E'... sbagliato Erik...

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L'aria tetra e lugubre nuovamente ci avvolge, questo posto per quanto fosse stato amato una volta, appare come se l'amore non dovrebbe starci, come se anche essendoci ci stesse stretta. Non so se, con occhi diversi non sapendo che qui ci è morto qualcuno di caro, avrei comunque apprezzato il posto, avvolto dalla fitta foresta oscurata dal sole e con la casa in legno che si erige al centro di questa. 

Come arriviamo vedo Logan guardarsi attorno con fare guardingo, non credo che il nostro mr. Mistero si presenti prima, quindi non mi preoccupo più di tanto, preferisco avvolgermi nell'alone di malinconia che continuo a provare. Ho chiarito le cose con Charles e questo quasi mi appesantisce il tutto, perché nella mia stupidità di non aver chiarito le cose prima, ora mi sento più in colpa che mai e già mi manca. 

<<Entriamo forza, c'è una camera degli ospiti ma qualcuno dovrà dormire sul divano, vi avverto>> ci informa Erik cominciando a camminare, lancio subito uno sguardo a Logan e credo che non dica nulla solo perché nota il mio stato d'animo, altrimenti ci saremmo trovati invischiati in una lotta per aggiudicarci il posto letto.

Come l'avevo vista l'ultima volta, la casa è ancora avvolta da uno strato di polvere che mi fa pizzicare il naso, fortunatamente sembra che Erik voglia adoperarsi subito per sistemare la cosa, anche se si limita a rendere l'ambiente più accogliente. 

<<Bel posticino... questa era casa tua?>> chiede Logan con le mani sui fianchi, fermo sulla soglia per guardarsi attorno <<Sì e cerca di non... graffiare nulla micetto>> un piccolo sorriso mi increspa le labbra al commento di Erik, che non serve ad altro se non a far accigliare il povero Logan.

<<Comincio a pentirmi di essere venuto qui>> lo informa con un sorrisetto strafottente <<Sei ancora in tempo per andartene>> gli rispondo superandolo, per avvicinarmi ad Erik che sembrava avere l'intento di andare di sopra. 

Nessuno dice nulla al mio commento, sapendo che è meglio evitare. Seguo Erik addentrandomi nella stretta scala finché non ci si apre davanti un pianerottolo, dove quattro porte lo costeggiano.

<<Allora, quella è la tua, questa la mia e... quello è il bagno>> mi informa indicando le rispettive camere, faccio un piccolo cenno ed apro la mia stanza, è piccola ma carina, con il letto  in legno affiancato da una grande cassettiera. E' spoglia per il semplice fatto che è degli ospiti, e dato che Erik non è uno da averne mi sorprendo che abbia persino  un letto.

<<E' carina...>> commento con il naso all'insù, prendo un bel respiro abbassando lo sguardo, chiedendomi quanta tregua potremmo avere prima che la lotta cominci, sono certa che arriverà.

<<Non abbatterti, andrà bene vedrai... hai sconfitto un "dio" no?>> mi chiede ironico <<E' una cosa diversa Erik, per questo non vi vorrei qui, con Apocalisse potevo colpirlo mentre con questo dovrò starle lontana e sinceramente, non credo che sappia solamente prendere i poteri degli altri>> sbuffo avvicinandomi a lui.

<<Guardami...  non serve avere paura ora, non di certo quando non sappiamo ancora con chi avremmo a che fare>> conclude, questo si che è un grande ragionamento Erik, complimenti. Sospiro osservando il colorino azzurro dei suoi occhi, in contrasto con i capelli castano chiaro. 

Ha detto "avremmo a che fare", quindi non ha ancora capito che li manderò via, ma non importa, meglio non dirglielo ed evitare stupide crociate. Gli picchietto la spalla prima di scendere di sotto, non rimarrò in camera da sola a deprimermi, ma direttamente in salotto. Trovo Logan ancora in prestito al centro di questo, che sembra molto sollevato che siamo tornati di sotto. Prendo posto sul divano da tre sospirando, con davanti il basso tavolino in legno lavorato a mano, mi chiedo cosa facessero tutti i giorni qui ma, sinceramente, non voglio saperlo.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora