I ricordi sanno essere mortali...

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Oggi è stato pazzesco, combattere per sopravvivere è una cosa ma farlo per gioco è... davvero intenso, mi è piaciuto davvero vedere quei ragazzi che mettevano insieme le forze per combattere, come una squadra.

L'acqua mi scorre sul viso togliendomi il sudore accumulato nel combattimento, non sono ancora riuscita a parlare con Charles e spero che Moira se ne vada presto, non me la sento proprio di parlargli finché lei è qui, ancora sono gelosa. Apro gli occhi quando mi rendo conto di provare davvero questo sentimento, era da tempo che non mi sentivo così anche se è un'emozione non molto piacevole.

Esco dalla doccia tamponandomi i lunghi capelli neri, poi vedo la maglietta di Charles sul letto, forse portandogliela posso anche attaccare bottone, insomma Eyra, hai quasi duemila anni e non hai il coraggio di tenere un discorso?

Scendo di sotto con l'intento di cenare, non ho mangiato per tutto il giorno e ho lo stomaco che fra poco si digerirà da solo, ma come apro la porta, mi ritrovo davanti Logan. Inarco un sopracciglio notando la stretta canottiera bianca che fa risaltare la massa muscolare.

<<Ancora preoccupato?>> ironizzo riferendomi alla visita di ieri sera <<Non proprio, hai intenzione di scendere?>> mi chiede, esco costringendolo a scostarsi per dargli una risposta, richiudendo la porta dietro di me.

<<Allora, ti sei ripreso?>> gli chiedo ironica mentre scendiamo di sotto <<Pff, mi aspettavo di vedere di meglio>> sbuffa con un sorriso ironico <<Ma davvero? Non miravo a farvi del male, forse è per questo>> concludo difendendomi. Logan mi lancia uno sguardo con un sopracciglio inarcato e scuote la testa.

<<Ora capisco perché piaci tanto al professore>> la frase per poco non mi fa soffocare con la mia stessa saliva <<Ovvero?>> chiedo curiosa <<Beh, sei testarda ma al contrario di Erik in modo positivo, oltre al fatto che non può entrarti nella testa... lo fai sudare e ammettiamocelo, a nessuno piace giocare facile>> conclude, mi piace come risposta ma non capisco la natura della sua risata, giungiamo davanti alla cucina dalla porta chiusa e mi fermo accigliata.

<<Che c'è?>> chiedo sospirando <<Beh, non hai negato>> conclude entrando, mi rendo conto che quando mi ha detto il perché piaccio a Charles, non ho negato il fatto a differenza delle altre volte.

Con un sorrisetto da sconfitta entro anche io ma, con mio sonno, incredibile, enorme piacere Moira è ancora con noi a quanto pare.

<<Oh, mangi con noi!>> esclama Hank sorpreso, prendo posto tra Erik e Logan, mentre davanti ho la stronzetta, Raven e Charles <<Sì e sto morendo di fame>> cerco di ignorare lo sguardo del professore solo per non mostrare il mio essere infastidita. Sì, dobbiamo proprio fare un discorsetto.

Hank si alza subito e prende un piatto anche per me, riempiendolo con del risotto per poi porgermelo, cominciamo a mangiare e non so perché, ma credo sia per il disagio palpabile che nessuno mi abbia chiesto di far apparire altro da mangiare.

<<È buono>> commenta Raven rivolgendosi a Charles <<Per lo meno hai cambiato menù>> controbatte Hank togliendo un sorrisetto dal professore <<Smettetela di lamentarvi, la prossima volta cucinate voi>> commenta Charles senza alzare gli occhi dal piatto.

Quando alzo i miei invece incrocio quelli di Moira, mi fissa come se studiasse uno dei suoi interrogati, sempre se interroga davvero qualcuno, non ho idea di cosa faccia un agente della CIA.

-Quindi non sono l'unico infastidito dalla sua presenza-

Sento dire da Erik, me la rido sotto i baffi mentre il diretto interessato si becca uno sguardo di rimprovero da Charles e, quando alzo le barriere nella mente di Erik, questo sposta lo sguardo su di me.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora