Ridicolo. Era ridicolo.
Gli occhi di Thale si posarono di nuovo sul biondo.
Quando non lo sopportava.Tutto il risentimento che aveva cercato di allontanare stava nuovamente vendendo tutto fuori.
Aveva persino cominciato ad odiare tutti quei ragazzi con i capelli tinti di biondo a causa sua.
Forse era un comportamento esagerato, ma solo dopo aver passato tanto tempo lontano da lui aveva capito che il loro rapporto era solo il tipico rapporto bullo-sfigato.
Rivederlo aveva solo fatto fuoriuscire tutti i fastidi, la sofferenza e la rabbia per ciò che successe anni prima.
E, cosa a farlo rosicare ancora di più, era il fatto che comunque, lo trovava ancora molto bello, forse di più.E si sentì un completo cretino a pensarlo.
La stretta delle mani attorno al paio di occhialini si fece talmente dura che le nocche del giovane diventarono un po' più bianche.
Magari poteva non averlo riconosciuto, d'altronde Thale era cambiato da quando andava all'undicesimo grado.
Gli anni di nuoto avevano plasmato il suo fisico che ora era asciutto e leggermente muscoloso, la pelle bianca, gli occhi scuri dalla forma tipicamente tailandese, non erano più coperti sempre dagli occhiali, anche se continuava comunque a portarli a lezione qualche volta, ed i capelli neri erano più curati e tenuti ordinati.
Le labbra carnose erano sempre uguali, ma era ovviamente cresciuto fino ed arrivare ad un 1,79m.A quel pensiero il bruno sbuffò poiché lo trovava assurdo. Poteva crescere ancora un pochino e fare cifra tonda, no?
Era completamente in ansia, sperava davvero di non essere riconosciuto dopo il suo cambiamento.
La speranza era l'ultima a morire, giusto?
Ma ovviamente era una vana speranza. Era biondo non stupido.Vide i suoi compagni andare in contro ai due nuovi membri della squadra.
Per quanto potesse dargli fastidio decise di fare buon viso a cattivo gioco, così, Thale andò incontro ai ragazzi a sua volta ascoltando le varie domande dei compagni.Le new entry decisero di passare alle presentazioni, vedendo il mister raggiungerli con la cartella di allenamento.
<Sa wat dee krap a tutti! Il mio nome è Chan, frequento la facoltà di scienze umane, sono al secondo anno, spero che mi accoglierete bene nel gruppo... prometto di fare del mio meglio!>
Il primo ragazzo si presentò ed il bruno lo osservò in tutte le sue sfaccettature.
Diede l'impressione di essere molto tranquillo e posato.
Più o meno erano alti uguali, forse Chan leggermente più basso e decisamente più minuto, magrolino, sembrava molto leggero, con delle ciocche colorate di verde e rosso su una parte del ciuffo.
La pelle più scura della sua, una tonalità caffè latte mentre gli occhi erano vispi di un colore nocciola.Il ragazzo ascoltò tutta la presentazione del ragazzo, sentendo anche le sue specialità, ovvero stile delfino e staffetta, ma più lo osservava, più dentro di lui quella dolcezza nel modo di esporsi, non lo convincevano.
Chiamatelo sesto senso.
Ricambiarono tutti quanti il saluto, e Thale, in conclusione, non potè che pensare al ragazzo di nome Chan come ad un bimbo tenero dall'aura un po' sinistra.
Sentí poi uno schiarirsi di voce, sapendo perfettamente a chi appartenesse.
Un punk biondo che odiava non essere al centro dell'attenzione.<Sa wat dee krap, mi chiamo Jos frequento economia, anche io secondo anno e dato che da adesso avrete me in squadra, vincerete tutto. Mi presento nello stile libero e nella staffetta anche io.>
Il solito pallone gonfiato.
Pensò, il giovane bruno lasciandogli così un'occhiataccia che fu presto ricambiata.
Alzò gli occhi al cielo come a trovare la forza in qualche entità superiore.
Finite le presentazioni, il mister Earth, cominciò subito va farli lavorare dividendoli in gruppi in cui, per fortuna, Thale e Jos non erano assieme.
Le tre ore passarono e tra una cosa e l'altra Thale poté ringraziare l'acqua e l'allenamento per averlo distratto.
Quando nuotava c'erano solo lui i suoi movimenti, la sua concentrazione ed il meraviglioso silenzio che solo l'andare sott'acqua poteva dare.
Solo lì sotto si sentiva a suo agio, quasi coccolato ed aveva anche fatto un ottimo tempo in stile libero.La sua specialità assieme allo stile rana.
Uscì dalla piscina, andandosi a sedere sul bordo. Si tolse cuffia ed occhialini, tirando indietro i capelli con un gesto deciso della mano.
Guardò l'altro gruppo dato che il suo aveva finito.
Inevitabilmente lo sguardo cadde sulla testa bionda.Non era cambiato per niente, il solito modo strafottente e prepotente di comportarsi che però, nonostante tutto attraeva a sé le altre persone, e lo poteva vedere dal fatto che i suoi compagni continuavano a cercare le sue attenzioni come se fosse il loro maschio alpha.
I muscoli delineati si tesero ad ogni movimento dello stile libero, svolto correttamente.
La sua pelle non era immacolata, vi erano tre tatuaggi.
Uno lungo la spina dorsale, che sembrava una scritta in arabo e due a bracciale maori, uno sull'avambraccio sinistro ed uno sul polpaccio destro.
Gli occhi di Thale lo seguirono e non lo lasciarono un secondo.
Era come ipnotizzato dalla figura di Jos. I capelli corti e biondi bagnati che battevano su quegli occhi castani leggermente allungati, quelle labbra rosse con il labbro inferiore un po più pronunciato, che si stiravano sempre in un ghigno presuntuoso.
Alto all'incirca 1,82 , magro e muscoloso, con quelle mani affusolate decorate da due semplici anelli.Se lo mangiò con gli occhi, non potendo fare a meno di odiarsi per questo.
Nonostante tutto riusciva sempre ad essere affascinato da lui, attratto da lui come lo era in passato.Tanto da non accorgersi che qualcuno alle sue spalle prese a sussurrargli all'orecchio.
<Ti piace ciò che vedi eh?>
★★★★
Angolo fusa.
Oggi ne ho messi due perché sono comunque capitoli corti.
Ringrazio sempre la mia piccola Nana che mi corregge tutti e niente, spero vi piacciano!
Un grazie di cuore a tutte voi che leggete e commentate!
Thanks!=Kiara=
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UnderLove
RomanceOdio e Amore. Chi non ha mai provato questi due sentimenti per la stessa persona almeno una volta nella vita? Questo prova Thale per Jos. Sentimenti contrastanti che tesseranno le fila della loro storia.