L'alta figura stava aspettando da sola in quel vicolo.
La zona non era delle migliori, anzi era abbastanza malfamata e piena di facce poco raccomandabili.
Ma nonostante quella figura fosse distintamente vestita, in giacca e cravatta, con un orologio enorme e costoso al polso, nessuno osava avvicinarsi.Il merito? Le guardie del corpo poco distanti da lui a tenere d'occhio tutta la situazione e soprattutto lui.
Yang Phasuk, il fratello maggiore di Chan, colui da cui dipendeva la discendenza della famiglia, si trovava all'esterno del pub, dov'era sicuro, lavorasse suo fratello più piccolo.Ovviamente aveva accesso a tutte le informazioni ed agli spostamenti di suo fratello.
Aveva imparato con il tempo a gestire bene gli affari di famiglia ed anche i vantaggi che lavorare per essa avrebbe comportato.
Per cui spesso, si serviva delle sue guardie o delle risorse della società del padre per tenere d'occhio Chan senza farsi notare.
Ed ovviamente quello era il caso.
Era stato costretto sempre ad agire nell' ombra, non poteva farsi scoprire dal padre, che ormai odiava e ripudiava il secondo figlio maschio, ma lo stesso non valeva per lui.
Tempo addietro era stato messo davanti ad una difficile scelta.
Ed aveva deciso alla fine di rinunciare all'affetto del suo fratellino per poterlo proteggere dietro le quinte e la causa erano proprio i loro genitori.
Ma più le cose andavano avanti , più credeva di aver intrapreso la strada sbagliata, tanto che ora era lì per cercare di sistemare le cose.
Ma sapeva, che il suo caro fratellino non era una persona facile da persuadere.< Tu.>
Il tono dispregiativo con cui venne detto quel pronome, gli fece voltare il capo verso Chan.
Cercò di cacciare via l'istinto di prenderlo,caricarlo nella macchina e farlo portare a casa vedendo com'era sbattuto, dimagrito e vestito in quella maniera così provocante, camicia nera quasi trasparente e jeans molto aderenti strappati sulle ginocchia. Senza considerare il leggero trucco sugli occhi.
Doveva lavorare in un pub o fare altro?
Era preoccupato, ma invece che venir fuori quella preoccupazione, tutto quello che ne uscì, fu uno sguardo accigliato che fece indisporre ancora di più il minore.< Che ci fai qui? >
< Sono venuto a vedere come te la cavavi da solo ed a riportarti a casa.>
< Tsk, non farmi ridere, per caso quella donna ha deciso di fare un party e sarebbe sospetto se i suoi figli non si presentassero in toto?>
< Chan.>
< NO, Yang. Non intendo tornare indietro. Non intendo continuare ad essere messo da parte per chissà quale stupidaggine. È da quando ho memoria che vengo trattato come se fossi spazzatura da quelle persone. Compresi i miei amati fratelli.>
Il tono di voce di Chan tremava leggermente, ma ormai non aveva più nulla da perdere. Era sempre un po' in soggezione a parlare davanti a suo fratello più grande, ma non quella sera.
Aveva preso una decisione ormai, non sarebbe più tornato indietro.< Stai dicendo solo assurdità come sempre, non è vero ciò che dici.>
< Taci perfavore. Se sei qui è solo perché sicuramente qualcuno dei nostri genitori ti ha detto di riportarmi a casa altrimenti la buona immagine di famiglia sarebbe rovinata. A te non frega niente, e nemmeno a Lin a quanto pare. Ora vattene, hai perso fin troppo tempo non credi? >
Chan prese a camminare verso la porta d'ingresso secondaria del pub senza degnare più di uno sguardo il fratello che però lo prese per un braccio.
< Ti sbagli. I nostri genitori non sanno che sono qui, siamo io e Lin che vogliamo che torni a casa.>
< TU MENTI! lasciami in pace.>
Furente si tolse violentemente dalla presa del fratello ed andò via.
Chi ci avrebbe mai creduto? Erano solo una massa di egoisti, opportunisti, menefreghisti e voleva che credesse a quella parole?
Non ci sarebbe cascato un'altra volta, non sarebbe tornato a fare da trofeo da esporre dentro una teca, facendo finta di fare parte di una famiglia felice per poi tornare ad essere trattato peggio di un fantasma.
Trattato con sufficienza quelle poche volte che veniva interpellato ed ignorato come se non esistesse per il resto del tempo.
Turbato iniziò il lavoro, continuando a pensare a suo fratello la fuori ed alle parole che si erano scambiati.
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UnderLove
RomanceOdio e Amore. Chi non ha mai provato questi due sentimenti per la stessa persona almeno una volta nella vita? Questo prova Thale per Jos. Sentimenti contrastanti che tesseranno le fila della loro storia.