Capitolo 65

750 60 21
                                    

"Calmati, o ti sentirai male" mi volto verso Gian e lo incenerisco con lo sguardo "Come cazzo fai a chiedermi di calmarmi? Domani mattina dovrà partire solo per un stupido capriccio di Cori, e non sappiamo nemmeno quando tornerà. Adesso dimmi: come stracazzo devo fare a calmarmi?"Continuo a fare su e giù per il salotto, in attesa che Diego e Lele tornino a casa, visto che dopo che ho sbroccato, di nuovo, Corinne mi ha costretto a tornare a casa "E poi non vuole nemmeno che io vada con lui. Perché? Perché vuole tenerci separati Gian?" Sento la rabbia tramutarsi in tristezza, e mi siedo sconsolato sul divano.
Sono così fottutamente stanco di dover sempre dipendere da qualcuno.

"Ascoltami Tanche, capisco che in questo momento tu sia parecchio amareggiato, e ci sta. Eccome se ci sta. Ma farti vedere così arrabbiato da Lele non cambierà le cose. Purtroppo lui deve tornare a Roma, ma in ogni caso quando tornerà potrete stare insieme ogni minuto. Quindi chiudi gli occhi e vedrai che passerà tutto in fretta" sospiro e annuisco. Ha ragione lui. Mi infilo le mani tra i capelli e li tiro leggermente, come a voler tirare via lo stress tramite essi.

Il mio migliore amico mi appoggia la mano sulla spalla "Fatti forza Tanche. Non andrà in guerra" sollevo la testa e lo guardo "Eddaje Gianni, lo so. Ma mi mancherà" sento la porta di casa sbattere, e subito Lele e Diego entrano in salotto "Com'è andata?" Chiede Gian ad entrambi, e Diego si dirige alla sua chitarra, mentre Lele si siede sul divano al mio fianco "Come vuoi che sia andata? Lele domani mattina parte, e se tu fai un altro passo falso sei fuori dalla One Shot" dice Diego riferendosi a me, ed in risposta io  sbuffo "Non me ne frega un cazzo" Lele mi afferra il mento e fa scontrare i nostri occhi "Invece deve fregartene, perché se ti buttano fuori dalla One Shot puoi tornartene a Roma. E io non ti voglio perdere" subito allargo le braccia e mi fiondo su di lui, appoggiando la testa sul suo petto. Come farò senza lui?

"Non vorrei rovinare il momento, ma dovresti andare a preparare le tue valigie" Ci stacchiamo dal nostro abbraccio e guardiamo entrambi Diego, che intanto sta accordando la chitarra "Si hai ragione. Vieni con me?" Mi chiede il mio ragazzo con un'enorme sorriso, porgendomi la mano, che con molta calma afferro.

Appena varchiamo la soglia di camera nostra Lele chiude la porta e mi appoggia su di essa, mettendo le sue braccia agli angoli della mia testa "Quanto starai via?" Gli chiedo in un sussurro, mentre lui avvicina il suo viso al mio pericolosamente "Tre giorni" sento il suo respiro sulle mie labbra e chiudo gli occhi "Ti mancherò?" Milioni di brividi mi percorrono la schiena, mentre le mani di Lele mi percorrono i fianchi "Non sai nemmeno quanto nano" si ferma con le mani sul mio fondoschiena e infila la testa nell'incavo del mio collo "Mi mancherai tantissimo nano" piego il collo di lato e mi mordo il labbro inferiore "Anche tu.." cerco di trattenere un gemito, ma fallisco miseramente "Quanto?" Mi chiede senza mai allontanarsi, e inizialmente non gli rispondo, perché so bene che se aprissi bocca adesso sarebbe la mia fine "Allora? Quanto ti mancherò?" Sento il suo piercing a contatto con la mia mascella è così cedo "Tantissimo, cazzo" appena finisco di dire quelle due parole mi sento sollevare da terra, e istintivamente allaccio le gambe alla sua vita.

Porto le mani sulle sue guance, e lo bacio appassionatamente mentre tenendomi in braccio si avvicina al nostro letto, dove mi adagia dolcemente mettendosi su di me, quello che succede dopo è uno dei migliori momenti che abbia mai vissuto in tutta la mia vita.

Rimango con la testa appoggiata al suo petto nudo, e sento le sue mani muoversi lentamente tra i miei capelli "Ti amo Tanche" ha ancora il fiato corto, proprio come me che ho gli occhi socchiusi "Ti amo anch'io" sollevo la testa e lo bacio dolcemente "Sai già come passerai questi giorni senza di me?" Mi chiede afferrandomi la mano, e lasciandomi un bacio sul dorso di essa "Ti penserò" gli rispondo sinceramente, e quando lo vedo sorridere sento tanti movimenti all'interno del mio stomaco "Ti penserò anch'io" rimaniamo lì. Abbracciati e mano nella mano, per più di due ore, a prometterci che non smetteremo di amarci e che niente e nessuno potrà mai separarci.

"Non possiamo più stare insieme Tanche. Non ti amo più, e me ne sono reso conto stando qui con Aurora" lancio il telefono contro il muro e mi sbatto le mani in testa.
Che significa che non mi ama più? Com'è possibile che sia successa una cosa simile?
Non può essere. Non riesco a crederci, quasi non respiro.

Mi sveglio immerso nel sudore, ancora attaccato a Lele e nell'orologio appeso sopra la porta leggo che sono già le 19:46, e mi ricordo che il mio ragazzo alla fine non ha più sistemato la valigia per domani.
Ancora scosso da quel sogno mi alzo dal letto, e mi infilo un paio di pantaloni, per poi avvicinarmi al suo armadio e cominciare a sistemargli la valigia, visto che infondo è anche colpa mia se prima non l'ha fatta.

Qualcuno bussa alla porta e subito vado ad aprirla "Che c'è Diego?" Chiedo a bassa voce al moro più alto di me, che mi si posiziona di fronte appena apro leggermente "La cena è quasi pronta, non dovresti svegliarlo?" Annuisco "Infilo le ultime cose in valigia e poi lo sveglio. Dammi due minuti" lui sospira e sorride "Avreste dovuto farla prima di.." prima ancora che possa finire la frase gli sbatto la porta in faccia "E comunque noi non abbiamo sentito nulla" mi urla dall'altro capo della porta e mi sbatto una mano in fronte.
Perché è così stupido?

Quando la valigia è finalmente pronta, mi siedo affianco a Lele e gli accarezzo l'intero viso "Svegliati Lellino mio, la cena è quasi pronta" lui si sfrega delicatamente gli occhi e annuisce "Prima mi dai un bacio però?" Io annuisco, e subito mi chino sulle sue labbra.

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora