TwEnTy-FiVe

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Il lunedì sembrò arrivare più veloce del solito.
Per alcuni fu un bene, per altri invece era una sottospecie di tortura.
La solita zazzera bruna era quasi all'entrata della facoltà, con le cuffie nelle orecchie e la testa completamente tra le nuvole.
Alzarsi era stata una tortura quella mattina, avrebbe voluto crogiolarsi tra le coperte per tutta la mattina, anche se aveva fatto fatica a dormire e si era alzato con un problema  abbastanza "duro" da risolvere.

Il giorno prima era tornato a casa, sinceramente controvoglia.
Prima aveva paura di stare con il rosso da solo nella sua camera  o in quella villa enorme, ma dopo quel "fatto" non intendeva staccarsi da lui nonostante l'imbarazzo che provava.

Il solo pensarci lo faceva arrossire ancora adesso ,tanto che aveva paura che si potesse notare.
Tutte quelle sensazioni nuove provate,   sentire il respiro di Jos sulla sua pelle, il suo tocco , i baci, i gemiti e gli ansimi che ancora sentiva nella sua mente, lo stavano accalcando.

Si morse il labbro, scosse un po' il capo per allontanare quei ricordi, non perché fossero spiacevoli, ma non voleva diventare rosso più del dovuto.

Sì sentiva proprio come una ragazzina al primo amore.
Ed effettivamente un po' era così, perché Jos era il suo primo amore nonostante tutto. Aveva anche ripetuto che non aveva intenzione di prenderlo in giro, e lui gli credeva.
Forse era ingenuo e stupido da parte sua,ma purtroppo al suo cuore non si poteva di certo comandare. 

Sorrise e guardò davanti a sé scorgendo la figura di Sunee come al solito li davanti alla scalinata che lo stava aspettando.

< Sun!!>

La chiamò sventolando la mano e correndo verso di lei evitando i vari studenti. Sì ritrovò davanti alla sua piccola nana impertinente che lo guardava di sbieco a braccia conserte.

< Thale! Sei in ritardo! Dai and- OH MIO DIO! COME MAI SEI COSÌ ROSSO?!HAI LA FEBBRE?!>

Si avvicinò preoccupata a lui mettendogli una mano sulla fronte per controllare.
Di riflesso Thale arrossì ancora di più perché si sentiva come beccato in flagranza di reato, come direbbe il loro prof.

Quindi si vede....!!!!

< Ehm!! No-no!! È solo che ho corso per venire qui proprio perché in ritardo! Tranquilla!!!>

Rispose scostandosi dalla sua mano gesticolando imbarazzato.
Sunee lo trovò strano ma non fece domande più di tanto, era sollevata che non avesse niente, quindi senza ulteriori indugi, gli prese il polso e lo trascinò in aula. Erano davvero in ritardo.

< Muoviti va! Sei un caso perso!!>

Riuscirono ad arrivare all'aula in cui stettero praticamente per 6 ore piene prendendo appunti come dei pazzi, stavolta anche Thale lo fece, cosa che solitamente non era da lui, scambiando giusto qualche parola. O per lo meno ci provarono dato che il professore continuava a riprenderli ogni volta che li sentiva fiatare. 
Thale era convinto che avesse dei super poteri, tipo gli occhi dietro alla testa o il super udito.

Sunee era esausta e si lasciò andare contro la sedia chiudendo per due secondi gli occhi. 
Scuoteva la mano che le faceva male, le sembrava di aver trascritto tutti i libri della biblioteca. Finalmente l'ora terminò ufficialmente , e lei diede uno sguardo veloce a Thale voltandosi alla sua destra.

Thale era con la testa contro il banco che si lamentava

< No...io non ce la posso fare , questo demonio mi ucciderà! Come diavolo farò a studiare 50 pagine per domani avendo il club di nuoto oggi? Dai!!!>

Diede un'altro colpo contro il banco con la fronte. Era disperato , che strazio.
Sunee scoppiò a ridere, gli mise una mano sulla spalla e gli disse sorridendo

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