"Una relazione a distanza... che bella idea!", prendo il giro me stesso.
Mi manca tantissimo. Stare lontano da lei è un incubo. Non poterla vedere quando voglio, non poter toccare la sua pelle con le dita e assaporare il suo profumo ogni volta che mi va, non poterla guardare negli occhi e perdermi nel suo sorriso, non poter infilare le mani tra i suoi capelli, non poterla stringere a me dopo una brutta giornata, non poter sentire le sue labbra sulle mie. Tutto ciò è devastante.
Dopo un'infinità di scalini, arrivo finalmente alla porta e suono il campanello. Sento dei passi avvicinarsi nella mia direzione, poi la porta si spalanca.
«Riki! Ti ho detto che dovevi prendere le chiavi!»
«Ciao anche a te», sussurro a corto di fiato.
Cade il silenzio. Entrambi ci guardiamo, ma siamo momentaneamente incapaci di aggiungere altro, di muoverci, di fare qualsiasi cosa. Il mio cuore è a mille, mentre lei mi fissa come se fossi solo uno scherzo della sua immaginazione.
Una settimana. Ho resistito una settimana, poi ho preso l'aereo. Destinazione: New York.
«Sto impazzendo, vero?»
Anche se fosse pazza, sarebbe sempre bella da togliere il fiato, con indosso una vecchia felpa del nostro merchandising e un semplice paio di leggings, il viso sempre troppo pallido e i capelli arruffati di chi è sveglio da poco.
«Vic», mormoro a bassa voce, e non so per quale motivo.
Sulle sue labbra comincia ad allargarsi un sorriso super tenero di chi ha già capito che, nonostante la distanza, io non mi arrenderò all'idea di non poterla avere quando la desidero.
«Dovresti essere a Roma, a scrivere nuova musica, per noi e per i nostri fan.»
Ma io non resisto più. Entro in casa e mi chiudo la porta alle spalle, la prendo tra le braccia e le do un bacio che lascia entrambi senza fiato.
«Cosa ci fai qui?», mi chiede.
Gli occhi le si riempiono di lacrime. Mi accarezza una guancia e io la bacio di nuovo sulle labbra.

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If You Stay
Fanfiction"In quegli occhi occhi blu io mi ci posso specchiare, e vedo me stesso, vedo me stesso felice."