Erano tutti in acqua, avevano finito gli esercizi di riscaldamento e si erano buttati dentro la vasca ognuno nella propria corsia ad attendere le istruzioni del mister.
Thale era nella sesta corsia, la sua preferita, prima di lui, Mike e poi Jos.
Cercava d'incrociare il suo sguardo, ma più cercava di farlo e più non ci riusciva.
Nella sua mente vi era un casino immenso.
Era irritato per quella distanza messa così d'improvviso.
Che si fosse sognato tutto di quella sera?
Quel momento, quel desiderio, quella sua...scenata di gelosia?
Quel quasi bacio?
Perché comportarsi così adesso?
Si sentiva confuso come non mai o per meglio dire, come sempre.
Jos aveva sempre fatto così nei suoi confronti; lo aveva sempre tenuto accanto a sé e respinto allo stesso tempo, stretto nella sua morsa e lasciato come se nulla fosse, allontanandolo e prendendolo in giro.
Allora perché gli sembra diverso ora?
Si tenne al bordo della piscina venendo risvegliato dai suoi pensieri dal fischio di Earth, portando lo sguardo su di lui.
< Ok ragazzi, come sapete tra poco più di un mese ,inizieranno le gare. Inutile dirvi che NOI, puntiamo alla vittoria..>
Fece una breve pausa. Calcó quel "noi" in maniera abbastanza eloquente. Voleva dire che lui, puntava alla vittoria e non avrebbe accettato una perdita, mai e poi mai.
A Thale scorse in brivido lungo la schiena, e non per il fatto di essere in acqua mezzo nudo, ma perché sapeva perfettamente che cosa gli sarebbe aspettato, a lui ed alla squadra intera.
Ovvero, sangue, sudore e lacrime.
< Avendovi testato in queste settimane, ho potuto decidere le batteria di staffetta e le quelle che saranno le vostre specialità per le gare a venire. Cominciamo.>
Erano tutti attenti e pendevano dalle labbra di Earth.
Molti sapevano perfettamente cos'avrebbe scelto il mister, ma con i nuovi entrati sarebbe stato diverso.
Le cose potevano cambiare.
Voltò la pagina del foglio e cominciò a spiegare a gran voce,
< Stile farfalla, Mike e Best come riserva
Stile Libero , Jos e Thale come riserva
Stile Rana, Thale con riserva Fong
Stile Dorso Chan con riserva Mike
Staffetta sarete in 4, primo giro Best, secondo giro Chan, terzo giro Jos ed infine Thale.>
Tirò giù il foglio in maniera decisa guardandoli tutti quanti negli occhi cercando di capire che ciò che aveva detto fosse chiaro a tutti.
Terminò quindi il discorso con le ultime raccomandazioni in merito
< Detto ciò,non vi resta che iniziare subito gli allenamenti, che vi assicuro, signorine, non saranno una passeggiata. Ora muoversi e cominciate con gli esercizi che vi ho dato prima.>
Lo sguardo di Earth si soffermò su Thale per qualche secondo.
Il bruno sapeva perfettamente dove voleva andare a parare. Il suo sguardo era un "non mi deludere" chiaro e tondo.
Non era la prima volta che sentiva la tensione prima di una gara o che comunque si sentiva sotto pressione, ma questa volta era diverso.
Sapeva che il mister si aspettava tanto da lui, ma pure lui stesso, in quanto il biondo non solo gli aveva scombussolato la vita, fino a quel momento tranquilla, ma gli aveva portato via anche il primato nello stile libero.
Il suo orgoglio bruciava da morire, gli era rimasta la staffetta si, ma essere la riserva in stile libero non era proponibile per lui.
Una riserva. In pratica avrebbe fatto solo 2 gare quel giorno perché per lo stile libero,a meno che Jos non fosse stato male, lui non avrebbe partecipato.
La rabbia gli salì quando di tutta risposta osservando gli altri si scontrò con lo sguardo con Jos.
Ghignava. In quel momento stava godendo dell'essere il primo e nell'averlo surclassato.
Bene biondo. Vuoi la guerra? Così sia.
Pensò ricambiando quel ghigno con uno sguardo freddo e combattivo.
Se voleva giocare su quel territorio con lui, avrebbe dovuto prepararsi a perdere.
★★★★★★★
Erano passate due settimane.
Era estenuante stare dietro a tutto e lui non era abituato, ecco perché non era mai entrato nei club.
Doveva seguire le lezioni, perché sarebbero iniziate poi le sessioni d'esame, doveva andare agli allenamenti di nuoto ,rendendosi conto che non avevano un mister, ma un demonio al suo posto, e tornare a casa ad orari improponibili per studiare.
Come aveva fatto il bruno in tutto quel tempo?
Se lo chiese tra sé e sé, mentre prendeva appunti peggio di una macchinetta.
Era a lezione in quel momento, mancavano due ore e dopo sarebbe uscito per andare direttamente in piscina.
Li avrebbe avuti di nuovo sotto gli occhi,li avrebbe di nuovo visti insieme.
Stava rosicando da settimane ormai.
Si portò una mano tra i capelli stringendo le ciocche bionde, mentre l'altra mano impegnata a scrivere a momenti stappò il foglio da quanto calcó parola per parola.
Quel maledetto P' aveva cominciato a ronzare intorno a Thale e non faceva altro che accompagnarlo agli allenamenti tutti i giorni.
Con quel maledetto e fascinoso sorriso guardava il suo Thale con uno sguardo che conosceva fin troppo bene.
E lui?
E lui da bravo coglione aveva fatto arrabbiare il bruno. Lo sapeva.
Lo aveva ignorato e non aveva fatto altro che stuzzicarlo negli allenamenti e preso in giro perché era stato messo come riserva nel libero.
Chan, che era seduto di fianco a Jos, ormai stanco di quella situazione, diede un colpo forte sul costato del biondo con il suo gomito, sussurrando
<Vuoi scavare il banco a furia di calcare così? >
<Fatti i cazzi tuoi Chan.>
< Si certo quelli sempre, anche perché noto che e' inutile, dato che tu i consigli non li prendi nemmeno in considerazione.>
Jos fermò la mano smettendo di scrivere. Non guardò in faccia Chan, sapeva che l'amico avesse ragione.
Lui aveva sempre fatto una sottospecie di "tira e molla" con Thale, sapendo che il bruno lo avrebbe sempre seguito, ma ora non era più il Thale di un tempo.
Ed in teoria nemmeno lui era più il Jos di un tempo, ma faceva fatica ad estirpare le sue cattive abitudini.
Era terribilmente geloso, si sentiva uno schifo quando li vedeva assieme, tanto che avrebbe voluto prendere a schiaffi quella maledetta faccia da modello di prodotti di bellezza.
E la gelosia aumentava nel vedere il bruno, arrossire per un qualche complimento, oppure sorridere sereno e felice con quel bellimbusto.
Sbuffò infastidito non rispondendo a Chan e lo stesso, sospirò come sempre elargendo un'ultimo consiglio spassionato che sapeva, probabilmente, non sarebbe stato ascoltato.
<Il Jos che conoscevo tempo fa, quando voleva qualcosa andava a prendersela e solitamente l'otteneva....>
Fece una breve pausa vedendo che per lo meno aveva attirato l'attenzione del biondo, poi continuò
< Ora ,in teoria il Jos che conosco ora, e' una versione migliore di quella...che ha tutte le carte in regola per poter conquistare ciò che gli interessa. Agisci e non fare il codardo. Non ti si addice.>
Il discorso morì li, con i loro occhi che s'incontrarono.
Chan chiuse il libro di botto sorridendo a Jos alzandosi poi con calma. La lezione era finita e loro dovevano andare via.
Si erano capiti e non avevano bisogno di dirsi altro.
< Muoviti, chiudi quella roba che dobbiamo andare. Forza, prima arriviamo e prima la tortura avrà fine>
Jos alzò gli occhi al cielo sapendo a cosa si riferisse Chan, ovvero l'allenamento estenuante di Earth.
Quell'uomo era davvero il diavolo.
Si alzò a sua volta mettendo la roba dentro lo zaino, chiudendolo e mettendoselo su una spalla.
Con enorme sforzo e con un tono di voce molto basso, mormorò un
<Grazie.>
Striminzito, veloce quasi timido e superò ciocche colorate, che scosse la testa e sorrise.
Sei sempre il solito Ai'Jos.
★★★★★★★
< N'Thale ,non hai una bella c'era oggi, stai bene?>
Chiese P'Song, fermandosi di botto a guardare meglio il viso del suo giovane protetto.
Thale arrossì per quella vicinanza e per quella preoccupazione improvvisa a cui nonnera abituato.
Per lo meno non in persone del suo stesso sesso, perché con Sunee succedeva sempre.
Si erano molto uniti in quelle settimane, passavano molto tempo assieme, e Thale si trovava benissimo a parlare con lui, ogni tanto si sentiva in soggezione ma ,in un secondo il più grande faceva sparire tutto.
P'Song scostò una ciocca di capelli dal viso di Thale.
Era un gesto dolce e tenero, accompagnato anche da un sorriso sereno.
Thale però si morse le labbra nervoso e si spostò se senza movimenti improvvisi per non offendere il p'.
< Tranquillo p',non e' niente, quando sono sotto gara sono sempre un po' sciupato ma sono abituato!>
Disse facendo un sorriso per tranquillizzarlo. Era la verità, in quei periodi ovviamente era stanco, ma anche felice perché nuotare era il suo rifugio e la sua passione, quindi non gli pesava per niente.
< Una bella mangiata tutti i giorni ed un mega party a fine partita e sono come nuovo! >
Terminò grattandosi la testa ancora imbarazzato .
<Uhm... Allora forse... dovrei invitarti a cena una volta terminata la gara?>
Il più grande pose quella domanda con molta spontaneità e tranquillità.
Al Bruno venne subito di rispondere in maniera positiva, non ci vedeva nulla di male in una cena tra lui ,P'Song e Sunee per festeggiare.
Ma una voce alle sue spalle lo interruppe ancora prima di dire qualcosa
< Pidocchio sarà impegnato con tutti noi a festeggiare dopo la gara. Non avrà tempo.>
Thale e Song si voltarono verso la voce che il bruno conosceva bene.
Jos e Chan erano davanti a loro.
Chan salutò con il solito sorriso tirato ed un movimento moscio della mano con la solita non curanza che lo contraddistingueva, mentre Jos rimase immobile a fissare negli occhi P'Song con sfida e con il solito ghigno stampato in faccia.
P'Song rise e poggiò una mano sulla spalla di Thale senza distogliere lo sguardo divertito da Jos.
< Credo sia il momento di andare per me, pensaci comunque...>
Lentamente si avvicinò all'orecchio del bruno, mantenendo sempre lo sguardo sul biondo dicendo in tono basso,ma che si potesse sentire
< Mio caro Candy...! >
Thale sentì le guance andare a fuoco per l'imbarazzo.
Era la seconda volta che P'Song lo chiama con il suo soprannome e lui si sentiva a disagio.
Si sentiva tra due fuochi in quel momento, lo sguardo di Jos nei confronti del più grande un po' lo spaventò.
Sembrava volesse prenderlo a pugni da un momento all'altro.
Per fortuna P'Song si scostò da Thale , lasciando perdere per un secondo il biondo salutando Thale con un occhiolino.
<Ci vediamo domani N'Thale!>
Jos rimase in piedi di fronte a lui guardandolo in maniera gelida.
Strinse le mani in due pugni, avrebbe voluto togliergli quel sorrisetto dalla faccia con un bel cazzotto, ma doveva controllarsi.
Alla fine P'Song gli passò vicino andosene via.
La sfida era appena cominciata e lui non aveva nessuna intenzione di perdere.
Tra i tre rimasti echeggiava il silenzio.
Thale non sapeva cosa dire, la situazione gli sembrava sempre più assurda,e non capiva.
Non era mai stato un ragazzo sveglio per queste cose.
Jos era furioso dentro di se, ma aveva deciso di agire e lo avrebbe fatto.
Chan, beh Chan si godeva semplicemente lo spettacolo come seduto sugli spalti di un teatro, ridendo in cuor suo.
< Muoviamoci o il mister ci ammazza peggio del solito>
Disse quest'ultimo superando entrambi, lasciando Thale e Jos momentaneamente da soli all'esterno del complesso della piscina.
Si guardarono.
Jos con uno sguardo neutro, che non lasciava trapelare nulla osservava Thale.
Non permetterò a quello di portarti via.
Nella testa di Jos solo quelle parole ronzavano.
Thale cercò di leggerlo, ma non captó nulla.
Alla fine mi serve cercare di capirti?
Pensò dentro di se guardandolo quasi rassegnato.
Jos si avvicinò dirigendosi verso il bruno e verso l'entrata stessa, ma non si fermò di fianco a lui come Thale si aspettava, ma andò avanti superandolo rimanendo in silenzio.
Per quel momento.
Thale quindi, meccanicamente si voltò e semplicemente lo seguì.
The show must go on.Aveva degli allenamenti da fare bene per poter vincere una gara e festeggiare...
Con chi non si poteva ancora sapere.
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UnderLove
RomanceOdio e Amore. Chi non ha mai provato questi due sentimenti per la stessa persona almeno una volta nella vita? Questo prova Thale per Jos. Sentimenti contrastanti che tesseranno le fila della loro storia.