Non sapeva come si chiamava né chi fosse di preciso, ma sapeva che quando l'avrebbe raccontato al signor Romiro, probabilmente gli sarebbe venuto un principio di infarto per l'emozione. "Iker Casillas" si presentò lui "Capitano del Real Madrid, ecco il perché della maglietta bianca" spiegò indicando la foto. Penélope, impressionata, gli strinse la mano. "Fantastico. E'..è un onore averla qui.." "Dammi del tu. Ho qualche anno più di te, anche se non sembra." sorrise. Penny imbarazzata si schiarì la voce. "Scusi...scusa...è che non sono abituata.. di solito dei vip che vengono qui a firmare libri eccetera se ne occupa il signor Romiro..io sono solo l'assistente." "Un'assistente molto carina però." soggiunse lui facendola arrossire violentemente. Iker si accorse dell'imbarazzo della ragazza per quel commento e subito si fece serio. "Non volevo sconvolgerti era un modo per metterti..a tuo agio.." s'affrettò a scusarsi, preoccupato e gentile. Penny lo guardò negli occhi: erano color miele, un intenso marrone che non aveva mai visto in un uomo. "Oh no io non...ok..cosa..desideravi?" domandò cercando di concentrarsi sui libri. Iker si guardò intorno. "Effettivamente volevo salutare Romiro, è da un po' che non passo a vedere come sta." "Peccato che ne sia andato, se vuoi ripassare domani mattina.." "Trasferta. Domani si gioca. Non fa nulla, ripasserò sicuramente. Adoro questo posto."
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