Non ha più fiato come la canzone finisce, ci guardiamo entrambi continuando a ridere rendendoci conto che, in mezzo ad un mucchio di ragazzini, siamo apparsi alquanto ridicoli ma mi è piaciuto.
Come ci voltiamo però mi ritrovo davanti lo sguardo incredulo di Erik con due caffè in mano, mentre sorride incredulo e così anche Pietro.<<Charles che balla? Ma in che mondo sono finito?>> si chiede Erik strappandomi un sorriso, scendo dalla pedana picchiettandogli la spalla, mentre mi porge il mio caffè fumante.
<<Posso ancora sorprenderti amico mio... provate anche voi due>> li sprona Charles, i due si guardano imbarazzati ma Pietro alza le mani <<Oh sto bene lo stesso, vero papino?>> se la ride da solo andandosene, mentre vedo le guance di Erik diventare rosse come il fuoco.
<<Papino?>> chiedo lanciando uno sguardo a Pietro che ha raggiunto gli altri <<Gli ho chiesto di non chiamarmi così...>> sussurra imbarazzato.
<<Ho la sensazione che se gli dici di non fare qualcosa, lui la fa apposta>> commento sicura <<Questo l'ho capito... comunque è andata meglio di quanto pensassi anche se... non riesce proprio a stare zitto>> il commento ci fa ridere tutti ma Pietro è simpatico nel suo essere logorroico.
<<Ti ci abituerai>> commento picchiettandogli nuovamente la spalla per poi allontanarmi, comincio a fare un giro nella grande sala, è incredibile che formi un labirinto ma vorrei vincere ancora qualcosa.
Mi fermo davanti ad un gioco di guerra, prendo in mano il fucile soppesandolo tra le mani, non mi ricorda esattamente la guerra dato che le armi erano diverse all'epoca ma non lo trovo proprio un gioco... costruttivo.
<<Sai sparare?>>
Mi volto e come sempre Charles mi è alle calcagna, cosa che sto cominciando ad apprezzare.
<<A dire il vero si, vuoi provare?>> gli chiedo, indicando l'altro fucile. Questo alza le spalle con fare noncurante e lo prende in mano, inserendo due gettoni.
<<Guarda che la sconfitta brucia>> lo avverto con un sorriso ma sembra amare le sfide, per questo lo vedo tutto impegnato mentre dobbiamo colpire degli agenti segreti credo. Continuo a sparare usando una mira quasi perfetta, è decisamente diverso farlo nella realtà.
<<Andiamo... mi hai fatto perdere tu?>> mi chiede quando perde tutte le vite, mi metto a ridere scuotendo la testa <<Oh no sei solo tu che sei scarso, ma ti avevo avvertito>> commento.
<<Prova questo allora>> afferrandomi la mano mi trascina verso ad un macchinario, Pac Man, non ho mai giocato a questo e sinceramente non mi ispira molto, ma lo lascio fare. Mi posiziona davanti a questo e si porta dietro di me, allungandosi per mettere il gettone.
Cerco di vincere mentre tento di mangiare non so cosa, ma sinceramente non è così facile come sempre, dopo un po' che perdo Charles decide di prendere il controllo ma in un modo diverso.
Da dietro mi afferra le mani facendomi irrigidire di colpo, mi chiedo se gli piaccia scegliere questi momenti poco opportuni.
Gli sento il respiro sul collo mentre mi spiega come fare, e quando mi volto di poco, lo vedo fissarmi. Siamo troppo vicini... troppo...<<Si... bello...>> commento quando la partita finisce, voltandomi me lo ritrovo ancora davanti, quasi vicino come prima.
<<Dimmi a cosa stai pensando>> mi dice ad un certo punto, dopo qualche secondo di silenzio mentre mi guarda tutto serio. Cerco di non mostrargli quando cerco di mandar giù il groppo soffocante, mentre vedo da lontano Logan guardarci con un sopracciglio inarcato, sbuffando divertito. Mannaggia a lui.
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X-men- The mirror //C. Xavier//
FanfictionRevisionata (Solo l'inizio racchiude tutto ciò che accade in x-men apocalypse, alcune cose nel seguito andranno contro la logica degli altri film) Sono passati duemila anni, la mia vita ha preso svolte spiacevoli e meno, ma comunque, ho sempre credu...