TwEnTy-Two

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La villa davanti a sé era davvero imponente.

Una casa costruita in maniera magnifica,tenendo conto di ogni esigenza, e ciò si poteva capire fin dall'esterno.

Il giardino era immenso e s'intravedeva la piscina privata oltre la siepe che circondava il tutto, sembrava diversa dalle altre ville di Bangkok perché aveva tratti molto occidentali, con un vialetto davanti ed un garage subito di fianco l'entrata.

Aveva 3 piani ed il viso di Thale si alzò per vederla in tutta la sua completezza: aveva parti in legno, che si alternavano a grandi vetrate rendendo sicuramente gli interni molto luminosi. Il poco colore presente era nelle parti d'intonaco bianche che si andavano ad alternare con il resto. La porta d'ingresso era in legno  in stile molto moderno, come tutta la casa del resto, ed il giardino era molto verde con la presenza di piante tipiche della loro flora.

Era sbalordito.

Sì , sapeva che Jos era figlio di una famiglia benestante, lo sapeva in passato come recentemente, anche perché il rosso non l'aveva mai nascosto vantandosi sempre del suo status sociale, ma non credeva fino a quel punto.

Si morse il labbro in totale ansia.

Poteva darsi per malato? Dirgli che rimandava perché aveva troppo da studiare?

Era tutta la mattina che pensava ad una scusa per uscire da quel casino in cui ingenuamente era cascato.

A lezione non aveva ascoltato una parola, aveva preso appunti in maniera confusionaria e poi a pranzo con Sunee aveva si e no spiccicato qualche parola e nulla più.

L'amica sembrava non essersi accorta di nulla, ma più che altro il bruno era convinto che stesse aspettando che lui si confidasse con lei.

Ed alla fine era lì.

Era tornato in dormitorio, si era fatto la doccia, cambiato, aveva preso la sua bici  e si era recato all'indirizzo indicato.

Ora era lì davanti, palesemente in anticipo e completamente indeciso sul da farsi.

Mi sento come cappuccetto rosso che entra nel bosco del lupo.... uguale....

Pensò portandosi una mano tra i capelli disperato.

Non ci sarebbe stato nessun motivo di preoccupazione se fosse stata un'altra persona.

Ma il fatto di trovarsi da solo in una casa così grande con Jos dentro ed immaginarsi loro due vicini a studiare....

<OHHIIIIIIIII!!!!!!! SEI UN'IMBECILLE THALE!!>

Urlò da solo torturandosi le labbra dal nervoso.

Come poteva essere stato così ingenuo da accettare l'accordo? Bastava riflettere su ciò che era accaduto sia in piscina che in biblioteva. Sicuramente quel diavolo di Jos aveva calcolato tutto prima, e se l'era rigirato come voleva con l'aiuto degli snack.

Patetico.

La mano che prima era intrappolata nei capelli scese a coprirgli il viso leggermente rosso per l'imbarazzo. Sì vergognava di se stesso e le parole di Sunee gli vennero in mente

Saresti l'avvocato o il giudice più corrompibile per pianeta! Basta darti del cibo! Fogna!

In quel momento non poteva assolutamente dargli torto. Non ne avrebbe avuto il coraggio.

Lasciò un sospiro e cercò di darsi una calmata. 

Portò entrambe le mani a tenere il manubrio della bici stringendo.

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