Sento una mano accarezzarmi i capelli, mentre sono ancora accasciato accanto alla tazza del water, e mi volto subito trovandomi davanti Peia "Come ti senti?" Faccio spallucce "Va tutto bene. Devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male" mi metto in piedi e mi sciacquo il viso "Lil, non ci credi nemmeno tu" sussulto trovandomi Zoe di fronte.
Da dove sbuca fuori lei?
Appena esco dalla piccola stanzetta subito Aurora mi si para davanti "Tancredi! Va tutto bene?" Sbuffo sonoramente e mi allontano da lei "Che palle che siete tutti oggi. Ma la volete smettere di chiedermi come va o come sto?" Esco dall'agenzia, mentre tutti i presenti mi guardano con la bocca leggermente spalancata.Mi incammino verso casa, incurante della forte pioggia che si è abbattuta su Milano, come quasi sempre del resto.
Appena arrivo nel mio appartamento un brivido di freddo percorre la mia schiena. Sono fradicio.
Decido di farmi un doccia calda e di stendermi sul letto, con la speranza che il mio potente mal di testa sparisca.
Il suono dei tuoni, che generalmente mi rilassa, oggi mi fa sussultare mentre i brividi non la smettono di attraversare il mio corpo.
Mi infilo sotto le coperte, e spero di scaldarmi, ma con scarsi risultati.Sento la porta di casa sbattere e due voci femminili che urlano il mio nome.
Pochi istanti dopo Zoe e Peia sono di fronte a me "Tancredi sei pallidissimo" dice la prima, mentre la seconda mi appoggia una mano sulla fronte "Hai la febbre, e a giudicare dal tuo colorito, anche alta" sento il suono dei miei denti che sbattono tra di loro, e mi tappo le orecchie con le mani "Fa troppo male. State zitte. Non voglio che stiate qua. Voglio Lele. Solo Lele. Non voi. Non so chi siate" la bionda davanti a me prova ad accarezzarmi il viso, ma la scanso "Ma mi ascolti? Ti ho detto che voglio Lele. Non te" gira lo sguardo verso la sua amica, mentre quest'ultima annuisce "Sei sicuro di quello che stai dicendo Lil?" Annuisco "Lo amo e voglio stare con lui" le dico, mentre le mie labbra continuano a tremare.Entrambe le ragazze si allontanano dalla mia stanza, e poco dopo tornano con una tazza in mano "Lil, ho chiamato Lele. Mi ha detto che sta per arrivare, nel frattempo bevi questa. Ti aiuterà a sentirti meglio" afferro la tazza che mi porge "Tu mi assicuri che Lele sarà qui tra poco?" Lei annuisce, e solo allora mi porto la tazza alle labbra cominciando a bere il liquido caldo che contiene.
Quando finisco l'intera bevanda sento due mani accarezzarmi i capelli, e appena sollevo lo sguardo scopro che si tratta della biondina.
Vorrei fosse Lele ad accarezzarmi la testa, ma anche lei è carina, quindi me la farò andare bene. Per ora.Sento gli occhi appesantirsi, e li chiudo leggermente, cadendo poi in un sonno profondo.
Il suono di un telefono che squilla mi fa aprire leggermente gli occhi, per poi tapparmi le orecchie sperando di attutire le pulsazioni che sento dall'interno della mia testa.
Sento una mano muoversi sulla mia nuca"Zoe è il tuo" mormora con voce assonnata Peia, mentre Zoe sbadiglia e risponde.
Che ci fanno loro qui?
Che ora è?
Perché la testa mi fa così male?Appena Zoe si alza dal letto, Peia fa lo stesso e mi appoggia una mano sulla fronte "Hai ancora la febbre, ma sembra scesa" mi passo una mano tra i capelli e la guardo confuso "Che ci fate voi qui? E che ora è?" Peia si siede al mio fianco e mi accarezza la guancia "Ieri siamo venute a vedere come stessi dopo quello che è successo in agenzia.Ti abbiamo trovato a letto con la febbre alta, non ricordi?" Sgrano gli occhi. Non ho la più pallida di cosa lei stia parlando.
"Fatto sta che hai cominciato a delirare" sollevo la testa nella sua direzione "Che cosa ho detto, o fatto?" Mi sorride leggermente e mi fa cenno di rimanere tranquillo "Continuavi a ripetere di volere Lele con te e non noi, e forse sei stato un po' scorbutico, ma va bene così" mi copro gli occhi con le mani "Scusami, scusami davvero. Quando ho la febbre ho la tendenza di dire o fare cose che generalmente non farei" sorride "Me ne sono accorta" sorrido leggermente anch'io, per poi portare lo sguardo sulle mie mani, mentre una domanda continua a frullarmi in testa.Dopo più di dieci minuti faccio un bel respiro e la guardo "Ma.. Lui.. cioè: lo avete chiamato davvero?" Peia mi appoggia una mano sulla spalla "Sarò sincera con te: Ci siamo rese conto che stessi delirando, e abbiamo preferito non farlo. Credevamo che non sarebbe stata una buona idea" annuisco e abbasso lo sguardo "Hai..ragione" mi stendo appoggiando la testa sul cuscino, e mi appoggio le mani sul volto "Ma non ti ho detto che stanotte é passato a vedere come tu stessi" istintivamente sorrido, ma solo per due minuti ripensando alle parole di Corinne "da questo momento siete una coppia" le lacrime minacciano di uscire, ma vedendo la presenza di Peia le trattengo e mi metto a pancia in giù, appoggiando la fronte sul cuscino.
Sentiamo qualcuno bussare alla porta, e Zoe entra in camera con una grossa ciotola di latte, ed un vassoio con su altri cibi, avvicinandosi a me "Scusami amore, non volevo svegliarti. Come va oggi?" Mi chiede passandomi il vassoio con tutto il cibo,mentre io mi porto la tazza di latte alle labbra, cominciando a sorseggiarlo "Non ricorda nulla di stanotte" le dice poi P, mentre Zoe si china su di me, lasciandomi un veloce bacio sulla guancia "Hai bisogno di una visita medica" mi dice la bionda di punto in bianco, digitando un numero.
Io sollevo le spalle le chiedo di spostarsi leggermente "Non è nulla P. Te l'ho già detto, credo" Lei annuisce portandosi il telefono tra i capelli.Dopo circa dieci minuti qualcuno suona alla porta e Zoe va ad aprire, tornando poi in camera mia con lo stesso medico che mi visitó quando ebbi la prima febbre.
Che palle!
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"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli
FanfictionCosa succede quando Tancredi, un giovane ventunenne, si pente di aver scelto la propria ragazza anziché i suoi amici?