TwO

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Lui e Sunee si erano conosciuti nella scuola nuova dopo il trasferimento.

Si erano subito capiti al volo quando, Thale, prese le difese di un ragazzo torturato dal solito bullo e lei lo aiutò, convincendo anche altre persone ad intervenire.

Da quel momento non si lasciarono più e divennero amici molto intimi. Ovviamente nel senso che, almeno per lui, fossero come fratello e sorella.

Innegabile la bellezza dell'amica: minuta, sorridente, pelle chiara, capelli lunghi fino quasi a metà schiena di colore molto simile al suo amato cioccolato fondente, labbra sottili ed occhi scuri.

Di quello scuro profondo in grado di guardarti dentro. Un portamento molto elegante, ma purtroppo...non era un ragazzo.

Esatto, a Thale piacevano i ragazzi.
Sunee ne era a conoscenza ed era l'unica lì in università a saperlo, ne avevano parlato poco tempo dopo essersi conosciuti, dato che con lei si poteva parlare di ogni cosa.

Sempre molto disponibile, non giudicava mai, molto matura, ma tagliente con chi meritava.
Per Thale quella fu davvero una boccata d'aria fresca.
Dato che fino ad allora non l'aveva mai detto a nessuno,nemmeno ai suoi genitori.
Inoltre era acida e quell'aciditá Thale l'amava follemente.

Non era quindi per codardia che non metteva i cartelli in giro, né per timidezza, ma semplicente in quanto persona riservata, non amava parlare intimamente di se al primo o prima che capitava.

Tra pensieri ed appunti le ore di lezione passarono infretta, e si fece ora di andare via.
Ognuno alle rispettive mete.
Sunee si avvicinó al bruno ed esclamò:

<Ci vediamo dopo che hai finito di  fare strage di cuori agli allenamenti, Romeo?>

Fece l'occhiolino, ammiccando come una scema.
Il ragazzo rise, spingendola un poco.

<Sei proprio scema. Ciò che dici non è vero, vengono agli allenamenti per vedere il capitano non me...>

Si caricò così la borsa sulle spalle, assieme alla cartella, dirigendosi verso la porta.

<Si certo, ed io sono Lisa delle BlackPink.>

Rispose ridendo e mettendosi in posa da Idol fallita. 

Il ragazzo rise e scosse il capo, agitò un poco la chioma bruna e prese la stessa posa dell'amica. 

<BLACK PINK IN THE AREEEAH!!!>

Sunee scoppiò a ridere di gusto assieme a lui, portandosi un po' più avanti.

<Ci vediamo dopo rubacuori.>

Così lo superò, mandandogli un bacio volante e correndo verso la biblioteca.
Il giovane bruno sorrise e scosse la testa, amava fare il verso di quel gruppo con Sunee.

Figurarsi se gli importa chi gli andava dietro o meno. Non si era mai posto questo problema, anche perché, consapevole di essere carino, non era comunque interessato.

Più che altro non aveva ancora trovato qualcuno in grado di colpirlo, o meglio qualcun'altro in grado di farlo.

Sospirò e lasció perdere tutti i pensieri. Giunse alla piscina dell'Università salutando tutti i compagni, compreso il capitano, con il tipico saluto thailandese congiungendo le mani in avanti.

Earth: un omone alto ed abbronzato super muscoloso, sempre imbronciato e molto severo.

Lui voleva sempre vincere, lui era quello più amato, il motivo per cui sugli spalti della piscina dell'Università vi erano tante fanciulle in calore. Il capitano, il mister e colui che lo mandava a dormire stravolto tutte le volte, e no, non per piacevoli passatempi purtroppo.

Non si poteva non dire che Earth non fosse bello e fisicamente appetibile, ecco.
Il bruno sicuramente non era un santo e gli occhi li aveva pure lui.

Andò negli spogliatoi, cambiandosi velocemente. Prese gli occhialini, la giacchetta, le ciabatte, l'asciugamano  e proseguì assieme agli altri in piscina, il mister aveva un annuncio da fare.

<Ok ragazzi sarò breve, dato che quest'anno molti dei vostri compagni si sono laureati, abbiamo fatto dei provini ad alcuni prima dell'inizio del corso, oggi vi presenterò i due nuovi componenti.>

Il ragazzo fu molto attento alle parole del mister, seguendo con lo sguardo la direzione indicata dallo stesso.

Gli occhi si spalancarono e la mano lasciò cadere a terra gli occhialini.
Perse un battito al notare due ragazzi arrivare, ma ciò che lo scioccò di più fu la chioma bionda ossigenata che vedeva arrivare piano piano, stile moviola, verso il capitano e verso di loro.

I suoi occhi castani in puro stile thai incontrarono lo sguardo sprezzante del biondo, che osservandolo, dopo un primo momento di dubbio, ghignò di gusto.

Non poteva essere lui.

Non doveva essere lui. Non LUI.

Perché in quel momento, perché lì e soprattutto perché proprio quella fottuta persona.

Si morse il labbro, ingoiò la saliva sentendo l'interno della bocca che diventava asciutto.

Cercò di riprendere controllo dei suoi nervi e raccolse gli occhialini da terra.
Si sentiva a disagio ed osservato  considerando che gli occhi del biondo erano puntati constantemente su di lui.

Non aveva fatto niente eppure si sentiva in difetto, in imbarazzo, ed era sempre stato così con lui. Aveva il completo controllo su di lui, ma per una frazione di secondo tirò fuori il coraggio, sostenendo così il suo sguardo, facendolo incrociare con il suo. Ed il biondo rise.

<Loro saranno i nuovi membri del club, sono P'Jos e P'Chan, mi raccomando fateli entrare nella squadra nel miglior modo e siate gentili. Tra poco iniziamo l'allenamento, vi do dieci minuti per scambiare due parole e dare a loro modo di presentarsi >

Il bruno rimase a bocca aperta. Se questo era uno scherzo del destino, beh, non era divertente.
Dargli il benvenuto? Essere gentili?
Se le palle avessero potuto staccarsi e fare il giro dell'Università, probabilmente lo avrebbero fatto.

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