L'odio ferisce e combatte il dolore

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Hank e Raven sono arrivati subito dopo, hanno deciso di darmi corda cercando una lingua che corrispondesse a quella del biglietto, ma sinceramente, non sono nemmeno io convinta che possa servire. Credo abbia ragione Charles alla fine, anche se il fatto che la voce di quel misterioso individuo non sembrava spezzata nel dirlo, che ne so io che non è un messaggio in codice?

Prendo un libro a caso per l'ennesima volta, si lo ammetto, in realtà non sto cercando un libro di lingue, o meglio lo stavo facendo, solo che è facile perdersi tra i libri qui e continuo a leggere le trame di questi.

Non vedo decisamente l'ora di poter entrare in tutte le altre tre menti di quei poveri ragazzi, anche perché la prima ragazza aveva ricordi corti e sfarfallanti, mentre l'ultimo, ho visto anche ciò che era successo prima che venisse attaccato.

Giro tra i vari scaffali con un libro in mano, emana un intenso profumo di pagine antiche ed è una cosa che adoro, ho sempre amato leggere e ho appena trovato cosa fare ogni volta che mi annoierò qui dentro.

Ad un certo punto alzo lo sguardo quando mi scontro con un tavolo, dove due ragazzi alzano lo sguardo sorpresi, cercando di non mostrare il fatto che io abbia appena fatto una figuraccia, incrocio lo sguardo di Charles. Questo ha un sorrisetto anche troppo strano ed ambiguo, per questo quando mi dice...

<<Eyra? Vieni un attimo a guardare questo...>> mi fa cenno indicando la corsia nascosta dagli occhi altrui, capisco subito cosa intende e chiudo il libro di scatto, cercando di mantenere un aspetto professionale. A grandi passi lo raggiungo quando sparisce dietro al muro di legno e, non faccio nemmeno in tempo a controllare che nessuno stia guardando, che la sua mano agguanta la mia.

Mi ritrovo placcata contro gli scaffali mentre mi si avventa con foga sulle labbra, il calore mi esplode come una mina calpestata e subito ricambio, infilandogli le dita tra i lunghi e setosi capelli. Anche se gli uomini con i capelli lunghi non sono i miei preferiti, l'ho visto in ricordi dove ce li aveva corti e direi che lo preferisco così. Non oso immaginarlo da pelato...

Le sue mani scorrono lungo i miei fianchi e, quando passa sul collo, devo trattenermi mordendomi il labbro per non far uscire suoni che possano attirare l'attenzione. Quando torna sui miei occhi sembra davvero soddisfatto di cosa mi fa provare, e devo dire che questa passione degli uomini di oggi mi piace parecchio. Gli mordo il labbro inferiore finché non lo sento gemere per il dolore, poi decido di allentare la presa.

<<Forse dovremmo continuare con le ricerche...>> dice ad un tratto bloccandosi senza fiato <<Si forse hai ragione>> sussurro, rimaniamo a fissarci per qualche altro secondo poi, come se avesse davvero letto i miei pensieri, riprende a baciarmi senza molto tatto.

Sarà il brivido di farlo di nascosto ma fatico a contenermi, anche se effettivamente non c'è proprio il motivo di tenerci nascosti ma...

<<Profess... >>

Ci voltiamo di scatto entrambi con il fiato corto e gli occhi spalancati, Pietro ci guarda con un sorrisetto ammiccante indicandoci incredulo.

<<Pietro smamma... ora...>> gli dice Charles, nemmeno con un tono minaccioso, ma abbastanza serio da farlo andare via, solo che anche se è molto veloce se ne va lentamente, camminando all'indietro come per godersi ancora la scena. Non ci posso credere... ho le guance che vanno a fuoco...

Quando Charles mi riguarda non riesco a trattenermi dal fare una risata, cosa che lo contagia mentre appoggia la testa contro il mio petto incredulo che sia successo davvero.

Mi afferra la mano di scatto e, come voltiamo l'angolo, me la molla di scatto prendendo il primo libro che trova, con nonchalance ricomincia a camminare per il corridoio ed io faccio la stessa cosa. Solo che poi Hank, dato che Charles ha detto davanti a tutti che doveva mostrarmi una cosa, questo si avvicina a lui.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora