I sogni sono irreali, gli incubi, parte della realtà

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Sto annegando, sento l'acqua entrarmi nei polmoni senza sosta, privandomi del respiro.

Provo ad urlare, cerco in tutti i modi di respirare ma non ci riesco, l'acqua è nera e non vedo nulla, anche se mi sbraccio tentando di tornare a riva non ci riesco, è come se l'acqua fosse infinita e qualcosa mi spingesse a rimanere al di sotto.

Mi sveglio di soprassalto urlando, sentendo con sorpresa che anche il letto è bagnato, non so come sia possibile, ma le coperte sono completamente zuppe. Presa dal panico mi volto e mi ritrovo con i piedi per terra, ma sotto ben un metro d'acqua... non è possibile, questa sembra provenire fuori dalla stanza, si riversa all'interno da sotto lo spiraglio della porta.

-Eyra! Svegliati! -

Il professore mi è entrato nella testa ma non so dove si trovi, arrancando cerco di arrivare alla porta, spalancandola... un getto d'acqua mi investe e per poco non mi fa cadere, il freddo attanagliante mi fa boccheggiare mentre noto che tutta la scuola sembra essersi allagata.

-Eyra svegliati! È solo un sogno! -

Ad un tratto lo vedo, è in fondo al corridoio ed è apparso dal nulla, non può essere un sogno... è tutto troppo reale. Lo vedo gridare, con i muscoli brucianti per lo sforzo cerco di raggiungerlo in corsa ma vengo sbalzata via da un muro invisibile. Ci batto i pugni contro, cercando di gridare il suo nome, ma è come se fossi diventata muta e nulla esce dalle mie labbra.

Carico un'ultima volta la forza sulle mani, ci metto tutta la mia energia e, stringendo i denti, colpisco il muro e questo si frantuma come il vetro. Ma invece di riuscire a superarlo, cado di sotto... il pavimento sparisce e mi ritrovo sott'acqua, questa è nuovamente nera e comincio ad affondare velocemente, verso il buio più totale. Mi dimeno, muovo braccia e gambe cercando di usare qualunque potere che possa aiutarmi, ma continuo comunque a cadere.

-Svegliati! Ascolta la mia voce Eyra! Esci dall'incubo! -

Non ci riesco, non riesco nemmeno più a muovermi. Ma in fondo vedo qualcosa, sono due occhi gialli come il sole, spaventosi come la notte e si avvicinano velocemente, ma non vedo alcun volto o sagoma.

<<Sto arrivando. Nessuno sarà al sicuro...>>

Poi, come se qualcuno mi afferrasse proprio prima che perdessi i senti dalla paura, vengo trascinata verso l'alto, la luce si fa più vicina, lo sguardo di fuoco si allontana e, poco dopo, esco dall'acqua e vado a sbattere contro il pavimento del corridoio.

Sono tornata, comincio a sputare l'acqua liberando i polmoni, sono fradicia e l'acqua sta scomparendo. Attorno a me ci sono alcuni studenti, mi guardano impauriti e tenendosi ad addebita distanza. Per un secondo sono convinta di essere ancora nel sogno, anche qui c'è davvero dell'acqua, ma questa viene riassorbita dal pavimento in pochi secondi.

<<Eccoti... stai bene?>>

Charles è accanto a me preoccupato, che mi tiene una mano sulla schiena picchiettandoci sopra per farmi respirare. Sembrava tutto così... reale.

<<Sì... sto bene>> sussurro tossendo ancora

Ci raggiungono di corsa anche mistica ed Erik, seguiti da Logan e tempesta, sono tutti in pigiama e mi guardano preoccupati quanto spaventati.

<<Ma cos'era quell'acqua? >> chiede Tempesta guardandosi attorno

Comincio a fare evaporare l'acqua dalla mia pelle, si forma una nuvola di vapore attorno a me fino a dissolversi. Charles continua a starmi accanto, mentre con l'aiuto di Erik mi tira in piedi. Sono esausta, sento chiaramente ancora i polmoni bruciare.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora