" Silithya aveva gli occhi lucidi
"Ci saranno solo due condizioni"
La volpe stava parlando come un vero re, Elain, Tam e gli altri ebbero un moto di orgoglio vedendolo così autoritario.
"La prima che scendi in battaglia con noi, ovviamente con il tuo esercito e tutto...e la seconda... ti servirà una spalla su cui contare, io ho già un posto che possa chiamare casa ma Eris...modificato Eris no, prendilo come tuo secondo e giuramelo che non farai mai del male ne a me ne ai miei amici ne a coloro...che amo" disse le ultime parole guardando Elain
"Te lo giuro sull'amore che nutro per tuo padre, e su te Lucien"
"Allora la corte di giorno ha la sua nuova rappresentante, ecco a voi la Signora Suprema Silithya mia madre e sovrana di tale regno"
"Mia regina qual è il suo primo ordine?" Chiese una delle guardie
"Eris sarà mio secondo, gli amici della volpe sono miei amici e combatterò con loro nella guerra che verrà. La compagna di mio figlio è la benvenuta come ognuno che cercherà rifugio e sarà leale"
Ay arrivò alla corte trasmutata da Feyre insieme a Das e i due amici si precipitarono verso Lucien abbracciandolo e dicendo quanto tutto ciò che era accaduto gli dispiacesse, mentre la Signora Suprema parlava con Silithya chiedendole cosa fosse successo con Berion.
Ay poi corse incontro al dono di suo padre.
accarezzò Cerbero e chiese "che è successo? Puoi dirmelo?"
Il cane fece più che parlarle la guardò negli occhi e ad Ay sembrava di essere lì in quel momento al posto di Cerbero... Lui che lasciava salire Helion, lo scontro con Azeroth e poi quello che vide quell'ultimo frammento gli tolse il fiato... vide chi aveva scagliato la stalattite, vide chi aveva ucciso il sole così gentile e così forte....vide Ylba Hali mietere un innocente, uno giusto e gli manco la terra da sotto i piedi.
Ay perse l'equilibrio e Das vedendo la faccia dell'amica bianca come un cadavere disse "cosa hai visto?" L'amica si appoggiò a cerbero "Ay che cazzo hai visto?" L'amica per la prima volta non riusciva a parlare così il canta-storie parlò con il cane e sbottò dicendo:" no-no lui...io l'ho seppellito con le mie mani... l'ho visto morire... sacrificarsi per noi... No! Ti prego dimmi che non è vero."
Rhys li raggiunse vedendo i due guerrieri così poi chiese:" tutto bene? Cosa succede?"
"Rhys, ti prego... ti supplico ma ....portami nella mente di Luc... devo vedere una cosa e devo vederla coi miei occhi"
"Va bene amico mio"
I due entrarono nella mente di Lucien e quando Das vide Ylba che senza freddamente finiva Helion, rimase senza parole uscirono dalla mente della volpe e Das si inginocchiò stava piangendo. Aylen lo raggiunse e scoppiò anche lei in lacrime mentre veniva abbracciata da Dastan che cercava di trattenersi.
"Dovete radunare quanti più guerrieri possibili, Rhys" Disse il ragazzo
"Che succede?"
"Non so come ma Ylba Hali è vivo e lavora per loro..." disse Dastan
Rhys imprecò e poi Das con un sussurro disse "mi dispiace mi spiace tanto signore'"
"Chiamami signore un'altra volta e ti farò dispiacere sul serio. Non è colpa di nessuno, men che meno vostra, chiaro?! Quando vi riprenderete tu Ay Mor e Cress verrete portati ad Hopream e gli altri chiederanno alle altre corti anche se probabilmente Beron non sarà dalla nostra parte"
"Grazie" disse Dastan sorreggendo Aylen
"Insieme canta-storie...affronteremo tutto questo insieme"
La notte dormirono agitatamente, Das aveva incubi terribili, Lucien vedeva la morte del padre...Elain si strinse al suo compagno per farlo rasserenare... Ay ebbe la visita di Ade ma stavolta mutaforma provava solo odio per quello che si definiva suo padre.
"Sei uno stronzo avresti dovuto dirmelo!'
"Ci ho provato ti ho detto che avevano qualcuno"
"Pensavo fosse Darice non Ylba! YLBA ...lo sai che è più padre lui di te!?" Ay dicendolo provava solo odio, è una lacrima ricca di quel sentimento
"Il suo incantesimo è imperfetto... più di quello di Darice se riuscirete a portarlo indietro combatterà con voi."
"Vaffanculo... sei uno stronzo, approfittatore che pensa solo a se stesso"
Se ne andò così ma non prima di aver spento la bella fiamma del re degli inferi, e avergli dato un bel pugno in faccia.
Ade tornò nel suo regno "non è andata bene vero?"
"No...Dovevo dirle tutto... "
"Non puoi e lo sai, il tuo lavoro a volte fa schifo Ade" disse Amarantha
"Stasera niente partite piccola"
"Lo so sono qui per parlare con te e farti stare meglio"
"Da quando sei cosi!? Non sei la stronza che eri un tempo"
"Una umana una volta superò tre prove e rispose al mio indovinello... Alcuni mi cercano per una vita intera, senza incontrarmi mai, e bacio tutti tranne quelli che mi calpestano sotto i loro piedi ingrati. A volte sembro preferire gli intelligenti e i giusti, ma benedico tutti coloro coraggiosi abbastanza da osare. sai anche tu che ciò che ero in vita era frutto di continue derisioni e di molteplici colpi bassi del destino..."
"È l'amore Amarantha"
"È la prima volta che mi chiami con il mio nome da quando sono qui"
"Te lo sei meritato, ma non gongolare"
"Pensavo di buttarmi in un ballo cretino ma a modo suo divertente"
Ade rise poi ripensò ad Ay e il sorriso sparì... Amarantha prima di iniziare il solitario " spero che si risolva tutto Ade"
"Anche io"
Nel cuore della notte mentre nel loro castello Bauglir stava scopando con Thermas festeggiando per la morte di Helion, un Onyx disse che c'era un uomo alla porta con tre figli, che voleva parlargli
Bauglir si staccò a Malincuore da Thermas che rimase sul letto attendendo il signore degli incubi, che dopo essersi messo la tunica nera aprì le porte del castello dicendo "o ci sono buone ragioni per rompermi le palle o giuro che vi torturo finché non supplicherete la morte"
"Sono Beron ,Signore Supremo della corte d'autunno. Io i miei figli prediletti e la mia corte saremo al vostro fianco in questa guerra"
A Bauglir brillarono gli occhi di gioia e malvagità...e poi disse: "oh questa si che è un'ottima ragione"

Una Corte di Sognatori e Guerrieri (A Court Of Dreamers And Warriors) ACODAWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora