Capitolo 1

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MATTEO=MATTIA

Ps: non fatevi ingannare dai primi capitoli che possono sembrare noiosi, proseguite e non ve ne pentirete!!

Primo giorno di prima elementare, ricordo ancora quel momento. Entrai nella mia classe, un viso dolce e delicato mi sorrise. Una donna solare, occhi azzurri, capelli castani ed un rossetto di rubino sulle labbra. La maestra Francesca, non la dimenticherò mai. Con il passare degli anni costruimmo un rapporto bello e perfetto come le opere di Renzo Piano. Quando mi spediva un occhiolino capivo al volo ciò che voleva dire e ciò di cui aveva bisogno. Alla fine dell'anno scrisse una lettera a tutta la classe e ci regalò dei braccialetti con su incisa una frase "chi pensa in grande, crea in grande".

Questo era quello che pensavo mentre frugavo nelle mie scatole di ricordi. Tra lettere e buste scorsi un foglio ripiegato più volte su se stesso. A mani fredde d'autunno lo presi e lo sfogliai. In carattere stampatello scritto a mano vi erano incastonate le parole di quella lettera, quella lettera che non lessi mai per nostalgia.

Miei piccoli tesori,

è difficile scrivervi una lettera.

Questi sono momenti che cerco di dimenticare,

perché ogni distacco per me è doloroso.

È vero, dobbiamo separarci,

Ma prima di farlo vorrei dirvi che sono felice di aver preso parte alla vostra vita.

Vi ringrazio per tutti i piccoli e grandi successi conquistati e per tutti in traguardi da voi raggiunti.

Ora siete in grado di volare e quando volerete fatelo più in alto possibile.

Siate sempre voi stessi e percorrete la strada dell'onestà.

Non abbiate mai paura di esprimere le vostre emozioni.

Date forma e colore ai vostri sogni.

A volte bisogna commettere errori per poter capire qual'è la strada giusta.

Quindi non esitate a sbagliare.

La magia è credere in se stessi.

Ciascuno di voi ha toccato il mio cuore.

Ora vi aspetta una nuova e meravigliosa avventura.

Credete ...

-Andrea è pronto il pranzo!-.

Esclamò mia madre aprendo la porta. Frettolosamente ripiegai la lettera, la riposi nella scatola e feci sfrecciare le mie gambe lungo le scale. Arrivato in cucina trovai un'ottima zuppa calda che mi aspettava sul tavolo, perfetta per una fredda giornata di novembre. Il fuoco nel camino scintillava a lunga fiamma. Cenammo tranquillamente quella domenica sera.

Sapete, non sono uno di quei ragazzi che passa le giornate bestemmiando alla play station. Sono un tipo piuttosto bizzarro per la generazione moderna. Tuttavia mi piace seguire la moda, ovviamente con dei limiti. Odio il calcio, ho pochi amici e sono single. Molti penseranno che la mia sia una vita malinconica... Beh, non è così. Mi piace sorridere alla vita ed essere ottimista.

Una mattina, a scuola, avvenne una cosa che non mi sarei mai aspettato, e che mi stravolse la vita. La popolare della scuola, Gaia, il centro di tutto. Colei a cui tutti i ragazzi sbavavano dietro, mi venne in contro. Mi salutò in modo simpatico...

-Ciao-

Disse.

-Ciao-

Risposi.

Prima O Poi Sorgerà Il SoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora