Capitolo 66

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Guardo l'orologio attaccato al muro, mentre rimango con la testa sul petto di Lele, e leggo che sono le cinque meno dieci del mattino.
Lele ha la sveglia alle sei, e il treno alle sette, ed io non sono riuscito minimamente a chiudere occhio. Non riesco a pensare che dovrò dormire per tre giorni senza di lui che mi accarezza i capelli, senza le sue gambe intrecciate alle mie e senza poter ascoltare i battiti del suo cuore mentre dorme.
No, non ci posso pensare.
Rimango con lo sguardo fisso nel vuoto, mentre milioni di domande mi frullano in testa, come per esempio cosa dovrà fare una volta a Roma?
Insomma tutti crederanno che sarà lì per vedersi con la sua fidanzata, ma io starò qui, quindi lui che cosa farà con Aurora?

Quella ragazza deve stargli alla larga.
Lele é mio. Solo ed esclusivamente mio.
Istintivamente gli lascio un bacio sulla guancia, e gli afferro la mano, lasciando un bacio anche su di essa.

Cosa dovrò fare io? Dovrò continuare questa farsa con Peia probabilmente, ma che dovrei fare con una delle mie migliori amiche?
"A che pensi?" Sollevo lo sguardo verso Lele, che ha gli occhi leggermente socchiusi e la voce impastata dal sonno "Sono le cinque Le, dormi" mi da un bacio sulle labbra, e appoggia il suo naso al mio "Voglio stare con te. Posso?" Un sorriso si fa strada sul mio volto, e annuisco leggermente "A cosa pensavi?" Mi chiede nuovamente, e dopo avergli lasciato un'altro bacio sulla mano parlo "Pensavo che magari potremmo dire all'agenzia e a Cori che tu ed io non siamo solo amici" lui annuisce e mi accarezza la guancia "Cori lo sa già" lo guardo confuso.
Come fa a saperlo Corinne?

"Ha capito dal tuo atteggiamento di stamattina che tu ed io non siamo solo amici, e quando siamo rimasti da soli con Diego è stato proprio per parlare di questo" lo guardo negli occhi con la speranza che tutta questa farsa che stiamo vivendo possa sparire a breve "Che ha detto?" Gli chiedo poi, e quando sento la sua mano tra i miei capelli mi rilasso subito "È felice per noi." Sento dalla sua voce che non è tutto "Cosa non mi stai dicendo?" Tengo gli occhi chiusi mentre lui continua a muovere la sua mano "Purtroppo non possiamo ancora dirlo, e adesso più che mai dobbiamo continuare questa recita" raggelo improvvisamente "Perché? E che significa: adesso più che mai?" Mi volto nella sua direzione e lo guardo negli occhi "Corinne dice che adesso più che mai siamo in un certo senso debolì." Che cosa sta dicendo? Sento  i nervi affluire "Perché mai saremmo deboli?" Lo guardo negli occhi ancora una volta, e da essi noto la sua preoccupazione.
Lo sa che sono arrabbiato, e sa benissimo che sarei disposto a lasciare tutto per lui "La gente potrebbe attaccarci, quindi per adesso ci godremo questa cosa solo tu ed io" mi dice afferrandomi le guance, per poi baciarmi.

"Tra mezz'ora suona la sveglia: possiamo stare insieme?" Senza dargli una risposta mi siedo a cavalcioni su di lui e mi stendo sul suo petto "Ti amo, Lè" mi lascia un bacio in testa, e con le mani mi accarezza le spalle "Ti amo anch'io nano" faccio sfregare i nostri nasi e poi gli stringo la mano destra, mentre la sua mano sinistra continua ad accarezzarmi la schiena e i capelli.
Se penso che nei prossimi giorni al mio risveglio non lo troverò ne al mio fianco, ne in giro per casa sento un vuoto immenso.

Decido di godermi questi ultimi istanti insieme a lui e mi stringo forte al suo petto.
Socchiudo leggermente gli occhi, ma improvvisamente la sveglia suona e subito li spalanco "É davvero già passata mezz'ora?"Sento dal suo tono di voce che è parecchio triste, proprio come me, che sono costretto a staccarmi da lui poiché deve andare a prepararsi, così mi limito ad annuire e a fingere un sorriso "Tanche guardami un attimo" faccio come mi dice e faccio incontrare i nostri occhi "Saranno solo tre giorni. Rimarremo in contatto, e non succederà nulla con Aurora. Ti amo, lo sai" annuisco lievemente e lo abbraccio.

Perché non possiamo stare insieme?
Perché non posso andare a Roma con lui?
Perché dobbiamo fingere che ci sia qualcosa tra lui e Aurora?
Sono così arrabbiato!

"Come sto?"mi chiede rientrando in stanza, dopo circa venti minuti, e quando i miei occhi si posano su di lui rimango senza parole. Ha una semplice felpa rossa, con dei jeans neri, ma è letteralmente perfetto "Sei bellissimo Le. Forse anche troppo" lo afferro per il colletto della felpa e lo bacio appassionatamente "Mi mancherai nano" sussurra sulle mie labbra, mentre con le mani mi scompiglia i capelli.
Rimaniamo lì, in quella posizione per un arco di tempo a me indefinito, e ci stacchiamo solo quando il suo cellulare inizia a squillare "È Cori.." mi spiega, e si allontana leggermente "Si. Sto per uscire di casa" lo guardo dalla testa ai piedi, mentre impacciato si rimette apposto i capelli, e subito dopo riattacca.

Si avvicina a me e mi bacia nuovamente, e quando si stacca mi afferra le mani e mi guarda negli occhi "Adesso devo andare. Ti prometto che ti chiamerò ogni giorno, e che ti avviserò di tutto quello che farò" annuisco e stringo le sue mani più forti "Ti chiedo solo di non farmi soffrire Le. Per favore" mi avvolge le braccia intorno al collo, e mi fa appoggiare la testa sul suo petto.

Pochissimi minuti dopo ci ritroviamo sulla soglia della porta di casa, mentre lui mi bacia l'ultima volta, ed io cerco di non sembrare troppo triste "Ci vediamo tra tre giorni nano" annuisco e gli sorrido con gli occhi lucidi "Ci vediamo tra tre giorni vita mia" ci guardiamo un'ultima volta negli occhi, e solo quando lo vedo sparire giù per le scale mi chiudo la porta di casa alle spalle.
Mi manca già così fottutamente tanto.

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora