Capitolo 30

1.1K 59 18
                                    

Sono le 18:36 quando finalmente Corinne mi risponde "Ciao Tanche, come sta andando?" Guardo la porta del bagno sentendo Lele che canta sotto la doccia, e sorrido "Va tutto bene Cori, ieri mi sono visto con il regista e mi ha detto che dalla settimana prossima avrò una cifra di interviste da fare" sento che scrive qualcosa al computer, e dopo poco inizia a parlare "Quindi domani non tornerete a Milano vero?" Fingo di sospirare "No purtroppo non sarà possibile, devo rimanere qui per un bel pó e Lele dovrà accompagnarmi a fare delle cose" sbuffa leggermente "Sta tranquillo, si tratta di lavoro, devi solo parlarne con Gian e Diego, ma hai l'ok dell'agenzia" tiro un sospiro di sollievo, e dopo averla salutata attacco.

Mi stendo sul letto con un sorriso a trentadue denti, e quando sento scattare la serratura del bagno indirizzo il mio sguardo alla porta, che si apre rivelando la figura di Lele con i capelli bagnati ed un asciugamano legato in vita "Sarebbe stato così difficile utilizzare un accappatoio?" Gli chiedo arrossendo, ma nonostante ciò continuo a squadrarlo da capo a piedi. È letteralmente perfetto.

"Hai ragione, ma non sarebbe stato così divertente guardarti arrossire" sollevo il dito medio e abbasso lo sguardo sul mio cellulare "Non sono arrossito" si avvicina a me e mi tira per la mano, facendomi mettere in piedi "Ah no?" Comincia a lasciarmi dei baci lungo tutto il viso, e lentamente scende sul collo, stringendo i miei fianchi tra le sue mani.
Quando appoggia le sue labbra sulle mie, gli afferro i capelli e li tiro leggermente, ma appena mi appoggia una mano sul sedere il suo telefono inizia a squillare, costringendolo a staccarsi da me per avvicinarsi al comodino.

Mentre lui risponde abbasso lo sguardo verso i miei piedi, ma il rigonfiamento sui miei pantaloni cattura il mio sguardo, così preso dall'imbarazzo corro in bagno e mi infilo sotto la doccia, cominciando a scaricare il mio piacere immaginando la mano di Lele, al posto della mia.
Quando sto per arrivare al culmine, sento sbattere dei colpi sulla porta "Tancredi che fai?" Mi mordo il labbro non appena sento la sua voce, e trattenendo qualche gemito gli dico che sto facendo una doccia calda, finché lo sento allontanarsi dalla porta e riprendo la mia attività.

Dopo circa venti minuti in doccia, mi infilo un accappatoio ed esco dal bagno, trovandolo seduto sul letto con il telefono in mano "Com'è andata la doccia?" Mi chiede con un ghigno, così mi volto nella direzione opposta, dandogli le spalle, e afferro dei vestiti dalla valigia "Magnificamente" lui ride leggermente "Era una doccia di riflessione ve?" Mi avvicino di nuovo alla porta del bagno, e dopo avergli sussurrato un leggero "vaffanculo" entro, per poi cominciare a vestirmi, e appena mi guardo allo specchio noto una leggerissima macchia rossa sul mio collo, sulla quale passo la mano sopra per poi sorridere leggermente.

Quando finalmente sono vestito e pettinato torno in camera, e mi siedo sul letto guardando Lele che fa qualche balletto di TikTok.

Appena finisce, viene a sedersi accanto a me e mi appoggia una mano sulla coscia "Prima mi ha chiamato Cecia" mi dice, così annuisco e aspetto che continui "Ha detto che stasera organizzano una festa. Ci saranno anche Tommy, Ila e gli altri. Ti va di andarci?" Annuisco lievemente e abbasso lo sguardo "Sei sicuro?" Mi chiede sollevandomi il mento con due dita, e quando i nostri occhi si incrociano inizio a parlare "L'ultima volta che siamo stati ad una festa sei stato tutta la sera in mezzo alle pischelle" sorride e mi accarezza il naso "Ti ho già detto che nessuna è alla tua altezza" lo guardo male "Beh è ovvio, sono tutte più basse di me" gli dico in tono serio, mentre lui scoppia a ridere "Sai che non mi riferisco a quello stupido" gli do un leggero pugno sulla spalla e mi siedo sulle sue ginocchia cominciando a baciarlo, per poi scendere sul suo collo, dove comincio a succhiare un lembo di pelle.

Quando scosto la testa da quel punto, ci vedo sopra un segno viola, piccolo ma ben evidente "Che hai fatto?" Mi chiede lui, notando la mia evidente espressione compiaciuta "Ho fatto in modo che quelle stronze ti stiano lontane" gli dico facendo spallucce, mentre lui sorride "Quelle stronze sono nostre amiche" gli faccio il verso e mi metto in piedi, afferrando il mio telefono che pochi istanti fa ho sentito vibrare, e infatti appena lo accendo trovo una notifica di Martina:
"Detesto infastidirti, ma Corinne mi ha chiesto quando posterai una storia" sbuffo sonoramente e senza nemmeno risponderle, entro su Instagram e sulla storia posto una foto di Martina accanto a me, scrivendoci sopra "I need you" una frase sdolcinata che mi aveva aiutato a scegliere lei il giorno prima della mia partenza.
La tengo pubblica per tre minuti e dopo aver raggiunto le cinquemila visualizzazioni la elimino.

Rientro su whatsapp e le scrivo un messaggio
"Preparati alla pioggia di notifiche" e quando riposo il telefono in tasca, noto Lele scrutarmi "Che hai fatto in questi istanti? Eri fuori dal mondo" sollevo le spalle e mi rimetto seduto "Nulla di importante. Sono già le otto, non dovremmo andare?" Gli chiedo cambiando completamente discorso, e quando annuisce ci mettiamo in piedi e ci diamo l'ultimo bacio della serata, per poi metterci le giacche ed uscire.

Arrivati a casa di Sofia subito tutti ci accolgono e Cecia si fionda su di Lele, lasciandogli numerosi baci sulle guance.
Decido di non dargli troppo peso e vado a sedermi sul divano, dove Ilaria sta parlando con una ragazza che mi sembra parecchio familiare "Tancredi, che bello rivederti" esclama infatti quest'ultima, avvicinandosi a me per poi lasciarmi una bacio da guancia a guancia.

Le immagini delle festa di Grangi mi tornano in mente: È Aurora. Quella sera mi è sembrata parecchio simpatica, anche se l'ho ascoltata davvero poco, visto che ero impegnato a guardare Lele che continuava a strusciarsi su Peia.

"Qual buon vento ti porta a Roma?" Mi chiede poi Ilaria, mentre Aurora mi passa un bicchiere, che accetto volentieri "Lavoro." Comincio a bere quella che mi sembra vodka, per poi ascoltare quello che le ragazze si dicono, anche se dopo quattro bicchieri comincio a non capirci più molto.

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora