< ETCHIÚ!!! Sniff...sniff>
Starnutì , svegliandosi nella maniera più fastidiosa possibile, gli occhi ancora semichiusi nonostante il pomeriggio inoltrato.
Thale voltò il capo di fianco a lui , voleva vedere il viso di Jos appena sveglio oppure ancora addormentato, ma si stupí nel trovare il posto vuoto, solo coperte e lenzuola completamente sfatte.Dispiaciuto si alzò e si mise seduto.
Si sentì decisamente dolorante, soprattutto nelle parti basse, il rosso non si era accontentato di una volta, aveva richiesto il bis, e molto volentieri Thale, senza farsi pregare tanto, glielo aveva concesso.Maledetto pervertito...dove sei?
Si chiese irritato. Non era in doccia,non sentiva l'acqua scendere e non era in cucina perché non sentiva rumori.
Sì guardò attorno mentre cercava di alzarsi ignorando le fitte di dolore che sentiva a livello chiappa, e notò , in mezzo a tutte le sue cose lanciate a terra alla rinfusa, della certa regalo stracciata.Con lo sguardo seguì i lembi strappati fino ad arrivare al pezzo più grande di fianco la borsa dove c'era il suo regalo.
< Ma tu guarda sto ai'bastardo....>
Ebbene, Jos aveva aperto il regalo, e Thale non vedendo traccia della maglia in giro, ci mise poco a capire che l'aveva già indossata.
Non sapeva se essere felice o infastidito per non averlo aperto con lui.
Non trovò altre tracce, biglietti o altro che potesse dirgli dove fosse andato, sapeva solamente che lo aveva lasciato lì, aveva preso della sua roba dall'armadio, indossato il regalo ed era andato via.Probabilmente i suoi genitori dovevano averlo cercato.
Sospirò, era dispiaciuto ma poteva capire, al massimo lo avrebbe chiamato dopo.
Doveva imparare a fidarsi del rosso.
Decise quindi di darsi una lavata, l'ennesima nel giro di mezza giornata, ma ne aveva bisogno.
Scese dal letto ,prese un altro asciugamano e si fiondò veloce in bagno.Fece tutto molto rapidamente: doccia, si vestí con una semplice maglietta nera con il solito logo sul petto e dei pantaloncini corti bianchi.
Non usava ciabatte , Thale camminava sempre scalzo , gli dava un senso di libertà che gli piaceva, inoltre le ciabatte erano peggio dei calzini in lavatrice, una ,riusciva a perderla sempre.Sì mise a sistemare mentre sentì la porta aprirsi ed una voce parlare
< ...mh, ok ho capito, sbrigo una cosa e arrivo subito da te Chan. Intanto vedo se riesco già a combinare qualcosa per stasera. Ok, attacco , a dopo Bro...>
Thale lo osservò, poggiato allo stipite della porta della camera a braccia conserte mentre sorrideva nel vederlo con il cellulare tra l'orecchio e la spalla e le mani piene di sacchetti di cibo d'asporto.
< Ben tornato a casa tesoro, tutto bene al lavoro? >
Disse in tono ironico e sorrise, felice di vederlo in tutto il suo splendore con i suoi vestiti addosso, che non avrebbe probabilmente più lavato per sentire il suo profumo, indaffarato a portare il cibo di cui Thale aveva tanto bisogno.
Jos ghignò verso di lui, guardandolo dalla testa ai piedi.
Quel bel viso rilassato e candido, le labbra rosse schiuse in un sorriso bellissimo e quei capelli che avrebbe tanto voluto tirare e toccare talmente sembravano morbidiIl post coito ti dona direi...
< Mi fa piacere che tu sappia chi è il marito qui, mogliettina adorata. Dai siediti che ho portato del riso, del congee e le medicine...!>
Mogliettina? Questo è ancora da vedere...
< Agli ORDINI capo!>
Rise andandogli in contro per aiutarlo.
Posarono tutto sul tavolo ,presero le stoviglie che servivano e si sedettero per mangiare.
Jos chiese a Thale se si sentiva bene.
Era preoccupato, sperava di non aver esagerato tanto, ma come ben si sá, una volta che assaggi la cioccolata ne vuoi sempre di più, e quindi preferí chiedere.
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UnderLove
RomanceOdio e Amore. Chi non ha mai provato questi due sentimenti per la stessa persona almeno una volta nella vita? Questo prova Thale per Jos. Sentimenti contrastanti che tesseranno le fila della loro storia.