FiFtEeN

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Era completamente sdraiato sul letto in totale relax a guardare post vari sui social.
Era tornato a casa felice solo con un po' di ansia addosso per la dichiarazione di Song, ed un lieve rossore alle guance portato da un saluto del più grande, dolce ed incredibilmente intenso.

Non era stato nulla di che, solo gli aveva dato uno strappo a casa e poi gli aveva lasciato un bacio sulla guancia, in maniera improvvisa.
Aveva sentito le labbra premere dolcemente e lentamente sulla sua pelle , sentendo un brivido  lungo la schiena cambiando colore in viso.

Nonostante fosse un contatto così banale ed innocente, provò un qualcosa di più dentro di se.
Era maledettamente romantico si.

Ripensarlo lo fece sentire un po' un cretino.
Era proprio un poppantello senza esperienza.
I suoi occhi e le sue orecchie vennero distratti dal suono di una notifica. Era line  con un messaggio da una persona familiare.
Sorrise.

Eccoti qui. Ti aspettavo.

*'•^Sunny^•'*: Alloraaaahh??? Com'è andata la giornata?😏

×Th∆l3× : scusami ma non parlo con le traditrici.😤

*'•^Sunny^•'*: eh daiiii,come se ti fosse dispiaciuto. Guarda che io SO TUTTO.

×Th∆l3×:.... Tutto cosa? Non capisco, sai?

*'•^Sunny^•'*: non fare il finto tonto. Io e P' parliamo di tutto.

×Th∆l3×: e scusami dov'è la scenata di gelosia stile novel della sorella che non vuole lasciare il fratello a nessuno? Eh?

Dillo che non vedevi l'ora che diventassimo parenti! 🤣

Chiese in maniera scherzosa, anche se nello scherzo il discorso ci poteva stare seriamente.
Alla fine era suo fratello, lui il suo migliore amico,poteva essere infastidita o altro.
Anche se non sapeva con certezza se la sua amica sapesse proprio tutto,tutto.
La risposta arrivò

*'•^Sunny^•'*: assolutamente no tesoro, se volessi stare con mio fratello sarei più che contenta, anche perché siete le persone più importanti per me, ma solo se vuoi. Non farti influenzare.

Vedo che sei molto confuso ultimamente.

Ed aveva ragione.
Si sentiva confuso per colpa di quella persona.
Le dita cominciarono a digitare sicure il messaggio

×Th∆l3×: tranquilla, non voglio che p' ci rimetta per la mia indecisione.

Purtroppo ho qualcuno che mi sta fottendo il cervello.

Prima o poi ci sarà una svolta, spero.

Notte Sunny a domani 😘

*'•^Sunny^•'*: Song e' maturo e capirà, solo riponi il tuo amore ed il tuo cuore a qualcuno che ti merita Candy.

Notte ❤️😘😍

La conversazione terminò, e lui poggiò il cellulare sul comodino.
Era ora di andare a riposare, domani dopo le lezioni aveva il penultimo giorno di allenamento.
Il mercoledì avrebbe avuto la gara.

★★★★★★★★★

< possibile che non hai ancora imparato a nuotare pidocchio? Dopo tutti questi anni? >

< Sei tu che sbagli il tempo, lo dimostra il fatto che il mio e' perfetto, ma non hai ancora capito che devi poggiare quella cazzo di mano, razza di kappa ritardato!>

< Sei tu che hai bisogno di nuovo degli occhiali evidentemente, io la poggio ma tu non la vedi!>

Il bruno sospirò esasperato. Non ne poteva più. L'ennesimo battibecco nel bel mezzo dell'allenamento.
Stava cercando di fargli perdere la pazienza a tutti i costi e nelle prove per la staffetta continuava a fare lo stronzo non battendo la mano sul bordo. Così si ritrovava a partire in ritardo.
E ad andare più veloce per recuperare, ma si stava stancando da morire.

< Cos'è non reagisci?...forse se ti chiamo Candy anch'io magari ti riprendi...!>

Gli sussurrò Jos portandosi vicino al suo orecchio, provocandolo.
Thale girò il volto verso di lui lanciandogli uno sguardo sprezzante.

< Anche se lo facessi non sarebbe stessa cosa. >

E lo spinse con una mano dentro la vasca.
Sentì il tonfo e gli schizzi creati dal corpo del biondo caduto dentro.
Emerse subito urlando.

< COME CAZZO TI SEI PERMESSO?!? ADESSO TI MENO BASTARDO>

Era un furia ceca, uscì subito dalla piscina precipitandosi verso Thale che lo stava aspettando.
Un braccio lo fermò ed un fischio lungo e prolungato perforò i timpani di tutti.
Earth era tra i due ragazzi con espressione fredda in volto.

< ADESSO.BASTA.>

il tono era forte, arrabbiato, lapidario.
Non osava volare una mosca e sia Thale che Jos lo guardarono con un certo terrore.

< Adesso la piantate di rompere a TUTTI, soprattutto a me, state rendendo gli allenamenti un vero inferno da un mese. Stasera pulite tutto per due volte, e non voglio più SENTIRVI OKAY? >

Jos rimase in silenzio, mentre si mordeva a sangue il labbro inferiore.
Non poteva rispondere, ne sarebbe andato del suo rendimento,e non voleva che nessuna voce arrivasse all'orecchio dei suoi, soprattutto di suo padre.

Thale, annuì verso il mister sentendosi esaurito da quella situazione.
Avrebbe pure dovuto ripulire il tutto per due volte con quel cazzone tra le palle.

Fantastico, ed anche oggi si riposa domani.

Gli allenamenti finirono, e lui e Jos pulirono tutto come gli era stato detto, non si dissero una parola, non si guardarono e non fecero le cose assieme.
Si cambiarono sempre in silenzio, il bruno fece di corsa  perché voleva andarsene il più in fretta possibile.
Per cui chiuse l'armadietto sbattendolo mentre il biondo era uscito dalla doccia.
Non lo salutò, prese ed uscì.

Sono fuori finalmente...adesso andiamo a casa...!

Pensò uscendo all'esterno del complesso, sistemandosi borsa e zaino sulle spalle. Portò lo sguardo davanti a sé trovando poco più distante una figura alta non tanto illuminata.
Gli sembrava familiare ma dovette avvicinarsi per capire chi fosse

<P'Song!!>

Lo riconobbe e gli sorrise, venendo contraccambiato dal più grande che gli andò in contro  accarezzandogli i capelli, notando che fossero ancora bagnati.

< Heylá! N'Thale, perché non hai i capelli asciutti? >

Le dita continuarono ad accarezzare quella bellissima zazzera corvina.
Il più piccolo era bellissimo agli occhi di Song.

< Oh, ehm, avevo fretta di uscire per cui , dato il caldo ho deciso di non asciugarli, non mi danno fastidio poi>

Disse una mezza verità, toccandosi anche lui i capelli umidi che si stavano arricciando un po'.
Li avrebbe asciugati se solo avesse saputo che fuori c'era Song.
Sorrise ed il più grande si avvicinò al suo viso con uno sguardo malizioso dipinto in volto

< Oh beh...poco o male,questi boccoletti tira baci sono invitanti devo dire...Candy...>

Il bruno mandò giù un po' di saliva sgranando gli occhi per l'improvvisa vicinanza del piu grande.
Che stava dicendo?
Aveva capito bene il senso della frase..?

B-boccololetti tira cosa...?

Si morse il labbro guardandolo negli occhi che quasi ci si perse per un'attimo.
Ma il momento venne rovinato.

< ...mi fate quasi venire il voltastomaco. Staccatevi che e' meglio.>

Il tono era freddo quasi quando l'espressione.
Ormai era divorato dalla sua stessa rabbia e dalla sua stessa gelosia.
Jos vedeva solo rosso.
Li vedeva in giro, li in piscina all'entrata o all'uscita ed ora quella scena mielosa.
Avrebbe voluto tagliare la mano a quel bell'imbusto , e le sue mani, coperte dalle tasche, prudevano per l'impazienza di poter essere usate per "migliorare" quel bel faccino.

P'Song, spostò lo sguardo da Thale a Jos, osservando il biondo.
Tolse la mano dal capo del più piccolo per poggiarla sulla  spalla dello stesso portandolo contro di lui con fare calmo.

< Se la cosa non ti piace, basta che ti giri dall'altra parte. Nessuno ti costringe a guardare.>

Dentro il biondo qualcosa si ruppe.
Forse l'ultimo frammento di buon senso che aveva ancora, e l'aggressività prese il sopravvento in maniera innaturale.
Come un'eplosione.

Lasciò andare la borsa a terra e si lanciò letteralmente addosso a lui mollandogli un pugno sul viso.

< TOGLI QUELLE MANI, HAI CAPITO?>

Il pugno arrivò dritto dritto al viso del più grande che si accasciò un attimo per la botta presa.
Non se l'aspettava, il labbro gli faceva male da morire, e per fortuna era riuscito a lasciare e spingere Thale lontano prima di prendersi quella slecca in faccia.

Si alzò visibilmente irritato,mentre prese a correre a sua volta contro il biondo per dargli la sua risposta a quello che aveva appena ricevuto, ma l'urlo di Thale lo fermò.

Il bruno era lì immobile in mezzo ai due. Dava le spalle al più grande e guardava negli occhi il biondo davanti a lui.
Adesso basta.

< P', perfavore lasciami solo con lui, vai alla macchina, io ti raggiungo, oppure di vediamo direttamente domani.>

< Ma Thale...che dic->

< Fidati di me. Qui ora ci penso io. Perfavore>

Disse semplicente con un tono di voce deciso e fermo.
Il più grande ascoltò le parole del più piccolo, si fidava ma quel ragazzo non gli piaceva prima e dopo ciò ancora di meno.

< Ok... comincio ad andare, ci vediamo e sentiamo più tardi...>

Accettò in maniera sforzata, in cuor suo capiva la scelta del più piccolo.
Si voltò e si diresse verso la macchina, scomparendo dietro l'angolo.

< DOVE CREDI DI ANDARE CODARDO,VIENI QUI! >

<TACI!>

Urlò Thale guardando furioso come non mai Jos negli occhi.
Non ci vedeva più dalla rabbia.
Ora era davvero stanco.
Stanco di tutto, stanco di lui.
Era l'ora di finirla una volta per tutte.

Jos si zittí osservando il bruno avvicinarsi.
Sarebbe stato un bugiardo se non avesse ammesso che lo sguardo di Thale, un po' lo spaventava e preoccupava.
Non lo aveva mai visto così.

Thale si avvicinò  a Jos rapidamente facendo sparire la poca distanza tra loro, prendendolo per il collo della maglia.
Strinse con rabbia quel lembo di stoffa portando con violenza il corpo del biondo contro il muro li vicino.

Jos sentì dolore alla schiena per l'impatto.
Thale era più bassino di lui ma aveva forza lo doveva ammettere.

< Apri bene le orecchie sottospecie di stronzo...>

Sembrava che qualcuno si fosse impossessato dell'anima di quel dolce e docile ragazzo che lui tempo prima conosceva.
I muscoli erano tesi,la mano stringeva  e spingeva il corpo del biondo verso la superficie dura dietro di lui, ed il viso era a pochi centimetri dal suo.
Gli occhi del bruno erano come due perle nere , fredde e senza il minimo sentimento positivo dentro di se.
Un brivido scorse lungo la schiena del biondo, che lo guardava come ipnotizzato.

< ...lo dirò solo una volta e mai più. Vedi di uscire dalla mia fottuta vita perché oggi tu con me hai chiuso. Qualsiasi cosa tu provi per me, dimenticala, io farò lo stesso. Adesso basta Jos, ne ho le palle piene, chiaro?>

Lo lasciò dalla presa rimanendo davanti a lui continuando il discorso senza staccare gli occhi da lui.

< la tua possessione ingiustificata mi ha stancato. Non mi hai mai trattato come un cazzo di amico, compagno, amante o anche solo come un fottuto essere umano.  TROVATI UN'ALTRO CAZZO DI PASSATEMPO E LASCIAMI IN PACE.>

Jos era immobile.
Raggelato completamente dalle parole del bruno.
Alla fine aveva distrutto tutto con le sue stesse mani.
Accecato dalla gelosia, dalla possessività,aveva permesso ad un'altra persona di portarglielo via, e la sola vista delle mani di qualcuno addosso a Thale, lo avevano fatto impazzire del tutto.

Lo aveva trattato male in maniera ingiustificata, arrivando alla fine, a quel risultato.

< Osa ancora avvicinarti a me o a fare una cosa come quella di prima e te la farò pagare. Te lo giuro. D'ora in poi, a parte il club di nuoto , siamo sconosciuti. Vaffanculo Jos.>

Thale in tutto quel trambusto tremava ma non voleva darlo a vedere.
Era furioso, era esterefatto, era una situazione che mai avrebbe voluto vedere con i propri occhi.
Ma ora basta. Era stanco e per una volta aveva tirato fuori le palle.
Aveva chiuso con quello stronzo.
Si voltò prese la sua roba, lasciando così Jos dietro di sé ancora contro il muro.

Il biondo si lasciò scivolare lungo la parete, non riuscendo più a sostenere il peso del suo corpo, si sentiva svuotato da qualsiasi energia.
Si ritrovò seduto per terra con le ginocchia al petto. Si prese il volto tra le mani disperato.
Aveva rovinato tutto, TUTTO.




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