I giorni contati sono i migliori

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Mentre mi intonano una canzoncina cerco di continuare a sorridere, di certo questo non è stato uno dei migliori compleanni, ma apprezzo il fatto che mi abbiano organizzato una festa. Mi dispiace anche che non riesco a godermela a pieno.

Con un sospiro fisso le fiammelle delle candeline, già trattenendo il fiato pronta per spegnerle ed esprimere il desiderio, mi chiedo se esprimendo il desiderio di far finire questa situazione dei mutanti morti possa funzionare. Ma non credo molto a queste cose.

Fissando ancora il fuoco però, mentre aspetto che la canzone finisca, comincio a vedere qualcosa di anomalo nel rosso delle fiamme, come se un'immagine cominciasse a prendere forma al loro interno.

Mi avvicino di poco sorpresa focalizzandomi su questa visione, ma come lo faccio, è come se tutto si ingrandisse e mi ritrovo a triarmi indietro di scatto, anche se la cosa non migliora. È come se mi trovassi dentro alle fiamme, vedo il fuoco prendere una forma ed il tutto assomiglia molto a quando entro nella mente di qualcuno per scavare tra i ricordi.

<<Mi dispiace presentarmi qui, in questo tuo bel momento... ma devo dirti una cosa>>

È lui... non so come diamine faccia a presentarsi attraverso cose simili, ma non riesco ad uscire da questa... allucinazione. Vedo un corpo steso a terra, un altro ragazzo privato della sua energia, non so dove si trovi ma sembra un vicolo buio, umido anche se caldo.

<<Ne ho ucciso un altro, ho strappato la sua vita assorbendone l'energia, trovalo Eyra e saprai...>>

Che cosa? Perché vuole farmelo sapere? Cerco in tutti i modi di ottenere un ponte verso la sua mente ma, come se fosse stata solo una registrazione, quando si interrompe comincio a ritornare alla realtà, facendo sparire la visione sul ragazzo riverso a terra.

Le voci tornano di colpo assordandomi, la canzone finisce e mi ritrovo a fissare con gli occhi spalancati le candele ancora accese, devo assolutamente scoprire cosa è contenuto nella mente di quel povero ragazzo.

<<Eyra? Ci sei?>>

Alzo lo sguardo sentendomi scuotere, Erik sembra preoccupato considerando che la mia espressione non è di certo di agio, infatti devo subito sorridere per non far preoccupare ulteriormente anche gli studenti presenti. Con un sorriso tirato soffio sulle candeline spegnendole di colpo, dimenticandomi anche di esprimere il desiderio.

Tutti scoppiano in un applauso e subito Hank si avvicina con un coltello per tagliare la torta, ma sinceramente, non ho proprio tempo per questo, mi dispiace ma il tempo sembra sempre più denaro.

Mi alzo di fretta sfruttando l'attenzione di tutti riportata sulla torta, attraversando a grandi passi il giardino dirigendomi verso Charles e Moira, intenti a conversare ancora accanto all'ingresso.

Charles avverte la mia presenza e si gira quasi con uno sguardo di speranza, ma continuo a puntare gli occhi su Moira, facendola voltare.

<<Ce n'è un altro... vero?>> le chiedo continuando a torturarmi le dita. Moira mi lancia no sguardo perplessa, poi quando si acciglia, incrocia le braccia sospirando.

<<Mi sei entrata nella testa vero? Comunque si...>> alla fine della frase diventa quasi colpevole, come se non volesse farlo sapere a nessuno.

<<Un altro mutante morto?>> chiede Charles sorpreso <<Non ti sono entrata nella testa e... non importa, ho bisogno di vederlo>> le dico velocemente, ma non sembra così d'accordo mentre il professore sembra preoccuparsi davanti alla mia continenza.

<<Non volevo dirlo proprio per questo, non hai trovato nulla negli altri perché questo dovrebbe cambiare? Lo abbiamo trovato ieri sera, è stato ucciso in città in...>> dato che non sembra molto volenterosa finisco la frase al posto suo .

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora