Shards of glass

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La teneva stretta in una morsa così stretta da impedirle di reagire, dimenava le gambe alla ricerca di un appoggio mentre soffocava.
Lui guardava i loro volti con un ghigno semi nascosto dal cappuccio, vide la paura mentre avvolgeva se stesso ed Eyra nella sfera protettiva, giusto in tempo prima che Magneto cercò di colpire ancora insieme a Scott.
Nessuno poteva crederci ed il professore avvertiva una paura primordiale, tutta la gioia era finita ed ora nessuno sapeva come sarebbe andata a finire. Ma lui non poteva perderla, per questo tentò invano di entrargli nella mente.

<<Davvero pensavate che un po' di terra mi uccidesse?>> chiese l'uomo vestito aumentando la presa sull'esile collo della ragazza, che con i suoi poteri, cercava in tutti i modi di liberarsi afferrandolo per il polso.

<<Lasciala andare!>> gridò Charles, non riusciva nemmeno a sfiorarla quella mente, una cosa che non gli era mai capitata.

<<Solo quando avrò finito...>> sussurrò in risposta Somnum, avvolto dalla sfera che continuava ad essere colpita.

L'uomo la fissò negli occhi, azzurri e spaventati mentre guizzavano da tutte le parti, Eyra sapeva che quella era la fine, non riusciva nemmeno a liberarsi di un millimetro, per quello si lasciò sfuggire una lacrima solitaria accettando quasi la fine.

Come poteva non ricordare quelle emozioni? Cominciò a vedere la luce gialla pulsare furiosamente quando le sue energie cominciarono a scemare, il cuore le batteva forte, sudori freddi, respiro affannato, tremolii ed una quantità di adrenalina tale da farla soffocare.

<<Ti prego smettila!>> Somnum si voltò di poco verso Charles che assisteva alla scena con gli occhi rossi, mentre cercava di avvicinarsi ma veniva tenuto fermo dalla bestia blu, che sapeva era meglio non farlo.

Somnum invece avvertiva quel potere fluirgli dentro se, quella quantità di energia tale da farlo vivere per decenni e decenni, magari nutrendosi di pochi e deboli mutanti.
La pelle di Eyra cominciava a farsi sempre più pallida, l'uomo chiuse gli occhi inebriato dalla sensazione mentre tutti attorno a lui lo combattevano, e quando li riaprì, osservò quelli della ragazza che si stavano facendo bianchi.

<<Non temere la tua morte non sarà vana>> le sussurrò mentre aspirava la sua energia, i movimenti di ribellione di Eyra si facevano sempre più deboli, delle venature grigiastre le percorrevano il collo e mancava poco prima che raggiungessero il cuore facendolo fermare.

<<T-ti... prego...>> sussurrò lei con voce soffocata, mentre smetteva di dimenare le gambe sentendo che mancava poco, vivere il tutto in seconda persona non era minimamente comparabile al farlo in prima, il corpo reagiva capendo che stava morendo, poi l'adrenalina scendeva e tutto cominciava a fermarsi lentamente e dolorosamente.

<<Addio...>> e dopo quel sussurro di Somnum, gli occhi della ragazza si fecero totalmente bianchi e finalmente smise di muoversi, sentiva così tanta energia da spazzar via tutti i presenti, era una forza mai sentita a parer suo, come se sapesse di avere tutto in pugno. 
Gli bastò ampliare la sfera di poco per scaraventare al suolo tutti quanti, senza nemmeno toccarli, emanava così tanto potere da poterlo sentire anche da lontano.

Tutto si era taciuto mentre dolevano a terra, con il fiato corto per la paura, e Somnum lanciò a terra Eyra solo quando Charles si tirò a sedere, per vederla bene. Vide il corpo della persona amata ricadere a terra di peso, inerme e con un colorito fuori dal normale. Sentì come se il suo cuore si fosse rifermato, poi ripartito per forza d'inerzia e poi si fosse fermato di nuovo, avvertiva dolore, un dolore che non aveva mai provato.

Erik, d'altro canto, era uno che reagiva diversamente davanti al dolore, per questo stupidamente ed impavidamente si rialzò di scatto, con un ringhio che gli grattò quasi dolorosamente la nuca mentre allungava le mani davanti a se, cercando di colpire ancora. Non poteva credere che anche Eyra se n'era andata, gli era bastata la sua famiglia.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora