Senza memoria i ricordi non contano

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Mi sento... come definirlo, strana? Diversa? Non ricordo assolutamente nulla e mi sono ritrovata ad uccidere colui che mi aveva uccisa a sua volta, di questo ne sono sicura, ma la cosa che più mi ha sconvolta è scoprire che ho una sorta di "famiglia" di cui non mi ricordo. Una scuola di mutanti? E' questo che sono anche io? So di avere dei poteri, fa parte di me è come sapere se si ha una gamba o meno, solo che non li conosco bene a pieno. 

La prima cosa strana che ho visto è stata il ragazzino dalla pelle blu che, come non so, ci ha tele-trasportati qui, mi appare subito davanti un grande giardino dove, al suo centro, vi è una villa vittoriana alta un po' di metri e piena di finestre, ci sono alberi, un lago, non piove più ed un sacco di ragazzini se ne vanno in giro. 

Sono ammaliata, senza nemmeno averla vista dall'interno la trovo un posto magnifico, sembra davvero una scuola per mutanti, chissà, magari potrò imparare qualcosa anche io, a meno che non riescano davvero a farmi recuperare la memoria.

<<Ti piace?>> mi chiede Charles <<Sì... è un bel posticino>> commento alzando le spalle <<Frena l'entusiasmo ragazzina eh?>> ironizza l'uomo alto con gli artigli <<Non mi piace quando mi chiami ragazzina>> ringhio leggermente, ma senza spaventarlo, anzi. Erik ci supera scuotendo la testa, voltandosi poi per farmi un sorriso.

<<Contento che certe cose non cambiano, andiamo>> mi fa cenno ed io lo seguo con gli altri dietro, come passiamo tutti gli sguardi dei ragazzi presenti si puntano verso di noi, odio essere fissata a quanto pare ma mi convinco che sia normale che lo facciano, magari mi conoscono anche loro...

<<Sei tornata! Com'è...>> mi volto di scatto come vedo un ragazzo dai lunghi capelli, grigi si, correre velocemente verso di noi ma, prima che possa avvicinarsi troppo e già sento i nervi irrigidirmi per difesa, il braccio di Hank si allunga fermandolo, rendendolo confuso.

<<Diciamo che ha qualche problemino...>> gli sussurra il ragazzo con gli occhiali <<In che senso problema?>> chiede il ragazzo dai capelli grigi <<Ti spiegheremo tutto più tardi, ora dobbiamo entrare>> conclude Charles facendomi cenno, il ragazzo rimane a fissarci finché non spariamo e a lui si uniscono anche quello blu e quello con gli occhiali, che subito cominciano a parlargli, probabilmente gli spiegheranno cos'è successo.

<<Chi è lui?>> chiedo riferendomi all'intruso <<Mio figlio, si chiama Pietro ed è veloce, sai sei stata tu a farci avvicinare ma questa è una storia che ti racconterò in seguito...>> mi spiega Erik brevemente, continuando a sorridere, devo ammettere che sia lui che Charles sono molto affascinanti. 

<<Cerchiamo di non bombardarla con troppe informazioni>> consiglia quest'ultimo sorridendomi <<Non c'è problema, voglio sapere>> lo correggo <<Ogni cosa a suo tempo, andiamo da Raven, ci sta aspettando>> conclude Hank aprendomi la porta d'ingresso.

Mi ritrovo in un immenso atrio con delle scale davanti a noi, mi piace questo posto ha un'aria...antica. Non faccio in tempo a guardarmi un po' attorno che, una ragazza anch'essa dalla pelle blu ed i capelli arancioni ci viene in contro, rimango un po' distante, non capisco come facciano ad avere un colorito simile della pelle. Hank è passato da bestia blu e pelosa ad un ragazzo alto e magro, ma lei e Kurt sembrano rimanere così.

<<State tutti bene?>> chiede subito preoccupata <<Sì, ma non proprio tutti...>> Charles si scosta mostrandomi <<Perché? Che è successo?>> chiede Raven direttamente a me, è incredibile che le piaccia il nome "corvo".

<<Non ricordo nulla>> dico semplicemente con un'alzata di spalle, come se fosse una cosa da poco, facendole spalancare gli occhi mentre lancia sguardi a tutti <<Davvero? E come sarebbe successo?>> chiede continuando a controllare che nessuno sia ferito.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora