"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli

Capitolo 12

Sento una mano scorrermi lungo il viso e apro leggermente gli occhi.
Lele è seduto accanto a me e mi sta accarezzando le guance "Buongiorno" sussurro con la voce impastata dal sonno.

Lui sposta la sua mano e mi sorride "Come stai?" Provo a parlare ancora ma sento uno strano fastidio alla gola, così mimo un ok con le dita, per poi cominciare ad alzarmi.
Sento la testa pulsare, proprio come ieri sera, e istintivamente mi appoggio al cuscino
"Tancredi che ti prende? Sei pallido" mi afferra una mano e ci lascia un leggero bacio sopra.
Dovrei sentirmi così più spesso.

Sforzo un sorriso e alzo le spalle.
Qualcuno bussa alla porta, e con il permesso di Lele, Gian e Diego irrompono in camera nostra "Come stai Tanche?" Chiede il mio migliore amico, mentre Diego si avvicina a me e mi appoggia una mano sulla fronte.

Proprio come ho fatto con Lele gli faccio capire che va tutto bene, e sento Diego imprecare "Io non lo capisco se ha la febbre!" Sbuffa e dopo aver fatto sorridere Lele si scansa "Ci penso io. Tu va a prendere il termometro" Gian annuisce ed esegue gli ordini del bellissimo ragazzo che si trova difronte a me.

Con estrema delicatezza mi appoggia una mano sulla fronte ed io sussulto leggermente
"Scusami piccolino avevo dimenticato di avere le mani così fredde" se le sfrega sulla maglia per scaldarle, e contemporaneamente mi lascia un leggero bacio proprio dove pochi istanti fa aveva posizionato la sua mano destra
"Ok, adesso sono abbastanza calde" gli sorrido e quando appoggia, di nuovo, la mano sulla mia fronte chiudo gli occhi godendomi quel momento "Tanche, stai andando a fuoco" sorrido nuovamente e faccio spallucce
È solo un po' di febbre cucciolo.

"Vai a prendermi una bacinella d'acqua fredda e un panno?" Chiede a Diego, che è rimasto fermo a guardaci da quando Gian é uscito in cerca del termometro "Lè davvero? Vuoi fare le cose da Soap opera spagnola?" Io scoppio in una leggera risata, mentre Lele lo fulmina con lo sguardo "Me la prendo da solo." Sbuffa e si mette in piedi, ma prima che possa dirigersi alla porta, Diego è già uscito a prendere quello che gli ha chiesto.

Mi afferra la mano e se la porta vicino alle labbra "Ti farò stare meglio, te lo prometto" lo guardo negli occhi"È solo un po' di febbre"cerco di rassicurarlo, ma il suono della mia voce sembra inquietarlo.
È molto simile al gracidare delle rane.

"Scusate se ci ho messo così tanto, ma non riuscivo a trovarlo" Gian entra in stanza e passa il termometro a Lele, che dopo una leggera alzata di spalle lo accende e me lo passa.

Appena l'affarino emette il suo solito suono, lo passo a Lele e lo vedo sbiancare "38,7" sollevo le spalle "Ti ho già detto che va tutto bene" Gian spalanca la bocca appena mi sente parlare "Ma sei un ranocchio?" Lele si volta nelle sua direzione e lo fulmina con lo sguardo, mentre Diego rientra in camera mia con quello che pochi minuti fa gli ha chiesto il suo migliore amico.

"Dovremmo dargli delle medicine anziché provare ad imitare le levatrici degli anni 20" Lele sbuffa e si volta nella direzione di Diego "Sai? Se stessi zitto saresti di grande aiuto" gli do un leggero pizzico, come per rimproverarlo del tono antipatico che ha appena usato. Infondo Diego ha un po' ragione.

Lui mi accarezza la guancia, di nuovo, e poco dopo mi posiziona un panno freddo sul capo
"Pensi di avere qualcos'altro oltre alla febbre?" Nego con la testa, ma una leggera fitta allo stomaco mi fa contorcere dal dolore
"Forse ho un po' di mal di pancia.." Gian si posiziona accanto a me, e mi massaggia lentamente il punto che mi fa male
"Va meglio?" Io annuisco "Regá ma.." Diego mi blocca "Se ti porto il miele lo mangi? Non voglio parlare con una rana.."Sorrido leggermente, mentre Lele gli da una gomitata nelle costole "Vado a prenderlo" annuisco e lo ringrazio.

Lele bagna nuovamente il panno e lo rimette al suo posto, mentre Diego si avvicina a me con un cucchiaio colmo di miele, e contando quanto schifo mi faccia quel coso, sarà veramente tosta mangiarlo senza sboccare
"Devo per forza?" Loro scoppiano a ridere
"Puoi prenderlo, oppure ti toccherà aspettare una principessa così coraggiosa disposta a baciarti e a farti diventare un bel principe" tutti ci voltiamo nella direzione di Lele
"Che c'è? La principessa e il ranocchio è il mio cartone preferito" gli sorrido spontaneamente e gli accarezzo una guancia
"Sei così tenero Lè" ricambia il mio sorriso.

"Apri la bocca Tanche" Diego si avvicina a me con quel cucchiaio ma io mi sposto
"Non fare così ti prego. Mi fai andare nel panico. Dammi faccio io da solo" gli tolgo il cucchiaio dalle mani e me lo avvicino alla bocca. Diamine quanto puzza!
"Tappati il naso" mi dice Gian, e dopo aver seguito il suo consiglio lo ingurgito "Fa letteralmente schifo!" Dico facendo una smorfia, e gli altri tre scoppiano a ridere in coro.

"Adesso sembri un po' meno rospo di prima" sollevo il dito medio nella direzione di Diego
"Comunque prima volevo ringraziarvi. Mi state facendo da babysitter, anche se sto benissimo" Lele mi afferra una mano, mentre gli altri due mi lasciano una pacca sulle spalle "Stai peggio di come ci fai credere, lo sappiamo. Ma in ogni caso gli amici servono a questo" sorrido a Gian e gli mimo un grazie.

"Noi andiamo a preparare il pranzo" ci avvisa Diego trascinando Gian con se, e sia io che Lele annuiamo.

"Allora..Che ne pensi della principessa e il ranocchio?"mi chiede mentre io lo guardo e gli sorrido "Ma tu non eri quello che diceva che Cenerentola è da femmine?" Gli chiedo trattenendo le risate, e noto che lui fa lo stesso.

"Beh non hai risposto alla mia domanda" Gli accarezzo la guancia "Non l'ho mai visto: Com'è?" Lui spalanca la bocca "Non posso crederci! Devi vederlo è bellissimo!" Io sorrido "Potremmo vederlo adesso, se ti va" io annuisco e gli faccio cenno di avvicinarsi un po' più a me.

Si stende al mio fianco ed io appoggio la testa sul suo petto, aspettando che faccia partire il film.
"Usciremo comunque quando starò meglio" gli dico poco prima che avvìi il film, e lui mi sorride.