Capirolo 29

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"Emanuele Giaccari" la voce di Antonella rimbomba nella stanza, mentre io mi copro il viso con entrambe le mani, sommerso dall'imbarazzo "te l'avevo detto"gli sussurro poi, mentre sua madre di fronte a noi prende un bel respiro "Non ti vergogni nemmeno un po'?" Vedo Lele irrigidirsi a quelle parole "Ti sembra questo il modo di farmi sapere che sei fidanzato? Avresti dovuto chiamarmi il giorno dopo che è successo. Sono così fiera di te" spalanco la bocca, mentre Antonella si fionda su Lele abbracciandolo per poi lasciargli un bacio tra i capelli "Tu non sei arrabbiata?" Gli chiede Lele, mentre mi guarda. Ha il viso che trasuda stupore da tutti i pori, il che lo rende estremamente carino "Si ma no" guardo Antonella con sguardo confuso "Avrei preferito che me lo dicessi tu, anziché scoprirlo così, ma sono felice per te. Per voi. Siete davvero belli insieme" si volta nella mia direzione e sorride, mentre io rimango ancora stupito dalle sue parole.

Per lei non è un problema che Lele stia con un ragazzo. Ma i miei? Che ne penseranno i miei genitori? Le mie sorelle? Come farò a dirglielo?

"Tancredi, va tutto bene?" Antonella richiama la mia attenzione ed io annuisco "Pensavo solo a.." prendo un bel respiro e continuo a parlare "Come dovrei dirlo ai miei genitori?"lei mi sorride e mi stringe una guancia "Sei un ragazzo speciale Tanc, basterà che tu vada lì e gli parli di tutto questo, i tuoi ti accetteranno vedrai." Le sorrido e la ringrazio, mentre Lele mi stringe leggermente la coscia.

Dopo una bella chiacchierata la mamma di Lele si dirige in cucina, dove poco fa Lele aveva iniziato a cucinare qualcosa, e comincia a preparare delle cose per cena.

"Ti va di salire in camera mia, con me?" Annuisco e lui mi afferra le mani trascinandomi su per le scale. Una volta arrivati in camera sua chiude la porta a chiave, e insieme ci stendiamo sul letto, io con la testa sul suo torace e lui con il mento tra i miei capelli "L'ha presa bene no?" Mi chiede lui, mentre con la mano mi accarezza le spalle ed io sorrido "Credo di sì" mi lascia un dolce bacio tra i capelli "Sai: quando ha iniziato il suo discorso ho temuto il peggio. Ho pensato che magari non mi avrebbe accettato e che avrebbe deciso di non parlarmi più."sollevo la testa e lo guardo negli occhi "Tua madre ti ama e credo che non smetterebbe di farlo nemmeno se commettessi un crimine" sorride e mi abbraccia.

Rimango tra le sue braccia per qualche minuto, finché non prendo un bel respiro e mi metto seduto con le gambe incrociate. Mi sono appena reso conto di non avergli ancora parlato del film e di tutto quello che dovrò fare, così gli afferro la mano e comincio a parlare "Come ben sai, stamattina mi sono visto con Francesco, il regista." Annuisce e mi incita a continuare "Mi ha chiesto di vederci per avvisarmi che il film sarà disponibile già dal mese prossimo, mentre la prossima settima tu ed io sfileremo insieme sul Red Carpet" spalanca la bocca e mi guarda sbalordito "tu e io faremo cosa?" mi avvicino a lui per baciarlo, ma qualcuno bussa alla porta, così Lele è costretto ad alzarsi per aprire.

"Ciao Lele!" Urla la piccola Giorgia rimanendo sulla soglia della porta. Subito si china alla sua altezza e la abbraccia, lasciandole anche dei baci per tutto il viso, e così dopo svariate coccole iniziamo a giocare tutti e tre insieme con degli animaletti.

"La cena è pronta" sentiamo le urla di Antonella arrivare direttamente dal piano di sotto, e dopo aver riposato i giochi di Giorgia scendiamo tutti e tre insieme, tenendoci per mano.
Ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare, finché non sento una mano appoggiarsi sulla mia coscia. Ovviamente è Lele che cerca di richiamare la mia attenzione, senza parlare.

Appena finiamo di cenare Giorgia e Lele si siedono sul tappeto in salotto a guardare i cartoni, mentre io e Antonella laviamo i piatti insieme "Tancredi ti posso chiedere una cosa?" Mi volto nella sua direzione e annuisco "Certo Antonella dimmi pure" infila un piatto sotto il getto dell'acqua e mentre lo insapona parla "Cosa provi per Lele?" A quella domanda impallidisco "Tempo fa mi posi la stessa domanda e arrivai alla conclusione che la nostra non era solo amicizia. Lele mi fa provare cose nuove, che nessuna ragazza era mai riuscita a farmi sentire. Lui ha qualcosa, di a me sconosciuto, che però lo rende speciale e per me Lele è questo: Speciale" vedo che continua a fissarmi, ma il suo sguardo da incuriosito si addolcisce incredibilmente "Queste sono parole dette da un innamorato" sbianco incredibilmente. Pensavo che fosse tutto dentro la mia testa, e invece scopro che ho appena detto tutto a voce alta. Vorrei sotterrarmi.

"io ti chiedo solo di stargli vicino e di non farlo sofferire mai. Il mio Lele è debole, tanto debole" mi avvicino a lei e la guardo negli occhi "Credimi Antonella, vederlo soffrire mi distruggerebbe in mille pezzi" mi sorride e mi accarezza il viso "Lo affido a te allora" annuisco e ricambio il suo sorriso, mentre lei allarga le braccia e mi attira in un abbraccio "Nonna, Lele dice che devo andare a dormire, ma io non voglio" ci dice Giorgia entrando in cucina, seguita da Lele che appena ci vede sfoggia un sorriso che va da una guancia all'altra, mentre Antonella si stacca dal nostro abbraccio per poi avvicinarsi alla piccola ed inginocchiarsi al suo fianco "Lele ha ragione piccola. Adesso è ora di dormire, la mamma sta per tornare dal lavoro e sai che si arrabbia se ti trova sveglia" Giorgia sbuffa, così mi avvicino a lei "Dai Gió, non vorrai fare arrabbiare la tua mamma" le dico mentre lei mi sorride e mi stringe la mano "Vado a letto solo se voi venite con me e mi rimboccate le coperte" senza aspettare una risposta da Lele la prendo in braccio e mi avvicino alle scale, sussultando leggermente appena una mano mi sfiora il fianco, ma quando stringe leggermente la presa riconosco la mano di Lele e insieme ci dirigiamo fino alla cameretta della bambina, dove una volta dentro, la stendo sul letto "Adesso puoi dormire" le dice Lele, mentre le lascia un bacio in fronte ma lei nega con la testa "Voglio un bacio anche da te" dice guardando nella mia direzione, ed io quasi sorpreso mi chino sul suo capo, per poi lasciarle un leggero bacio.

Dopo averla salutata scendiamo le scale e ci dirigiamo in cucina "Le io torno in hotel, ci vediamo domani?" Mi afferra le guance e sfrega il suo naso contro il mio "Io vengo con te" nego con la testa "Non se ne parla. Devi stare con tua madre" avvicina le sue labbra alle mie "Torno qui domattina, ora andiamo" mi rendo conto di avere il fiato accorciato, così mi limito ad annuire, e dopo aver salutato anche Antonella ci stringiamo mano nella mano e torniamo in hotel.

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora