L'unione fa la forza, l'unione di mutanti invece fa la squadra

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Apro gli occhi quando mi rendo conto che la mia mano è vuota, avrei giurato di sentire persino il freddo del metallo, come se abbassando del tutto le mie difese per morire avessi potuto sentire il gelido che precede la morte. Non avevo mai sentito nulla di simile, ma ora è scomparso.
Nel mio campo visivo appaiono due occhi gialli ed inquietanti, e li tutto si ferma.

<<Cercavi questa?>>
Mi mostra la mia stessa pistola, e come essere in un sogno rallentato, lentamente abbasso la mano rendendomi conto che effettivamente è vuota.
Non so come abbia fatto, non l'ho sentito nemmeno togliermi l'arma dalla mano, è stato troppo veloce.
Con un colpo mi toglie il fiato facendomi volare per qualche metro, mi ritrovo stesa a terra non capendo più nulla, ma la mia poca lucidità rimasta mi fa agire di nuovo. L'ennesima pistola mi appare nella mano ma ancora una volta è accanto a me, che mi disarma premendomi un piede sul petto.
Ma è vicino...

<<Arrenditi e basta... giuro, non avevo mai visto tanta grinta... tanto amore per delle persone, tanto da morire per loro... sei nobile ma... questo non ti salverà>>

Lo afferrò di scatto per la caviglia e comincio a stringere mentre il calore lo fa urlare, gli spezzo la gamba così velocemente che manco se ne accorge.

<<Basta!>>

L'andata mi colpisce in pieno e sono nuovamente a terra, mi volto di lato senza fiato osservandolo mentre, la gamba ferita, viene avvolta da quella luce gialla che con un sonoro crack si rimette a posto facendolo camminare.

<<È finita... mi sembra abbastanza ovvio no?>> mi chiede con tono ironico, questa volta mi sta lontano, ho giocato la mia ultima carta ed ora sa che lasciandomi del tempo accanto a lui mi permette di colpirlo.

Quando sto per rialzarmi, devo combattere con tutte le mie forze per riuscire anche solo di alzarmi di qualche centimetro, perché sembra che una sorta di sonar mi tiene ferma a terra.
Avanti Eyra, hai ucciso un cazzo di dio e...
Non è vero, non ero sola....

<<Mi servi solo tu, giuro che lascerò in pace i tuoi cari amichetti mutanti>> esclama spalancando le braccia, ma non gli credo, potrebbe dire qualunque cosa tanto sto per morire lo stesso no?

<<Fanculo... lasciali stare...>> sibilo mentre dalla sua mano continua ad uscire quelle onde che mi tengono incollata a terra.

Ci riprovo ancora una volta, ad unire tutti i miei poteri ma sembra che il suo sua proprio quello di contenere quelli degli altri, quindi mi ritrovo velocemente a perdere energia.
Ma sembra che anche qualcos'altro stia avvenendo, noto che più uso energia e più lui deve fare altrettanto per contenermi, la sua luce gialla sembra affievolirsi.
Constato la mia teoria quando mi fermo e lo vedo annaspare per qualche secondo, cosa che faccio anche io certo, ma per lo meno ora so che anche lui si stanca.

Bene, ora si che si ragiona...
Serro i denti mentre infilo le dita nel fango che ormai mi ricopre, faccio richiamo a tutte le energie che mi rimangono e mi attacco a tutto ciò che ho attorno.
Mi tirò a sedere e allungando le mani davanti a me, comincio ad urlare facendo sì che tutto risponda al mio controllo. Tutto si sbriciola e gli finisce addosso, uso tutto il potere che ho per cercare di distruggerlo dalla faccia della terra o per lo meno indebolirlo tanto da impedirgli di difendersi.
Lo sento ruggire sotto il mio controllo, ormai sovrastato anche dall'acqua della pioggia che cadendo si unisce in un getto che colpisce la sfera gialla.

Schegge di metallo lo colpiscono, un laser rosso è molto altro. Mi rendo conto con un sorriso che sono qui, Kurt, Magneto, Scott e anche Charles e Hank. Probabilmente hanno portato solo coloro che avessero dei poteri adatti per difendersi in questa occasione, vedo Charles sorridermi dal fondo ed una nuova speranza mi si infonde, tanto che aumento la mia forza finché la sfera gialla da dove proviene il ruggito comincia ad affossare nel terreno.

<<Eyra ora!>> mi grida Erik dall'alto, spalancò le braccia e, al momento giusto quando il cratere sotto la sfera si è fatto abbastanza grande e c'è l'ho spinta dentro, chiudo le braccia di scatto unendo le mani chiudendo di colpo il cratere.

Tutto tace....
L'acqua torna a cadere sotto forma di pioggia, il metallo smette di sfrecciare, il buio torna e tutto si fa silenzioso.
Questa è una magnifica sensazione, mi sento realizzata ed in pace, non c'è la minima traccia di quello che preferisco chiamare mr. Mistero.

<<Porca puttana... è stato così facile?>> mi viene da ridere al commento di Scott <<Scott? Fanculo...>> e scoppio direttamente quando Charles gli risponde questo.

Penso di avere tutti i nervi in fiamme, ci vedo anche male.
<<Hey ragazzina, rimani lì a poltrire?>>

La mano stesa di Logan mi appare nel campo visivo, credo di non averlo mai visto sorridere con così tanto entusiasmo.
Accetto l'aiuto e mi faccio tirare in piedi mentre accanto a me Erik atterra.

<<Dovevi proprio fare quella messa in scena tu?>> chiedo rivolgendomi a questo, il quale, subito si toglie il casco come per rassicurarmi.

<<Hey... sai che ho fatto bene, ma davvero ti stavi per fare ammazzare?>> mi chiede ironico, per alleggerire la vicenda.

Faccio spallucce e mi volto per picchiettare la spalla a Logan, mentre i miei occhi incontrano quelli di Charles.
Ci sorridiamo a vicenda, mi avvicino lentamente avvertendo la pressione sul petto che si alleggerisce di colpo vedendolo. Persino il tempo sembra migliore anche se continua a piovere.

<<Dobbiamo rimettere a posto noi?>> chiede Kurt facendomi risentire quel suo accento marcato unito alla ingenuità.

<<Non ti preoccupare, lo faranno loro>> lo rassicura la bestia ricoperta da pelo blu.

<<Quindi è fatta>> conclude Logan, devo camminare a rallentatore per non sentire qualche dolorino, mi avvicino a loro e subito due braccia mi stringono, facendomi prendere fiato.

Il calore di Charles mi infonde una sorta di energia, lascio che mi culli mentre gli avvolgo le braccia alla schiena, fregandomi che tutti guardano.

<<Davvero stavi per farti uccidete...?>> mi sussurra contro il collo, facendomi rabbrividire.

<<Si... un po' estremo non credi?>> ironizzo ridendo.
Mi separo dall'abbraccio mentre Charles mi prende il volto tra le mani, mostrandomi i bei occhi blu.

<<Possiamo andare ora? Ho saltato il pranzo per questo>> commenta Scott picchiettando la spalla di Kurt pronto per andarsene.

Scuoto la testa allontanandomi di qualche passo, posando una mano sulla spalla di Erik ed una su Logan.

<<Dieci e lode a tutti>> scherzo facendoli ridere <<Perdonami comunque, ma sei una testa troppo dura e ho dovuto trovare qualcosa per... insomma lo sai>> anche questo mi sembra un po' estremo Erik, però va bene.

<<Non ti preoccupare, anche se è stato lui a convincermi a non cercare il tuo culo magnetico>> commento togliendo le mani per reggermi un fianco dolente.

<<Non ti ringrazierò se è questo che aspetti>> risponde lui osservando lo sguardo imbronciato di Logan, il quale, alza le braccia in segno di resa senza la voglia di ribattere.

<<Andiamo a casa allora?>> chiede Charles guardandomi <<Certo, andiamo a casa>> concludo sorridendo.

Si avvicinano tutti a Kurt pronti per andarsene, spero che ce la faccia da solo, anche perché sono un po' allo stremo ora.

Un fruscio.
Mi volto ed una presa mi afferra per la gola con una forza tale da immobilizzarmi, mi ritrovo senza fiato sospesa dalla terra mentre mi sento girarmi vedendo tutti i volti spaventati degli altri, che si preparano a reagire.

<<Non così di fretta...>>

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora