ThIrTy-NiNe (+18)

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Le mani scorrevano bramose ed allo stesso tempo delicate sui loro corpi, toccandosi, stringendosi per non lasciarsi in nessun modo.
I due giovani si trovavano immersi nelle loro effusioni, lasciando il mondo fuori assieme a tutti i problemi ed i dubbi.

In quell'istante c'erano solo loro.
I loro gemiti riempivano la stanza come le note di una dolce musica che li accompagnava, che alimentava i loro movimenti, le loro mani e le loro labbra.
Song non aveva più resistito dopo la risposta del più piccolo, lo aveva preso e lo aveva sbattuto sul letto buttando giù la valigia con tutto il suo contenuto a terra.

Doveva farlo suo, suggellare quella promessa, quel si, con un atto d'amore.
Chan si era lasciato andare, concedendosi, stavolta completamente, al più grande, assecondando quelli che erano i suoi sentimenti senza nessun ripensamento.

Le labbra impertinenti di Chan continuavano a baciare ogni lembo di pelle del più grande sotto di sé, le sue mani erano impegnate a dare piacere a Song toccando e strofinando i loro membri assieme, mentre ascoltava i dolci sospiri e gemiti sommessi uscire dalle labbra della sua vittima.
Era molto compiaciuto, ma voleva dargli di più nonostante lo avessero già fatto una volta.

Non voleva farlo arrivare al dunque con tutte quelle coccole, Song stava per lasciarsi andare,
ma prima che giungesse all'apice, Chan smise e si tirò su restando però seduto a cavalcioni sul suo bacino, lasciando le sue mani poggiate sul petto di Song.

I loro occhi s'incrociarono, languidi, lucidi ,mentre i respiri pesanti sembrava si fossero fusi assieme.
Chan si morse il labbro voglioso di avere il più grande, averlo sotto di se, nudo, con quello sguardo avido e desideroso, sembrava che quelle iridi solitamente color miele del più grande, fossero diventate quasi come della pozze d'oro roventi dal desiderio.
Chan era stregato.
Song si tirò su attaccando le labbra del più piccolo divorarandole , le lingue si cercarono, unendosi in una danza lasciva, mentre lo strinse a sé portando i loro corpi a scontrarsi, sentendo entrambi dei brividi corrergli lungo la schiena per quel meraviglioso contatto.
Quel sfiorarsi delicato che portava alla pelle d'oca.

Le mani di Chan andarono a stringere Song dietro la nuca mentre contracambiava con altrettanta passione ed ardore il suo bacio.
Lentamente Chan spinse di nuovo il più grande contro il materasso, i baci non si sprecarono, cominciò a percorrere una strada immaginaria verso il bacino del più grande, le labbra piene di Chan toccarono ogni parte del collo, del petto, soffermandosi un po' su quelle dolci e ritte protuberanze che si ergevano assetate di attenzioni, aiutandosi con le dita e continuando con la lingua.

Sentiva Song cercare ancora più contatto con il suo corpo, in preda alla libido, strusciandosi contro di lui con intensità e gemere sommessamente sotto di lui.
Il più grande tentò di prendere il controllo ma Chan non voleva finire come al solito.
Continuò la sua discesa finché tra un bacio e l'altro non s'impossessò del sesso del più grande, leccandolo con lentezza e fagocitandolo tutto dentro la sua cavità.

Song ansimò rumorosamente, sentirsi avvolto dal calore della bocca di Chan lo stava facendo impazzire.
Allargò le gambe dando spazio al più piccolo di continuare mentre con entrambe le mani gli stringeva il capo.
Si stava godendo quelle lussuriose attenzioni date con così tanta dedizione, quando sentì la sua parte più delicata e mai toccata venir sollecitata.

< CHAN?!?>

Urlò il più grande, fermando il più piccolo in maniera forse un po' brusca.
Ma l'intrusione del dito del più piccolo dentro di lui lo aveva decisamente turbato.

< ....dimmi...>

Disse Chan guardandolo con un espressione tra il perverso ed il beffardo.

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