Trentacinque.

925 34 11
                                    


(Vic's pov)

Per tutta la durata della cena mi sforzo di ascoltare i vari discorsi, ma non posso a pensare ad altro se non a Damiano. Riccardo e Christian si sono sicuramente accorti che sono distratta, e Riki mi regala anche una gomitata nel fianco quando Liam mi porge una domanda a cui dovrei rispondere, ma non so neanche di cosa stia parlando.

«Non sei d'accordo?», mi chiede.

«Sì, certo.»

Per fortuna vengo salvata da Christian che parte con un'altra chiacchierata.

Guardo l'orologio alla parete. Ho voglia di chiamarlo, ma non riesco mai ricordare quante ore di fuso orario mi dividono da lui.

«Una di queste sere preparo io la cena, da me», propone Liam.

«Affare fatto», rispondo sorridendo.

Lo saluto con un abbraccio, poi mi fiondo di corsa sul divano, sprofondandoci dentro.

«Mi sta scoppiando la testa.»

«Ci credo. Non hai praticamente mangiato niente e ti sei scolata tutto quel vino!»

«E hai accettato l'invito di Liam. Andrai a cena da lui...», inizia Riccardo.

«Andremo a cena da lui. L'invito era aperto a tutti.»

«Non credo proprio. Aveva gli occhi puntati solo su di te... e che occhi!», ribatte Riki.

«Damiano sarà contento di sapere che andrai a cena dal tuo vicino. Da sola.»

«Smettetela, tutti e due. Non è divertente. E non ci andrò da sola, voi due verrete con me», gli minaccio, sistemandomi a sedere meglio.

«Comunque, secondo me, Damiano è molto più sexy di Liam», dice Christian.

«Cosa?», esclama Riccardo scioccato. «Hai visto i muscoli di Liam? Non ho ancora capito perché non fa il modello.»

«Anche Damiano potrebbe fare il modello», ribatte Christian.

«A proposito di Damiano, l'hai sentito oggi? Come sta?»

«Sta bene», dico con un po' di tristezza.

Starà scrivendo qualche strofa, seduto per terra in camera, o in giardino, o starà ascoltando qualche riff di Thomas, o i consigli di Ethan.

«Non vedo l'ora di sentire le nuove canzoni. Quel ragazzo è davvero un genio con la penna. Vorrei saper scrivere come lui.»

«Già, è bravo», sospiro.

E io vorrei essere lì con loro. E allo stesso tempo voglio anche stare qui, a New York, per questa grande opportunità che ci è stata data di farci conoscere all'estero.

Mi alzo e vado a prendere un bicchiere, e prima di ritirarmi in camera mia afferro la bottiglia di vino rimasta aperta dalla cena.

«Posso?», domando agli altri.

«Certo, ne abbiamo una bella scorta, tutta per te.»

If You StayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora