Il sole è ormai sparito quando un anziano signore si avvicina a me e mi chiede di lasciare il cimitero, così, dopo aver preso un bel respiro mi rimetto in cammino verso casa mia.
Appena entro in casa trovo tutti i miei amici intenti a vestirsi "Dove state andando?" Gian e Diego si voltano nella mia direzione e mentre il primo si spruzza il profumo, Gian mi risponde in modo ovvio "Alla festa di Grangi. Non sei stato invitato?" Mi sbatto una mano sulla fronte. Avevo completamente rimosso l'invito a quella festa.
Il mio migliore amico continua a guardami e mi schiocca le dita davanti agli occhi "Allora?" Mi passo una mano tra i capelli "No. Cioè: sono stato invitato ma non voglio venirci" Diego spalanca la bocca "Ma le feste di Grangi sono le migliori! Lei canta e Peia ci fa spaccare!" Sbuffo sonoramente "Non voglio venirci. Ti costa così tanto farti i cazzi tuoi?" Lui spalanca la bocca, mentre io mi dirigo in camera mia sbattendo la porta.Mi stendo sul letto e comincio a tirare dei grossi sospiri "Che palle" accendo l'ennesima sigaretta della giornata e afferro il mio cellulare, dove la prima cosa che noto è il messaggio che oggi mi ha scritto Lele:
Hey, se ti va possiamo andarci insieme alla festa. P mi ha convinto alla fine.
Sbuffo di nuovo e mi metto in piedi.
Sullo schermo del mio telefono leggo che sono le 22:25 così decido di andarmi a fare un giro.Appena esco dal palazzo una folata di vento mi fa raggelare, così mi stringo le mani intorno alle spalle.
Avrei dovuto indossare un cappotto.Arrivo davanti all'asilo e scavalco il muretto.
Mi stendo sul castello gonfiabile e comincio ad ammirare le stelle.
Mi torna in mente il ricordo dell'ultima volta che sono stato qui con Lele, mentre ci tenevamo per mano, ed un brivido mi percorre la schiena mentre i soliti dolori alla pancia si fanno sentire.Chiudo gli occhi e mi beo del suono delle foglie che vengono mosse dal vento.
Improvvisamente sento due mani accarezzarmi il volto e sussulto spalancando gli occhi e mettendomi seduto "Sono solo io Tanc" Lele appoggia la sua fronte alla mia e mi lascia una carezza sulla guancia "Mi hai messo paura"gli dico in un sussurro, mentre lui continua a sfiorarmi il viso "Non volevo disturbarti...ma sei così bello" fa sfiorare i nostri nasi e il mio corpo viene percorso da milioni e milioni di brividi "Le-Le che ci fai..qui?" Mi tremano le labbra, e lui ci passa un dito sopra sfiorandole delicatamente "Mi annoiavo a quella festa. Volevo stare con te e sapevo che ti avrei trovato qui" il suo fiato caldo a contatto con le mie labbra mi fa surriscaldare, e quasi quasi comincio ad avere caldo "Sei bellissimo Tanche" arrossisco leggermente e quando sento che sfrega il suo naso contro il mio, chiudo gli occhi.
È questione di pochissimi istanti prima di sentire le sue labbra calde e morbide a contatto con le mie fredde e screpolate.
Picchietta con la lingua sui miei denti ed io schiudo le labbra facendo incontrare le nostre lingue. Gioco con il suo piercing mentre lui mi infila le mani nei capelli e comincia a tirarli leggermente. Appoggio le mie mani sui suoi fianchi e li stringo avvicinando il mio corpo al suo, ma quando mi stringe le guance un ricordo di stamattina mi torna in mente:"Non lo so Amo"
Ormai rimasto senza fiato mi stacco da lui e mi allontano "Non possiamo Le." Gli dico affannato mentre anche lui prende un grosso respiro "Che stai dicendo Tancredi? È stato bellissimo" nego con la testa, mentre continuo a inspirare ed espirare "Tu.. Io...Non possiamo Le. Non possiamo" mi guarda confuso e abbassa lo sguardo "Io... io sono etero" mi guarda con uno sguardo che è un misto tra delusione ed imbarazzato, così mi volto e corro via.
È sera. C'è buio. Riuscirà a tornare a casa da solo? E se gli succedesse qualcosa?
Milioni di domande mi invadono la testa mentre attraverso le strade fredde e oscure di Milano.
Afferro il cellulare e chiamo Diego "Scusami per l'ora. So benissimo che sono le 3 del mattino, ma devi andare a prendere Lele. È importantissimo" gli dico tutto d'un fiato senza nemmeno lasciarlo parlare, finché non lo sento tirare un sospiro "Tanche siamo appena arrivati a casa. Tu dove stai?" Tiro un sospiro di sollievo anch'io "Sono in giro. Non credo di tornare per la notte" senza dargli altre spiegazioni attacco e suono il campanello a casa di Lollo, che appena mi vede spalanca la bocca "Che ci fai tu a casa mia a quest'ora?" Sollevo le spalle ed entro in casa "Stasera sono un vagabondo" fingo un sorriso e mi passo una mano tra i capelli "Hai di nuovo avuto qualche problema con i ragazzi?" Nego con la testa, mentre lui mi propone di restare a dormire a casa sua. Accetto e mi siedo sul divano, al suo fianco, pronto a giocare alla playstation.Lorenzo avvia una partita a Fifa e mi passa il controller "Quindi va tutto bene con i ragazzi?" Annuisco e inizio a giocare "Cosa dovrebbe esserci che non va?" Fa spallucce e batte un calcio di rigore "Non lo so. Magari hai discusso con Diego?" Nego con la testa per l'ennesima volta e gli tolgo la palla, segnando, mentre lui sbuffa e impreca.
Finiamo il primo tempo e mi passo una mano tra i capelli, tirando qualche ciocca, proprio come ha fatto Lele durante il nostro bacio.
Sento una strana sensazione invadermi lo stomaco e Lorenzo mi appoggia una mano sulla spalla "Tutto bene Tanche?" Annuisco e senza nemmeno rendermene conto gli pongo una domanda che mi frulla in testa da un po' di tempo "Secondo te è possibile..invaghirsi..di una persona molto, molto vicina?" Lui mi sorride e annuisce "Non si sceglie la persona che ci fa battere il cuore. Posso darti un consiglio?" Annuisco e aspetto che parli "Se ti piace qualcuno, e quel qualcuno ricambia, non farti paranoie" gli sorrido e lo ringrazio, mentre una nuova domanda si fa strada nella mia mente:A me piace Lele?
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"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli
FanfictionCosa succede quando Tancredi, un giovane ventunenne, si pente di aver scelto la propria ragazza anziché i suoi amici?