Amici come prima

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<<E va bene Logan, ma poi non dire che non ti avevo avvertito>> commento girando attorno, ci siamo appostati al centro della foresta più fitta, ma in un angolo dove c'è uno spazio per farci muovere. 

Logan scuote la testa e spegne il sigaro a terra, poi lentamente, alza i pugni ed estrae i suoi amatissimi artigli di adamantio, poi mi fa cenno di fare io il primo passo. E va bene, allora... questa persona non va toccata, quindi devo usare qualcosa a lungo raggio... proviamo con questo.

Faccio un balzo e mi tengo sospesa in aria, poi aziono dalle mani tese due getti di fuoco fiammanti, Logan spalanca gli occhi come li vede ma riesce ad abbassarsi in tempo, comincia a correre e dato che guarda gli alberi, capisco che vuole usarli per arrivare a me. E va bene... allungo ancora una volta  la mano e, dal nulla, si ritrova sospeso in aria.

<<Questo non vale! Non ho poteri simili... non usare qualche tipo di manipolazione, non con me per lo meno... mettiamo che questo tipo riesca a fermare le intrusioni della mente, poi hai detto che usa un muro giusto? Per tenere i poteri lontano dagli altri>> mi chiede tutto tranquillo, come se l'essere sospeso ad almeno tre metri dal vuoto fosse una cosa comune, di tutti i giorni.

<<Esattamente, sembra un campo di forza... credo... sono sicura che possa anche espanderlo>> spiego tirando fuori tutti i ricordi di quei ragazzi, sembrava un muro giallastro come i suoi occhi, nessuno di quei ragazzi è riuscito a scalfire quel muro e sono certa che, per lo meno uno su cinque, avesse avuto abbastanza abilità da essere abbastanza forte.

<<Quindi... usa qualcosa che può scalfire quel muro...>> commenta alzando le spalle, okay forse Logan non è proprio  il candidato migliore per fare questa cosa <<Qualcosa come... tipo queste?>> chiedo con tono di sfida lasciandolo ricadere a terra, anche se riesce a cadere in piedi.

Dalle mani mi escono, facendomi anche abbastanza male, delle punte di freccia lunghe quanto il mio avambraccio, queste si scagliano velocemente verso Logan che, rispondendo al mio sorriso facendone uno uguale, continua a correre e con gli artigli branditi, ne taglia una ad una. Sono molto sorpresa... le faccio diventare anche incandescenti arrossendo le mie mani, ma ogni volta lui riesce a schivarle.

Comincio ad arretrare sospesa nel vuoto quando si fa molto vicino, continuando a ringhiare come un animale e con tutte le vene del collo e delle braccia scoperte gonfie, la sta prendendo molto seriamente vedo... come ben pensato usa gli alberi, ma mi sposto giusto in tempo. Al che provo manipolando gli alberi, cerco di prenderlo alla sprovvista anche legandolo ad una caviglia, ma comunque bisogna vedere se mr. Mistero non ha un asso nascosto anche per questo. 

Quando Logan salta pronto a battermi, sbuffo facendo un gesto con la mano, cosa che lo spinge nuovamente a terra mentre comincio a calare.uso

<<Questa cosa non funziona, non hai poteri che possano respingere i miei...>> commento incrociando le braccia, osservandolo mentre probabilmente mi sta mandando al diavolo rialzandosi.

<<Io si però...>>

Non faccio in tempo a voltarmi, che devo alzare le mani di scatto per fermare le mie stesse frecce che ora mi sono a mezzo centimetro dalla faccia. Erik cammina verso di me con le mani tese, oltre ad uno sguardo di sfida... okay credo che voglia vendicarsi, ma va bene così...

<<Davvero?>> chiedo, roteo la mano e così lo fanno anche le frecce, e quando cerco di spingerle verso di lui è come se stessero cercando di perforare un muro di cemento, vedo Erik sotto sforzo per tenerle lontane. 

Con l'altra mano, faccio sfrecciare in aria delle radici che bucano il terreno, queste riescono a deviarlo e lo colpiscono in pieno, mandandolo al tappeto. Ma non è finita, perché come ho già detto Erik è molto forte, con le mie stesse frecce, ne ricava del metallo in polvere che usa per tranciare di netto le radici che gli tengono i polsi fermi.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora