Entrò nella stanza poggiando la medicina e l'acqua sul comodino.
Era andato a cercarli in cucina e per fortuna aveva trovato tutto, altrimenti sarebbe andato a comprarli.
Puntò di nuovo lo sguardo sul bruno.
Nonostante gli avesse intimato di andarsene non aveva nessuna intenzione di farlo ne lo avrebbe fatto, dovevano parlare e Jos avrebbe fatto in modo di farlo a tutti i costi.
< Possiamo parlare perfavore?>
Chiese pazientemente a Thale.
Stava resistendo ai suoi istinti.
Avrebbe sottomesso il bruno senza batter ciglio a modo suo per parlare e cercare di risolvere, ma voleva evitare di fare l'animale per una volta , ma lo stato in cui si presentava Thale non lo aiutava molto.
Mezzo nudo con i capelli umidi sul viso,gli occhi lucidi dalle lacrime e le labbra strette tra i denti.
Non sapeva perché ma quella fragilitá stava stuzzicando il demone che c'era dentro di lui.
Avrebbe voluto farlo suo seduta stante.
< ...non abbiamo niente da dirci.....>
Testardo, Thale continuava a mantenere la sua posizione anche se dentro di sé la rabbia stava piano piano andando a scemare ed a diminuire, rivelando la cosa per quella che era: assurda.
Ma era troppo orgoglioso per ammetterlo.
Jos si avvicinò di un'altro passo,mentre il bruno continuava a stare seduto sul letto.
< Quindi stavi piangendo così? Non perché credevi che me ne fossi andato?>
< Sono stanco, reduce da una sbronza, non stavo piangendo, semplicemente mi sono strofinando troppo gli occhi.>
< Sì certo, ed io sono la fata turchina.>
< Bene allora fai la magia e sparisci.>
< Se lo faccio sicuro che poi staresti meglio?>
<...>
Thale si zittí. Non voleva rispondere e Jos sorrise dentro di sé. Aveva ancora speranza.
< Ciò che è successo è stato un errore, non ero perfettamente in me , non m'interessa Lin. Lo vuoi capire?>
<....magari potrebbe interessarti qualcun'altra in futuro però...>
Jos non capì.
< In che senso...?>
Thale si sentiva esausto. Sentiva la pressione,la stanchezza ed era stufo di quella situazione , decise quindi di parlare chiaro.
< Parliamoci chiaro, io sono gay, a me piacciono ragazzi e lo so, ma tu? Che ne sai che un giorno non ti sveglierai rendendoti conto che non ti piaccio davvero? Magari sei confuso e non sono quello che realmente vuoi e cerchi, probabilmente sono un capriccio o un avventura...! >
Lo stava guardando dritto negli occhi. Stava esponendo la sua paura più grande, il suo dubbio più grande.
< È vero mi hai detto che mi vuoi e che ti piaccio, ma fino a quanto questo è attendibile, insomma sono un ragazzo io non... vorrei che tu ti ...pentissi...>
< Adesso basta.>
Lo sguardo di Jos cambiò ed un brivido percorse la schiena di Thale.
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UnderLove
RomanceOdio e Amore. Chi non ha mai provato questi due sentimenti per la stessa persona almeno una volta nella vita? Questo prova Thale per Jos. Sentimenti contrastanti che tesseranno le fila della loro storia.