"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli

Capitolo 9

Appena arriviamo sul set troviamo Lele già seduto alla postazione make-up e in piedi di fronte allo specchio noto lei.

"Bella regà, finalmente siete qui" ci dice lui sorridendo, mentre tutti e tre ci sediamo.

Una ragazza comincia a stendermi un leggero strato di fondotinta lungo tutto il viso "Hai davvero una pelle bellissima" mi dice poi con un enorme sorriso, che ricambio subito "grazie mille. Tu hai un bel tatuaggio invece" le dicono notando che ha una bandiera arcobaleno sul polso sinistro "Grazie, l'ho fatto insieme alla mia ragazza" le sorrido nuovamente e quando sto per parlarle Cori ci chiama "Allora? Il fotografo vi chiama" sorrido nuovamente alla ragazza e mi metto in piedi "Grazie mille dell'ottimo lavoro" Lei mi stringe la mano e mi fa passare.

"Sei così fortunato: Ti hanno fatto truccare da una bona, mentre noi siamo stati truccati da due ragazzi" Mi dice Diego mentre camminiamo verso il fotografo "Siete entrambi fidanzati: Ma che voi?" Scoppiamo tutti in una leggera risata, per poi cominciare a posare per le foto.

Il fotografo comincia a sistemarci, e ovviamente fa mettere Gian e Diego da un parte, mentre io e Lele siamo vicini "Potresti appoggiare la tua testa alla sua spalla?" Mi chiede il fotografo, ed io annuisco.

Appoggio la testa sulla spalla di Lele e istintivamente chiudo gli occhi. La differenza d'altezza fra noi due non mi ha mai infastidito, ma al contrario mi è sempre piaciuta perché mi fa sentire in un certo senso protetto da lui.

Dopo più di centocinquanta scatti Cori ci fa fare una pausa.

Lele corre nella direzione di Martina e le afferra le mani, mentre lei gli sorride.

Corinne si avvicina a me e chiama Lele
"Che ne pensate se facciamo qualche scatto tankele?" Io sorrido mentre lui si passa una mano tra i capelli "Credi sia una buona idea?" Abbasso lo sguardo.
Perché ho avuto una fitta al cuore?
"Lele è un'idea geniale. Ti fidi di me?" Lui annuisce e solleva lo sguardo nella mia direzione.

Non so nemmeno io bene il perché, ma le sue parole mi hanno ferito: È solo colpa di quella bionda.

Il fotografo ci richiama sul set, e sia io che Lele corriamo nella sua direzione.

"Dobbiamo fare delle foto come se foste una coppia giusto?" Entrambi annuiamo e aspettiamo le sue indicazione "Emanuele: Afferragli i fianchi e guardalo negli occhi" appena Lele fa quello che gli è stato chiesto io comincio ad arrossire ed una strana energia calda mi attraversa tutto il corpo.

"Mettetevi in un'altra posizione" stacco le mani di Lele dai miei fianchi, e gliele lascio cadere lungo il busto, mentre con estrema lentezza faccio scontrare i nostri occhi.

Senza dirmi nulla Lele mi afferra nuovamente per i fianchi e fa scontrare i nostri nasi.
Io chiudo gli occhi e gli sfioro una guancia.
Non riesco più a respirare.

"Ho eseguito più di cinquanta scatti, possono bastare?" Lele si allontana velocemente da me, mentre Cori annuisce e si volta nella direzione di Gian e Diego "Venite" io mi sposto e mi dirigo nella direzione in cui ho visto uscire Lele.

Voglio capire perché sta cercando di evitarmi oggi.

Vorrei capire anche perché quando sono così vicino a lui mi manca il respiro.

Lo vedo correre verso l'uscita, così aumento il passo ed inizio ad urlare il suo nome, solo che lui non si volta, ma al contrario aumenta il passo.

Decido di lasciare perdere e rientro per vedere che scatti stanno facendo Gian e Diego.

Appena rientro sul set li vedo uno appoggiato alla schiena dell'altro, subito dopo si sbattono il pugno e come ultima posa si stringono la mano. Perché io e Lele non facciamo questo genere di foto?

Sinceramente non ho nemmeno voglia di chiederlo a Corinne, anche perché non mi dispiace affatto, solo che non capisco il motivo di queste differenze.

"Dov'è Lele?" Sollevo le spalle "Non si sentiva molto bene così è tornato a casa" fulmino con lo sguardo quella bionda fastidiosa, mentre la mia manager annuisce "Fai qualche scatto con Gian e poi abbiamo finito" io annuisco e raggiungo il mio migliore amico.

Dopo qualche scatto anche con Diego, finalmente finiamo e risaliamo sul van
"Ma voi lo sapete che cosa prende a Lele?" Entrambi i miei amici fanno spallucce "Ha qualcosa che non va?" Alla domanda di Diego sorrido amaramente "Si sta allontanando solo da me?" Entrambi abbassano lo sguardo "Tanche lo sai com'è Lele. Magari avrai detto o fatto qualcosa che può averlo infastidito" mi passo una mano tra i capelli "Lo so Gian, ma il punto è che io sono sicurissimo di non aver fatto nulla, e più gli chiedo che succede, più lui continua a dirmi che sono semplicemente io che mi sto immaginando tutto" sbuffo
"se ho fatto qualcosa di sbagliato voglio che me lo dica. Ma se mi ignora non lo capirò mai" Diego mi appoggia una mano sulla spalla "Se vuoi posso provare a parlarci io" annuisco e lo ringrazio.

È il suo migliore amico, infondo, se non parla con lui con chi dovrebbe farlo?

"Tanche, andiamo" mi dice Gian scuotendomi una mano davanti al viso.
Non mi ero minimamente accorto che fossimo arrivati.

Scendo dal van e mi dirigo verso il nostro appartamento "Che schifo Le, gli accappatoio esistono" sento urlare Diego, e appena varco la soglia quello che mi ritrovo davanti mi lascia senza parole, non so nemmeno io il perché.

Lele è di fronte a me con solo un asciugamano bianco intorno alla vita, e delle piccole goccioline d'acqua che gli colano tra i capelli che lo rendono estremamente figo.
Ma che mi salta in mente?
Lele é sempre figo, infatti è mio amico. Solo amico. Nulla di più. Gli voglio bene. E basta.

Mi passo una mano tra i capelli e corro subito in camera mia chiudendomi la porta alle spalle.
"Ok tancredi. Adesso prendi un bel respiro e vedi di darti una calmata" comincio ad inspirare ed espirare, ma quando qualcuno bussa alla porta mi blocco "Dovrei vestirmi."

Rimango bloccato per circa cinque minuti, finché Lele non bussa una seconda volta "Allora?" Apro la porta della camera, e dopo aver balbettato qualche scusa, corro in soggiorno dove mi catapulto sul divano.

Cosa mi sta succedendo?