Capitolo 2

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I giorni passavano, si avvicinava il Natale. L'atmosfera si era infiltrata lieve in negozi, case e ristoranti. L'8 dicembre fui svegliato dal sorriso di mia madre...

-Dai, è ora di fare l'albero di Natale...-

Dalla soffitta iniziarono a sbucare decorazioni di tutti i tipi come dei panettoni dal forno. Mio padre montò l'albero, iniziammo ad appendere le palline una ad una. Scorgevo il riflesso di una famiglia felice in una delle sfere colorate. Dalla scatola afferrai una decorazione, ricordai perfettamente il momento in cui la comprai ai mercatini di Natale.

Il mio obbiettivo era sempre lo stesso, scrivere un romanzo. L'attesa al Natale era sempre più calorosa, ogni giorno mi divertivo ad aprire il calendario dell'avvento sfilando via un cioccolatino alla volta. Ma il giorno devastante per il mio cuore arrivo presto. Chiesi a Gaia di uscire una sera. Infilai il mio cappotto, spruzzai il mio profumo migliore ed uscii. Trovai Gaia seduta sulla fontana che mi spettava...

-Coraggio, ce la puoi fare!-

Diceva una voce dentro di me.

-Ciao-

Disse.

-Ehm, ciao-

-Come stai?-

-bene tu?-

-Beh, non male-

-Ottimo-

-Dai facciamo una passeggiata...-

Esclamò sorridendo.

Ordinammo delle pancake con del cioccolato bianco...

-Tu hai già finito i compiti di storia?-

Disse.

-Si, erano difficilissimi come il carattere della prof-

-Già, terrificante. Comunque, hai presente quel progetto di scienze da fare in coppia?-

-Si, certo-

-Ti andrebbe di farlo con me?-

-Si certo-

-Bene. Dai, credo sia ora di andare...-

Ci dirigemmo verso la fontana centrale come al solito, ma mi fermai bruscamente...

-C'è qualche problema?-

Disse Gaia in tono stupito e preoccupato.

-Devo parlarti...-

-Dimmi tutto...-

-Beh, vedi io... tu... mi...

BEEEEEEEEEEEP!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Per l'ennesima volta fu un'auto a bloccare i nostri discorsi importanti. Ma quella volta non me ne importai...

-Tu mi piaci! Ormai non riesco a smettere di pensare a te, e... ora sono stufo di nascondere i miei sentimenti... -

La maestra Francesca diceva sempre... " Non avere mai paura di esprimere le tue emozioni "...

-Andrea, ma, tu a me non piaci, e poi... ti sei visto... non sei figo...-

-Ma, lascia stare il mio aspetto fisico, so di non essere bello, ma dai retta al mio cuore-.

-L'aspetto fisico conta al 90%...-

BEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEP!!!

L'auto continuava a suonare stridula nel gelo.

-Tu guardi solo l'aspetto fisico, eppure pensavo fossi innamorata-

Prima O Poi Sorgerà Il SoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora