Dopo un cocktail di ricordi la pace sa di miele

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Probabilmente se buttassi il cervello nel frullatore otterrei la stessa sensazione che sento ora. È strano per me considerando che la mia guarigione mi permette di provare poco dolore, ma forse è perché ho fatto una cosa che non facevo da moltissimo tempo. Il cervello, sia umano che mutante, è un contenitore di informazioni, quando è morto è come se fosse solo spento, gli basta ricevere energia vitale che comincia a funzionare (in parte).

Gli scossoni cominciano a farmi svegliare, prima comincio a sentire il pavimento duro dove sono sdraiata, poi qualche voce ovattata che si fa sempre più nitida e alla fine comincio ad aprire gli occhi.

<<Ben tornata stellina>> sento dire da Erik, di certo non è il miglior risveglio se mi ritrovo tutti che mi fissano <<Stai bene?>> la mano di Charles mi si posa subito sulla schiena e, dolcemente, mi aiuta a mettermi seduta.

Siamo nel jet diretti per tornare a casa, gli occhi blu mi riappaiono davanti mentre mi scrutano.

<<Eyra?>> mi chiede ancora <<Charles per l'amor del cielo lasciala respirare>> si lamenta Erik strappandomi un piccolo sorriso, mentre mi prendo la testa tra le mani cercando di far passare l'emicrania.

<<Erik sta zitto>> lo ammonisce questo, riporta subito l'attenzione su di me e, quando mi prende i capelli dolcemente scostandomeli dal viso, non capisco cosa stia facendo effettivamente.

Moira rimane in disparte mentre continua a mordicchiarsi le unghie, mentre Hank mi si accovaccia davanti e noto che Raven sta pilotando l'aereo anche se rimane ad ascoltare.

<<Cosa senti?>> mi chiede Hank, quando Charles a quanto pare non trova ciò che cerca tira un sospiro di sollievo <<Vi hanno mai sparato in testa? È la stessa cosa...>> mi lamento mugugnando, ma per fortuna, il dolore sta lentamente scemando.

<<Mi hai fatto morire di paura>>

Vengo avvolta di scatto tra le braccia di Charles, mi irrigidisco di colpo sorpresa sentendomi tutti gli occhi addosso, ma continuo a non capire cosa sia successo di così preoccupante. Dolcemente lo scosto avvertendo subito freddo nei punti in cui mi aveva stretta, non capisco questa cosa, io che non sento temperature è strano che possa avvertire solo il suo di calore.

<<Ma che è successo?>> chiedo rivolgendomi ad Hank <<Beh, sembrava che la tua pelle stesse diventando come quella di quei cadaveri, come se l'entrare a contatto con quei ricordi ti stesse aspirando anche la tua di energia>> mi spiega brevemente, ora capisco perché Charles mi stava osservando le guance, ma per lo meno, non avverto alcuna venatura strana.

Mi alzo di fretta facendoli scostare, anche se barcollo per mezzo secondo cercando l'equilibrio, devo dire che mi piace alquanto quando il professore entra in modalità iper-protettiva.

<<Che cosa hai visto?>> mi chiede Erik questa volta, mi siedo su di un sedile facendo avvicinare tutti, persino Moira che è molto curiosa di scoprirlo <<Io... posso mostrarvelo se volete>> propongo massaggiandomi la tempia destra.

<<Non so quanto sia una buona idea>> commenta Charles e capisco bene cosa intendo <<Non vi entrerò nella mente facendovi avvertire dolore, farò semplicemente così...>>

Mi concentro sulla parete nera e vuota del jet, i miei occhi si fanno sempre più luminosi e tutti si scostano per guardare nel punto giusto, e come un proiettore, i ricordi che sono riuscita a vedere escono apparendo sul muro. Solo che c'è qualcosa di strano, i ricordi sono come frammentati, si vedono solo alcuni flash di questi e non sono nemmeno in ordine.

<<Cosa...>> sussurro alzandosi, spengo il proiettore rimanendo a pensare <<C'è qualcosa che non va, ricordo di aver visto altro ma è come se si fossero cancellati e... devo farlo di nuovo e mostrarveli sul momento, si può prendere un cadavere e portarlo nel laboratorio di Hank?>>

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora