Capitolo 35

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Arrivo a casa di Thomas e trovando la porta aperta entro dentro.
Subito mi vengono incontro Sofia e Ilaria "Come va bello?" Mi chiede la prima, mentre la seconda mi porge un drink "Va tutto bene. Dove sta Lele?" Entrambe si guardano e sorridono "Finalmente si è deciso a trovarsi una pischella" mi spiega la più bassa delle due,  mentre io stringo i pugni e fingo un sorriso "Ah si? E dove sta?" Chiedo di nuovo, con i denti stretti.

Sofia si volta e mi mostra un punto preciso infondo alla stanza.
Subito lo vedo: ha le mani appoggiate sui fianchi di una ragazza castana, mentre lentamente si struscia su di lei, bevo leggermente un sorso dal bicchiere che mi ha passato Ila e saluto entrambe le ragazze, dirigendomi nella sua direzione.
Appena siamo occhi contro occhi, allontana leggermente la mora "Ciao tancredi!" Mi urla quest'ultima, mentre io stringo ancora i pugni "Ciao Aurora. Potresti lasciarmi un attimo da solo con Lele?" Lei annuisce e subito si allontana.

Prendo un bel respiro e mi avvicino a lui, facendo toccare i nostri nasi "Che cazzo era quello che stavate facendo?" Fa spallucce "Stavamo ballando. C'è qualche problema?" Mi stacco da lui e lo guardo male "Lo sai benissimo Emanuele" solleva le spalle "Cosa so? Ah si, giusto. So che ti vergogni di me. E sai cos'altro so?" Lo guardo aspettando che continui "So che tu e io non stiamo insieme" a quelle parole il battito del mio cuore rallenta "Quindi posso fare quello che mi pare Tancredi" mi spinge leggermente e mi supera, avvicinandosi di nuovo ad Aurora, afferrandola per i fianchi.

Devo fare qualcosa. Non posso stare qui, fermo a guardare questo spettacolo penoso "Ao bella" sussulto e mi volto nella direzione di Thomas, che mi ha appena appoggiato una mano sulla spalla "Va tutto bene?"nego con la testa, e un'idea geniale si fa spazio in me "Ho bisogno del tuo aiuto" il mio amico mi guarda confuso "Per fare cosa?" Sorrido e mi passo una mano tra i capelli "Devo infastidire un po' una persona" Thomas continua a guardarmi aspettando che gli spieghi il mio piano "Che dovrei fare quindi?" Ed ecco un sorrisino bastardo comparire sul mio viso "Abbracciami. Balliamo insieme. Come se ci stessi provando con me" lui annuisce e senza farselo ripetere due volte mi appoggia le mani sui fianchi, mentre io infilo la testa nell'incavo del suo collo. Per mia fortuna parte un lento, così io e Thomas cominciamo a muoverci lentamente.

Sollevo la testa e mi trovo di fronte Lele, con uno sguardo alquanto incazzato.
Ci sono riuscito.

Trattengo un sorriso continuando a ballare con il mio amico "Come sta andando?" Mi chiede quest'ultimo, ed io sollevo lo sguardo nella sua direzione "Credo di esserci riuscito"gli dico con tono felice. Un tono che però sparisce, non appena sollevo nuovamente lo sguardo nella sua direzione, e lo trovo con le labbra strette a quelle di Aurora.
Subito mi allontano da Thomas ed esco correndo da quella casa, accasciandomi a terra solo pochi isolati distanti.

Resto li, sul prato,freddo e bagnato di una vecchia Villa abbandonata mentre quelle immagini continuano a fare il giro della mia mente.

L'ha baciata. Lele ha baciato una ragazza davanti a me, come se non ci fosse mai stato nulla tra di noi.
Che ne è stato di tutte le belle parole?
Che ne è stato di tutte le notti passate a fare l'amore?
Che ne è stato di tutte la promesse?
Ha distrutto tutto, soprattutto il mio cuore che è in mille pezzi. Non ho mai provato un dolore simile. Mai.

Sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla e sussulto "Finalmente ti ho trovato" mi volto nella direzione di Cecia, e senza dire nulla mi fiondo tra le sue braccia.
Se c'è qualcuno che mi conosce bene è proprio lei. Siamo amici da quando andavamo alle elementari, e già da allora stavamo sempre insieme.
Mi accarezza i capelli sedendosi anche lei sul prato, di quella casa abbandonata "Va tutto bene Tancredi. Se hai bisogno di sfogarti, o di piangere, puoi farlo pure" nego con la testa e torno ad avvolgere le mie mani intorno ai suoi fianchi, appoggiando la testa sulla sua spalla "Ho solo bisogno di un abbraccio Cecia" mi stringe forte tra le sue braccia, e continua ad accarezzarmi lentamente i capelli.

"È mezzanotte Tanc. Che ne pensi di venire a casa mia?" Mi chiede aiutandomi a mettermi in piedi, ed io abbasso lo sguardo "E tua madre?" Lei sorride leggermente e mi afferra per mano "Mia madre ti conosce da quando avevi sei anni, e poi: tu non stai con Lele?" A quelle parole rabbrividisco "N-oi non stiamo insieme, è... complicato" mi sussurra di stare tranquillo, e piano piano ci dirigiamo verso casa sua.

Nonostante la tarda ora sua madre ci accoglie alla porta, e non appena il divano letto è pronto mi passa dei vestiti del fratello di Cecia, che in questo momento si trova a Barcellona per studiare ingegneria o qualcosa di simile.
Appena mi stendo su quella specie di letto, riprendo a vedere quelle immagini e sento gli occhi pizzicare leggermente.
Perché sto provando questa brutta sensazione?
Cos'è questo sapore amaro in bocca?
Perchè più ci penso, più mi sento debole?

"Tanc" mi richiama Cecilia, sedendosi accanto a me "Ti va di vedere una serie insieme? Magari ti distrai" annuisco, forzando un sorriso, e appena lei afferra il Pc le faccio spazio permettendole di stendersi.

Cecilia ha deciso di vedere Skam italia, e nonostante io non abbia idea di cosa sia mi sembra abbastanza interessante.
Siamo arrivati alla quarta puntata della seconda stagione, e quel ragazzo che mi sembra si chiami Martino si trova insieme e Niccolò in una piscina comunale, in piena notte.
Vedere quelle immagini mi fa ricordare me e Lele all'asilo.

Proprio come Martino, Lele non smetteva di avere paura, e proprio come Niccolò ha fatto con Martino, io l'ho trascinato con me su quel castello e gli ho fatto ammirare le stelle.

Sento una lacrima rigarmi leggermente il viso, e stando attento a non farmi vedere da Cecia la asciugo.

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora