Un arrivo non programmato

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Al mattino mi svegliai alle otto e mezza e mi sentivo già riposata e pronta all'azione per così dire. Nell'armadio trovai la tuta degli X-men o come si chiamavano lì dentro i mutanti addestrati all'azione. È blu con una X al centro e decorata con lacci sulle braccia e sul petto. È parecchio attillata. Ma niente in confronto al bel costumino che mi ero creata.

Ci ho messo un po' a trovare la zip e a chiuderla, ma vi dirò che mi sta parecchio bene. Scendo al piano di sotto subito dopo sentendomi proprio bene era da tempo che non dormivo così, tutti gli studenti sono già tutti svegli e poco prima che arrivassi allo studio del professore, quando passai davanti alla porta, sentì il campanello suonare. Dato che sono di passaggio decido di andare ad aprire, non appena apro il sole cocente mi investe, assieme ad una folata di aria calda, lasciando solo una sagoma alta in mezzo a quella luce: davanti a me c'è un uomo sulla novantina di altezza, spalle larghe e i capelli che sembrano essere a forma di orecchio di lupo e con un po' di barba. Quando mi vede aprire la porta avvampa spalancando gli occhi, non si nota ma posso sentirlo e questo mi soddisfa parecchio... forse il magnetismo è adesso un po' troppo esagerato.

<<Salve lei è...?>> chiedo stringendo gli occhi guardinga, se prima non mi fidavo delle persone, penso che dopo Apocalisse non lo farò più, salvo alcuni individui ovviamente.

Allunga una mano per farsela stringere, evito di farlo dato che non so chi sia, osservando l'abbigliamento marrone, sia la camicia e scarpe, mentre i jeans sono blu, e la giacca di pelle che tiene sulla spalla con due dita.

<<Sono Logan, sono qui per incontrare il professore>> mi comunica con tono piatto, continuando a fissarmi in modo strano. Logan tiene tra le labbra un sigaro ed è il doppio di me, di fisico deve essere molto muscoloso, mentre le mani sembrano due vanghe rovinate. Con la mente contatto subito il professore.

-C'è un tipo qui che ti cerca e non sembra innocuo-

Quel messaggio fa arrivare di corsa il professore, pochi secondi dopo mentre Logan continua a guadarmi e io faccio lo stesso, indecisi sul da farsi. Quando Charles vede Logan affiancandomi, sorride soddisfatto.

<<Ma che piacere rivederti vecchio mio, vieni abbiamo alcune cose da raccontarci>> gli dice invitandolo ad entrare posandogli una mano sulla spalla, per poi chiudere la porta.

Non mi trattengo a spiare la mente dei due: Logan aveva aiutato il professore venendo dal futuro per fermare la fine imminente dei mutanti, quindi si può dire che non è una minaccia, ma la cosa che sia riuscito a tornare dal futuro mi rende davvero incredula. Questa mi è proprio nuova. Li seguo curiosa mentre entrano nello studio del professore, non infastidendosi per la mia presenza non richiesta. Mi porto davanti alla finestra con le braccia conserte, lanciando sguardi curiosi a Logan che ogni tanto ricambia.

<<Non credevo che saresti mai venuto, ti ricordi di quello che è successo?>> gli chiede Charles sempre sorridendo sedendosi sulla poltrona davanti alla scrivania.

<<Non proprio, è una sensazione ma qualcosa mi ha spinto a venire qui... però ricordo che non camminavi prima>> conclude indicandolo <<E sono venuto qui dopo che ho subito degli esperimenti, anche se mi hanno reso più forte di prima e...>>

Charles alza una mano fermandolo <<Lo so, avevo spiato la tua mente quando eri venuto qui dal futuro, so cosa ti è successo e mi dispiace che tu non abbia potuto evitarlo. Comunque si è un miracolo, ovviamente sono stato aiutato>> conclude con un sorriso lanciandomi uno sguardo, riferendosi al fatto che l'ho guarito.

Poveretto, ma ci sono solo persone disagiate qui dentro? Mentre continuano a parlare sento i pensieri di Logan incapace di farmi gli affari miei, comincio a credere che più starò qui dentro e meno riuscirò a farmeli.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora