ThIrTy-TwO (+18)

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Entrò  nella stanza poggiando la medicina e l'acqua sul comodino.

Era andato a cercarli in cucina e per fortuna aveva trovato tutto, altrimenti sarebbe andato a comprarli.

Puntò di nuovo lo sguardo sul bruno.

Nonostante gli avesse intimato di andarsene non aveva nessuna intenzione di farlo ne lo avrebbe fatto, dovevano parlare e Jos avrebbe fatto in modo di farlo a tutti i costi.

< Possiamo parlare perfavore?>

Chiese pazientemente a Thale.

Stava resistendo ai suoi istinti.

Avrebbe sottomesso il bruno senza batter ciglio a modo suo per parlare e cercare di risolvere, ma voleva evitare di fare l'animale per una volta , ma lo stato in cui si presentava Thale non lo aiutava molto.

Mezzo nudo con i capelli umidi sul viso,gli occhi lucidi dalle lacrime e le labbra strette tra i denti.

Non sapeva perché ma quella fragilitá stava stuzzicando il demone che c'era dentro di lui.

Avrebbe voluto farlo suo seduta stante.

< ...non abbiamo niente da dirci.....>

Testardo, Thale continuava a mantenere la sua posizione anche se dentro di sé la rabbia stava piano piano andando a scemare ed a diminuire, rivelando la cosa per quella che era: assurda.

Ma era troppo orgoglioso per ammetterlo.

Jos si avvicinò di un'altro passo,mentre il bruno continuava a stare seduto sul letto.

< Quindi stavi piangendo così? Non perché credevi che me ne fossi andato?>

< Sono stanco, reduce da una sbronza, non stavo piangendo, semplicemente mi sono strofinando troppo gli occhi.>

< Sì certo, ed io sono la fata turchina.>

< Bene allora fai la magia e sparisci.>

< Se lo faccio sicuro che poi staresti meglio?>

<...>

Thale si zittí. Non voleva rispondere e Jos sorrise dentro di sé. Aveva ancora speranza.

< Ciò che è successo è stato un errore, non ero perfettamente in me , non m'interessa Lin. Lo vuoi capire?>

<....magari potrebbe interessarti qualcun'altra in futuro però...>

Jos non capì. 

< In che senso...?>

Thale si sentiva esausto.  Sentiva la pressione,la stanchezza ed era stufo di quella situazione , decise quindi di parlare chiaro.

< Parliamoci chiaro, io sono gay, a me piacciono ragazzi e lo so, ma tu? Che ne sai che un giorno non ti  sveglierai rendendoti conto che non ti piaccio davvero? Magari sei confuso e non sono quello che realmente vuoi e cerchi, probabilmente sono un capriccio o un avventura...! >

Lo stava guardando dritto negli occhi. Stava esponendo la sua paura più grande,  il suo dubbio più grande.

< È vero mi hai detto che mi vuoi e che ti piaccio, ma fino a quanto questo è attendibile, insomma sono un ragazzo io non... vorrei che tu ti ...pentissi...>

< Adesso basta.>

Lo sguardo di Jos cambiò ed un brivido percorse la schiena di Thale.

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