Dolore a perdere

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Ci tele-trasportammo di nuovo, cominciavo ad avvertire un accenno di nausea a forza di spostarmi così, non lo avevo mai fatto per così tante volte e gli altri sembravano perfettamente a loro agio, anche se Erik, sembrava ancora corrucciato per ciò che stavamo per fare.

Lentamente vidi apparirci davanti un lungo corridoio bianco e luminoso, dal soffitto ad arco dove, sul fondo, vi era una porta in metallo tonda. La, in fondo, il telepate era adagiato inerme sulla carrozzina argentea.

Si voltarono subito quando arrivammo, sparendo dalla sfera viola, gli occhi di Mistica si fermarono subito su di Erik e la vidi sbiancare, ma sembrava quasi che lo guardasse così perché le mancava.

Dovevano aspettarsi che saremmo arrivati... Erik alzò una mano e così fece anche la carrozzina, che a grande velocità, si spostò in aria volando fino a posizionarsi accanto a noi.

<<Charles!>> esclamò lei cominciando a correre.

Apocalisse mi lanciò uno sguardo e così mi mossi, facendo qualche passo verso di lei, mi guardò con sguardo omicida serrando i denti per la rabbia, e quando fu abbastanza vicina, sorrisi mentre alzavo una mano colpendola in pieno sul petto, facendola volare metri e metri lontani, fino ad atterrare accanto al ragazzo alto che subito le fu affianco.

<<Alex no!>> gridò questo contro al biondo che, con un ringhio, cominciò a correre anche lui.

Contrasse i muscoli delle braccia e, poco prima che ce ne andassimo dentro la sfera viola, dal suo petto uscì quel laser rosso. Questo ci evitò totalmente ma finì per colpire un jet nella stanza opposta... fu un vero e proprio disastro dato che esplose. Non potei vedere cosa accadde dopo ma ero certa che non sarebbe rimasto nulla, nel della scuola e né dei suoi abitanti. Mi dispiaceva sì, erano mutanti giovani ed innocenti, ma non era stata colpa nostra.

Facevamo ormai avanti ed indietro ma ero certa che non ci saremmo più spostati, la città dove eravamo prima era poco lontana, eravamo apparsi su di un'altura di pietra potendo ammirare l'intero panorama.

Osservai mentre Erik prendeva Charles e lo posava steso sulla pietra, mentre Apocalisse osservava la città con occhi di speranza, avevo visto cosa volesse fare, voleva usare il telepate per comunicare con tutti i mutanti esistenti e professare la sua parola, spedire il suo messaggio.

<<Tieni, un vecchio regalo dal passato>> disse ad Erik facendo anche lui apparire dal nulla un casco, Magneto sembrò sapere esattamente cosa fosse e se lo posò sulla testa... mi teneva lontana, quell'oggetto serviva per tenere fuori le persone dalla testa. Geniale.

Mi voltai verso Charles e lo raggiunsi, era svenuto dopo il collegamento con Apocalisse ed ora aveva il volto sereno, anche se aveva le labbra sottili sembrava molto affascinante.

-Sveglialo - mi ordinò Apocalisse nella mente.

Ubbidì subito, passai una mano sopra il viso di Charles senza toccarlo e, con un sussulto che mi fece alzare di scatto, aprì gli occhi rivelando il color blu intenso e luminoso. Mi allontanai tenendolo sott'occhio, affiancando Erik che assisteva alla scena con uno sguardo incomprensibile.

-Buongiorno - gli dissi sorridendogli anche, subito il suo sguardo volò su di me e sentì bene la sua paura, ma Apocalisse intervenne subito <<Benvenuto, pensavo che non ti saresti più svegliato>> commentò facendo ridere tutti.

Io rimasi seria ad osservarlo, da quel momento aveva anche lui qualcosa in comune con me, perché anche a lui non rimaneva nulla ma eravamo tutti certi che non saremmo riusciti a convincerlo come avevamo fatto con Erik.

<<Mi stai bloccando... come?>> chiese ad un certo punto voltandosi verso Apocalisse, il quale sorrideva davanti al suo sconforto.

<<Io posso tenere a bada il tuo potere, è una delle abilità acquisite nei millenni ma... vedere dentro la mente... controllarla...questo è il tuo dono>> gli disse avvicinandosi, Charles si puntellava con le mani per tenere la schiena dritta, con le gambe inermi stese davanti a lui.

X-men- The mirror  //C. Xavier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora