Capitolo 17

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Verso le 4:30 Lollo è andato a dormire, mentre io sono rimasto sveglio tutta la notte, continuando a pensare a Lele e alla fase di confusione in cui sono bloccato.

Afferro il cellulare e noto che sono le 8:15, così mi lancio dal divano e comincio ad imprecare.
Corinne mi ucciderà. Cazzo.

"Dove vai così di fretta?" Mi chiede Lorenzo stropicciandosi gli occhi, mentre io mi infilo il giubbotto "Sono in tremendo ritardo. Devo andare in agenzia, ci sentiamo" esco da quella casa, e correndo mi dirigo in agenzia.

Appena arrivo noto Gian e Marta seduti su una poltrona intenti a parlare di non so cosa, ma per quanto vorrei salutarli, è già troppo tardi, così corro nel ufficio di Corinne e busso alla porta "Avanti!" Tuona, e come ha detto lei entro in quella stanza "Ti pare l'ora di arrivare?" Abbasso lo sguardo e le chiedo scusa, andando poi a sedermi di fronte a lei e quando noto la presenza di quella biondina comincio ad innervosirmi"Lei che ci fa qui?" Chiedo a Cori scocciato, mentre Peia mi ignora "Martina è qui perché voi due lavorerete insieme!"La bionda al mio fianco spalanca la bocca "Non potrei fare, qualsiasi cosa sia, con Lele?O Diego? O Gian?" Le lancio un'occhiataccia come a farle capire che nemmeno a me va bene quella situazione, ma fare tutto questo dramma non avrà alcun risultato positivo. Per nessuno dei due.

Mi volto nella direzione di Cori e con estrema calma le chiedo che genere di lavoro dobbiamo fare "Niente di troppo impegnativo Tancredi. Dovrete uscire insieme, mano nella mano" la guardo confuso "Ma tutti crederanno che c'è qualcosa tra noi due" le dico poi sbuffando, mentre un sorriso si fa strada sul suo volto "Ascoltami Tanc: Hai perso molti follower quando sei scomparso, mentre Peia è una new entry della Oneshot. Quindi qual'è il miglior modo per far crescere di follower entrambi? Ovviamente far credere a tutti che stiate insieme." Martina la guarda sbalordita mentre io sbuffo "Se non volessi farlo?" La mia manager mi guarda storta "Ricordati quello che ci siamo detti quando hai firmato il contratto" le sue parole mi ritornano in mente

"Non lo avrei mai fatto, con nessuno, ma tu ci servi.
Quindi: firma questo contratto. Ma ti avverto Tancredi: Un solo passo falso, e sarai per sempre tagliato fuori dalla Oneshot Agency"

"Cori non c'è qualcos'altro che potremmo fare?" La voce di Martina mi fa posare, nuovamente, lo sguardo nella direzione di Corinne, che nega con la testa.

Sbuffo per l'ennesima volta e mi metto in piedi "Possiamo andare adesso?" Chiedo poi alla mia manager, e non appena lei annuisce afferro la biondina per mano e la trascino fuori da quel ufficio.

La tiro con me dentro una stanza vuota e chiudo la porta alle nostre spalle "Davvero? Hai accettato senza fare storie: Che ti aspetti? Che io faccia lo stesso? No. Non mi fingerò la tua ragazza" sbuffo sonoramente e le lancio un'occhiataccia "Ascoltami: Nemmeno io voglio fingermi il ragazzo della fidanzata di uno dei miei migliori amici, ma non avrebbe senso oppormi a Corinne.Lei è il capo, ed io devo fare come dice altrimenti ciao ciao sightank"la bionda di fronte a me mi guarda e mi fulmina con lo sguardo "Stai pensando solo a te stesso. Sei un tale egoista. Del resto cosa mi aspetto da te? Hai lasciato i tuoi amici per andartene via con quella smorfiosa" sbatto una mano sul tavolo. Non tollero che mi parli così "Stammi bene a sentire: Non me ne frega un cazzo se sei la fidanzata di Lele, ma non permetterti di parlarmi in questo modo. Tu non sai un cazzo di me, ne di tutto quello che ho passato lontano dai miei amici. Quindi occupati di cose che ti riguardino e lascia stare la mia vita privata" sento un leggero dolore alla gola, e solo allora mi rendo conto di stare urlando.

Per fortuna le pareti sono insonorizzate.

"Ragazza di Lele?Ma ti sei bevuto il cervello?" Le rivolgo uno sguardo in parte confuso, in parte arrabbiato.

Possibile che abbia sentito solo quello del discorso che le ho appena fatto?

"Non guardami così: io e Lele siamo amici. Ci conosciamo da molto, e quando mi sono trasferita a Milano lui non stava troppo bene." Il suo tono è calmo e rilassato.

Chissà forse avrei dovuto farmi sentire prima.

"Che cosa aveva Lele?" Mi guarda e fa spallucce "Non è nei miei interessi parlarne con te. Sono cose sue personali. Te ne parlerà lui, se e quando lo riterrà opportuno" impreco a bassa voce.

È proprio una stronza.

"Comunque sia: io non ho voglia di stare in guerra con te per sempre. Quindi penso che dovremmo, almeno provare ad andare d'accordo" le dico poi cercando di essere il più cordiale possibile "Tra quaranta minuti devo essere a City life. Potresti accompagnarmi." Annuisco e mi sistemo la giacca, per poi uscire da quella stanza, seguito da lei.

C'è la posso fare. Devo solo fingere che sia la mia ragazza. E poi lei non sta nemmeno con Lele.

Frena. Frena. Frena.

Lei e Lele sono amici. Solo amici.
Il che significa che lui non è etero.
O almeno non per forza..

"Hey, ma che ti prende? Sembri euforico" Martina richiama la mia attenzione, mentre camminiamo lungo le strade di Milano "Emh..no. Io..Stavo solo pensando" mi scruta in viso "Alla persona che ti piace?" Mi passo una mano tra i capelli "In realtà non lo so se mi piace" improvvisamente mi sorride "Ti va di dirmi cosa provi quando la vedi?"

E adesso? Sto davvero per descrivere cosa provo quando vedo il mio migliore amico?
Cavolo tancredi non ci siamo.

"Heylà. Terra chiama Tanc" scoppia in una leggera risata, ed improvvisamente mi sento più rilassato. Tra noi non c'è più tutta quella tensione che c'era prima. Dall'esterno potremmo sembrare anche buoni amici.

"Quindi? Cosa provi?" Mi infilo una mano in tasca "Non lo so spiegare:So solo che mi incanto a guardarlo e sento degli strani dolori allo stomaco" Lei mi sorride "Beh..Credo che tu abbia una leggera cottarella"
Io ho una cotta? Per Lele?

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora