EiGhTeEn

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Mi sento scoppiare....

Pensò Thale.
Era nel giardino dell'università da solo, seduto sotto un albero.
Le gambe erano distese davanti a lui e la sua schiena aderiva completamente alla corteccia.
Rigiró più volte il telefono tra le mani, sospirando indeciso.

Si sentiva confuso e tremendamente a disagio.
La sera prima si era lasciato andare, aveva staccato il cervello, sperando di capire, ed ora si sentiva peggio di prima.
Aveva ceduto completamente a quel ragazzo, ed il solo pensiero lo faceva arrossire ed accaldare.
Aveva pensato tutta la notte a quelle labbra, quelle mani, a tutto. Era pessimo.
Si lamentava tanto di lJos, ma lui non era più semplice di lui. Complici tutte le seghe mentali che si stava a fare sempre e ne era più che consapevole.

Tornò in dormitorio la sera prima accompagnato da Jos, ma per tutto il tragitto non si dissero una parola.
Come potevano risolvere se non si parlavano?
Jos sicuramente stava aspettando che lui prendesse parola ma dalle sue labbra non ne uscì nulla.
Complici paura ed imbarazzo.
Quindi anche quell'occasione andò sprecata.

Il cellulare vibrò più volte, erano sia Sunee che Song a cercarlo.
Quest'ultimo era stato messo da parte e Thale si sentiva in colpa.
Poggiò la testa contro il tronco cercando di trarne una forza misteriosa perché era ora di risolvere tutti i suoi problemi.

Girò il cellulare, lo sbloccó e mandò due messaggi.

Prese un bel respiro e si fece un esame di coscienza bello e buono.
Era inutile nasconderlo o cercare di evitarlo.
Jos gli piaceva. Nel bene o nel male, ne era dipendente, affascinato, ed aveva bisogno di parlare a quattr'occhi con lui.
Doveva dirgli ciò che provava e sapere ciò che provava lui.
Basta parole non dette ,pensieri celati e gesti fatti senza una spiegazione.
Finché lui sarebbe comparso o rimasto nella sua vita non avrebbe guardato nessun'altro.
Per cui era meglio essere chiari, con se stessi e con gli altri.
Le risposte ai suoi messaggi arrivarono praticamente subito.

Si morse il labbro perché avrebbe dovuto trovare le parole giuste per entrambe le situazioni ma sapeva che la sincerità era l'unica soluzione.

Devo parlare con chiarezza e sincerità...poi quello che succederà, succederà

★★★★★★

< Uhm... Thale sei sicuro di ciò che fai...?>

Chiese con una punta di dubbio nel tono.
Dalla sua parte, dal suo modo di pensare così romantico era impossibile per lei capire quel punto di vista così contorto.

Sunee lo guardava negli occhi, era preoccupata.
Era sempre stato trattato male da quel ragazzo, gli aveva raccontato ciò che era successo, aveva dato un pugno a suo fratello ed ora il bruno gli stava confessando ciò che provava.
Non era sconvolta, aveva intuito che a Thale, Jos piaceva molto, ma preoccupata, lo era molto.

< Io..si. Lo so, non e' logico, e' insensato, ma e' un qualcosa che viene da dentro di me. Devo sapere e capire, e ci devo parlare, ma finché avrò lui vicino.... davvero Sun...non può esserci spazio per nessuno...>

Thale spiegò tutto all'amica, sapendo che lei poteva capire fino ad un certo punto, e sapendo anche che fosse molto preoccupata per lui.
Sunee sospirò rumorosamente portando una mano sulla testa del bruno.
Thale sorrise

Dev'essere in vizio di famiglia proprio.

< Ahhhh... povero P'Song, se ne dovrà fare una ragione allora...!>

Disse Sunee con tono drammatico e con un'espressione solenne.
Thale abbassò lo sguardo, dopo avrebbe dovuto parlare anche con lui per correttezza,non voleva illudere nessuno, e parlargli chiaro gli sembrava il minimo.

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