Le feste di compleanno turbano i millenari

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Mi rendo conto di essermi addormentata sul pavimento del laboratorio quando sento qualcuno scuotermi e, aprendo gli occhi lentamente, mi ritrovo davanti Hank con un'espressione incredula. Mi guardo attorno un po' spesata prima di accettare la sua mano testa, alzandomi in piedi.

<<Va... va tutto bene?>> mi chiede balbettando, osservandomi meglio, credo di aver tutto il trucco colato, con velocità mi sistemo magicamente il viso e mi guardo... cazzo ho ancora la maglietta di quel brutto f...

<<Sì Hank, non ti preoccupare...>> concludo ma il mio tono è in netto contrasto con ciò che ho detto <<Sicura? Sembri appena uscita da una brutta sbronza>> commenta.

<<Oh no, quella me la farò tra poco...>> lo rassicuro, mi levo la maglietta di scatto senza molti pretesti e lo vedo voltarsi di scatto, mi faccio apparire la prima cosa che mi viene in mente, rendendomi conto che mi sono vestita come ieri.

<<Co...comunque ti cercano di sotto...>> mi avverte <<Chi?!>> esclamo facendolo voltare di scatto <<E-erik...>> e finisce deglutendo rumorosamente, mi sforzo di fare un bel sorriso falso.

<<Beh allora va bene, a dopo!>> corro via mentre lo sento chiamarmi ancora, ma lo ignoro spudoratamente, sinceramente? In questo momento vorrei solo prendere a pugni qualcuno.

Ho un groviglio per capelli ma sinceramente è già tanto che mi sia sistemata la faccia, solo che quando trovo l'atrio vuoto totalmente mi blocco non capendo, vedo anche le tende della porta- finestra che da sul giardino completamente tirate... ma che cazz...

Esco di scatto e...

<<Buon compleanno!>>

Mi tappo le orecchie di scatto sentendomi i timpani esplodermi, c'è tutta la scuola praticamente, di certo la mia faccia non è proprio entusiasta, vedo proprio tutti quanti. C'è anche un tavolo enorme all'angolo pieno di bevande, cibo e... alcol...

Sorrido in modo tirato mentre cominciano ad applaudire, questa proprio...

Non ci voleva!

E quando vedo Charles, se prima il mondo mi si era sgretolato sotto i piedi, ora vorrei solo che gli volasse addosso, sorride pure come un ebete, ma che vada a farsi fottere!

Giro i tacchi sorprendendo un po' tutti, mentre mi dirigo a grandi passi decisi verso il tavolo, afferro la prima bottiglia di vodka che trovo e, stappandola molto velocemente, mi attacco cominciando a dare grandi sorsate. Si sono tutti taciuti alla vista, non è che posso fare così tante figuracce, così con il morale sotto i piedi mi giro...

<<Festeggiamo!>> esclamo.

Tutti riscoppiano esultando, facendo morire definitivamente le mie orecchie, come se non bastasse parte pure della musica, hanno persino appeso dei triangoli colorati agli alberi.

No no no...

Continuo a bere sentendo finalmente un po' di calore bruciarmi la gola, voglio proprio stendermi finché non ricordo nemmeno quando sono nata, giusto per stare in tema.

Quando abbasso però la bottiglia, facendomi apparire in mano anche una sigaretta per accentuare il mio aspetto barboneggiante, vedo arrivare verso di me Charles. Le cose sono due, o lo picchio o me ne vado...

Serro i denti fino a farmi male e cambio strada, cercando di entrare nuovamente nella casa ma, un paio di braccia provenienti da qualcuno di più alto, mi afferrano per la vita costringendomi a stare fuori.

<<Hey ma dove scappi stellina?>> sospiro cercando di tranquillizzarmi, ho il cuore rotto, potrebbe venirmi un infarto.

<<Erik? No...>> ci provo, ma quando mi rivolto e lui mi ritira fuori, devo veramente serrare i denti come una cretina per non sputargli addosso acido, per lo meno lui non se lo merita.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora