SeVeN

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< OHIIIIIIIIIIIIII......!!!!! Dannazione!!>

Si spettinó tutto, mentre le mani continuavano ad affondare dentro la chioma bruna ed a muoversi isteriche strofinando. Avrebbe voluto strapparsi via tutti i capelli.
Non aveva dormito nulla.
A dimostrazione di ciò, le occhiaie livide presenti in viso, e la pelle un po' pallida.
Era tornato a casa il giorno prima sotto evidente shock.
Non sapeva cosa dire, ma per quanto riguarda il pensare, continuava a pensare al comportamento di Jos nei suoi confronti e a ciò che successe il giorno prima.
Continuò a camminare verso l'università, cercando di fare attenzione a non sbattere contro qualcuno o cadere per distrazione inciampando da qualche parte.
Aveva la testa totalmente sulle nuvole.
Si sentiva gli occhi pesanti , la testa pulsava e faceva male e continuava a sbadigliare.
E quella mattina aveva pure l'esame di diritto penale da sostenere. Sarebbe sicuramente andato male.

Mai la strada per l'università gli era sembrata così lunga, forse perché lui era decisamente stanco ed un bradipo era sicuramente, molto più veloce di lui.
Guardò l'orologio, rassicurandosi dell'orario almeno, dove per fortuna, non era né in ritardo nè in anticipo e quella era già una cosa buona .

Era una persona terribilmente pigra e amava dormire, quando gli venivano a mancare ore di sonno per il mancato studio o per qualche sabato sera con gli amici del club di nuoto, la mattina era un completo zombie.

Ma stavolta studio e festini non c'entravano nulla.
Stavolta erano due occhi ed un paio di labbra a dargli il tormento.
Non era successo nulla, eppure lui stava impazzendo.
Impazzendo per quelle parole, dette quasi sussurrando, dette a fior di labbra, che gli sembravano sincere.
Impazzendo per quel viso,quei occhi, quel contatto avuto con lui.
Solo il pensiero di quelle labbra e quelle mani sfiorarlo così delicatamente....

Oddio. ODDIO.

Scosse nervosamente la testa fermandosi all'ultimo al semaforo, muovendo nervosamente la gamba.
Sbuffò, mordendosi il labbro.
Era davvero retrocesso ad una adolescente in preda alle vampate di calore per il proprio Idol. Non aveva fatto altro che pensarci, tutta la notte, ad ogni minuto.

Portò la mano verso il viso e le dita sfiorarono le proprie labbra e nella sua mente si ridestò il ricordo di quel leggero tocco.
Sembrava quasi in trance. Guardava davanti a sé , senza guardare davvero, ma restò immobile, le varie persone lo superavano vedendo un ragazzo fermo al semaforo a toccarsi le labbra con la mano.
Un cretino insomma.

Se non si fosse tolto.... Se non avesse smesso....se non fosse andato via...

Una montagna di se gl'invasero di nuovo la mente.
Diventò viola e si sentì improvvisamente caldo.
In una frazione di secondo ebbe pensieri impuri e seppe per certo che , se il biondo non si fosse spostato, sicuramente lui non lo avrebbe respinto.

Una spinta lo ridestò dai suoi pensieri e si mosse in avanti in automatico senza pensarci.
Realizzò poi, al suono di un clacson ,che il semaforo era rosso e si sentì tirare via dalla strada giusto in tempo prima di diventare una polpetta spiaccicata a terra.
Venne accolto tra le braccia di qualcuno e si voltò .
Era sotto shock, stava perdendo il senno per una cosa idiota come quei sentimenti che provava per una persona che nemmeno li meritava. Chiuse gli occhi per una frazione di secondo prendendo un sospiro e portò  le mani congiunte in un ringraziamento trovandosi davanti quel sorriso tirato ,gentile ed inquietante.

< ai'Chan...!?>

Stupito ed un po' imbarazzato prese subito le distanze dalla presa del giovane nonostante gli avesse salvato le penne.
Ma era più forte di lui, non gli stava simpatico.
Si portò una mano sul capo sorridendo appena mortificato

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