E' mattina presto, credo, la pioggia cade abbastanza forte da scrosciare rumorosamente contro la finestra, mi piace come atmosfera, ma con i ricordi della sera prima non fa altro che appesantire le mie emozioni.
Mi alzo lentamente passandomi una mano tra i capelli, spalanco la finestra per constatare bene la situazione, ma ciò che ottengo è solo una folata di vento che mi bagna il viso... beh almeno mi sono svegliata ora.
Di affrontare Erik? Non ne ho la minima voglia... risolvere facendo il primo passo? Non c'è dubbio quindi adotterò la tattica più utile ed infantile: ignorarlo.
Scendo di sotto lentamente trascinando i piedi, la prima cosa che noto è Logan stravaccato sul divano con ancora la bottiglia di birra tra le dita, a volte mi ricorda proprio un camionista.
Esco fuori passandomi le mani sulle braccia, la cupola invisibile sopra la mia testa mi ripara dalla pioggia, cade così forte che tutto ciò che mi circonda sono alberi ed una vasta distesa di fango scuro e melmoso, anche un tuono mi fa sobbalzare, alzo la testa e subito ne segue il lampo che abbaglia il cielo da quanto è scuro.
Torno in casa assicurandomi che tutte le foreste siano chiuse, non vorrei che si allagasse da qualche parte, questa proprio mi mancherebbe.
<<Ma che ore sono?>>
Mi volto al mugugno di Logan che si stropiccia gli occhi lanciandomi uno sguardo assonnato <<Le dieci, scusa se ti ho svegliato... sta diluviando, è proprio cambiato il tempo>> cerco di ironizzare ma questo è in netto contrasto con il tono di voce piatto, mentre lancio uno sguardo alla finestra.
Logan si alza dopo uno sbuffo, passandosi una mano tra i suoi capelli strani per poi voltarsi <<Che è successo oggi? Di chi è il gatto che è morto?>> mi chiede, scuoto la testa facendogli un piccolo sorriso.
<<Uff... se ti becca la calamita a fumare...>> commenta lamentandosi come mi accendo una sigaretta <<Ah, tanto ormai... sinceramente mi importerebbe poco>> mi lascio sfuggire con un sorriso amaro.
<<Devo picchiarlo?>> mi chiede alzandosi, sovrastandomi con la sua altezza quando si avvicina <<Oh no, non ti preoccupare... uff... manca poco, secondo te verrà di notte?>> gli chiedo cambiando completamente l'argomento.
<<E' possibile, gli piacerà fare i suoi giochetti e la notte crea atmosfera>> commenta, ma soprattutto gli permetterà di fare un ingresso teatrale <<Devo prepararmi al peggio quindi... qualche ultimo consiglio?>> gli chiedo serrando i pugni con fare nervoso.
<<Non lasciare che ti tocchi, ti prenda alle spalle o altro di simile, ma soprattutto: se non ce la fai... lo so che è una cosa codarda ma... scappa>>
Osservo i suoi occhi scuri per qualche altro secondo, si forse ha ragione, mi importerebbe poco di apparire codarda davanti a quel tizio, quindi in caso estremo scapperò ma...
<<Se la prenderebbe con la scuola... è ovvio... L-Logan...>> balbetto.
Sono appena arrivata ad una rivelazione a cui non avevo mai pensato, e anche solo a pensare che possa essere corretta mi fa venire i brividi. Solo la mano sul mio braccio mi fa risvegliare dal momentaneo stato di trans.
<<Logan... e se questo prendesse l'energia per ampliare il proprio potere, e se poi prendesse il mio voi... no... ascoltami bene>> gli dico afferrandolo per le braccia, diventando seria tutto d'un colpo, cosa che lo preoccupa visibilmente e già comincia a scuotere la testa.
<<Non deve farlo, mi hai capito? Dovrai farmi fuori prima... posso fermare il mio processo di guarigione, e tu devi farmi fuori prima che prenda la mia energia o peggio, i miei poteri...>> allungo una mano verso di lui, facendomi apparire sul palmo una pistola, so che è la soluzione peggiore che io possa prendere ma è anche quella che potrebbe salvarci tutti.
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X-men- The mirror //C. Xavier//
FanfictionRevisionata (Solo l'inizio racchiude tutto ciò che accade in x-men apocalypse, alcune cose nel seguito andranno contro la logica degli altri film) Sono passati duemila anni, la mia vita ha preso svolte spiacevoli e meno, ma comunque, ho sempre credu...